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Bronte, sopralluogo del sindaco Firrarello nel cantiere dell’asilo di via Sarajevo

“Seguo con attenzione tutti i lavori pubblici che si stanno realizzando – ha spiegato il primo cittadino- Si tratta di un asilo realizzato un nuovo quartiere in espansione, dotato di tanti servizi, dove si stanno insediando tante giovani famiglie”

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Presto i residenti di contrada Sciara Sant’Antonio avranno una scuola per l’infanzia funzionale, realizzata con le più avanzate tecnologie edilizie.I lavori dell’asilo che si sta costruendo in via Sarajevo, nel quartiere Sciara Sant’Antonio, infatti, sono in avanzato stato di realizzazione. Lo ha certificato un sopralluogo che il sindaco, Pino Firrarello, ha effettuato in cantiere, alla presenza dell’impresa e degli ingegneri Dario Longhitano e Cristina Ferlito.

Praticamente l’intera struttura e già realizzata e si sta provvedendo a completare la pavimentazione. Spiccano ad occhio gli accorgimenti per rendere gli ambienti sempre salubri e ben riscaldati, lontani dall’umidità, grazie ad un’oculata scelta dei materiali, tutti di ultima generazione.

“Seguo con attenzione tutti i lavori pubblici che si stanno realizzando. – ha spiegato alla fine del sopralluogo Firrarello – A questo, finanziato con i fondi del Pnrr, tengo particolarmente. Si tratta di un asilo realizzato un nuovo quartiere in espansione, dotato di tanti servizi, dove si stanno insediando tante giovani famiglie. All’inizio-continua- pensavamo potesse essere anche a servizio della Zona artigianale, poi però siamo riusciti ad ottenere dal Pnrr altre somme che ci consentiranno di realizzarne un altro, con tanto di servizio mensa, direttamente fra i capannoni.  Sciara Sant’Antonio aveva bisogno di un nuovo asilo. Pensate che già vi abitano circa 1500 persone”.

Il nuovo asilo si estende su un’area di circa 1000 metri e potrà ospitare ben 45 bambini.  “Da maestra vi dico che – afferma l’assessore alla Pubblica istruzione, Maria De Luca- questa nuova struttura rappresenta un importante investimento nel futuro della nostra comunità, offrendo un ambiente sicuro, stimolante e accogliente per i nostri piccoli cittadini”.

 

Cronaca

Paternò, ieri sera controlli delle forze dell’ordine in centro e in periferia

Agenti della Polizia di Stato e della municipale hanno “ispezionato” l’ex velodromo Salinelle al cui interno sono stati trovati 5 cittadini magrebini. Al vaglio la loro posizione. Posti di blocco in vari punti della città, elevate sanzioni per il mancato rispetto CdS

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Controllo del territorio a 360 gradi a Paternò, ieri pomeriggio e fino a tarda notte da parte degli agenti della Polizia di stato del Commissariato di Adrano e quelli del Reparto Prevenzione Crimine della Questura di Catania, supportati da agenti della locale polizia municipale. In particolare i poliziotti hanno dapprima “visitato” l’ex velodromo Salinelle, oramai abbandonato e vandalizzato e al cui interno trovavano ospitalità cittadini stranieri, impegnati nelle campagne della Piana di Catania.

I poliziotti hanno trovato dentro la struttura 5 uomini di nazionalità marocchina che sono stati condotti, successivamente, negli uffici del commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano per verificare la loro posizione sul territorio nazionale. Per alcuni degli stranieri sottoposti a controllo sono necessari ulteriori e più specifici approfondimenti. L’attenzione delle forze dell’ordine si è poi spostata nel centro storico cittadino dove cinque pattuglie della Polizia di stato e della polizia municipale hanno effettuato una serie di posti di blocco: in piazza Umberto, in Piazza Santa Barbara e in Piazza Regina Margherita; diversi i soggetti controllati cosi come autovetture mezzi a due ruote.

Nel corso dei controlli sono state elevate diverse sanzioni. I dettagli dell’operazione saranno resi noti dalla Questura nelle prossime ore. Non è la prima volta che agenti della polizia di stato e della municipale hanno eseguito una serie di verifiche e ispezioni riguardanti cittadini stranieri. In alcune circostanze sono stati fermati dei magrebini irregolari sul territorio nazionale e nei confronti dei quali sono stati presi dei provvedimenti legati a lasciare l’Italia perché non regolari.

L’operazione di ieri sera è stata preceduta, qualche giorno addietro, da un’altra attività investigativa condotta, però, dai carabinieri della compagnia di Paternò . Durante i controlli erano stati identificati otto cittadini stranieri, sprovvisti dei documenti necessari per la regolare permanenza in Italia.

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ARS

Sicilia, ARS: si dimette la portavoce di Galvagno, indagata per corruzione l’assessore Amata

Al centro dell’indagine fondi pubblici per eventi culturali e presunti incarichi in cambio di finanziamenti

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L’assessore regionale allo Sport della Regione Siciliana, Elvira Amata, risulta indagata per corruzione per l’esercizio della funzione nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Procura di Palermo, la stessa in cui è coinvolto anche il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno.

I militari della Guardia di Finanza hanno notificato ad Amata un avviso di proroga delle indagini. La notizia è stata confermata dal suo legale, l’avvocato Sebastiano Campanella, che ha dichiarato: “Abbiamo ricevuto la richiesta nei mesi scorsi, che ora sarà stata accolta dal gip. In questa fase non abbiamo però ulteriori informazioni, né accesso ad atti dell’indagine. Non abbiamo ricevuto altre notifiche.”

L’inchiesta ruota attorno all’assegnazione di contributi per eventi culturali a fondazioni ed enti, che -secondo l’ipotesi accusatoria – sarebbero stati elargiti in cambio di incarichi e consulenze destinati allo staff del presidente Galvagno. Quest’ultimo è indagato per corruzione, insieme alla sua portavoce Sabrina De Capitani, che si è nel frattempo dimessa dall’incarico.

Coinvolti anche Caterina “Marcella” Cannariato, presidente della Fondazione Dragotto, Nuccio La Ferlita, imprenditore specializzato nell’organizzazione di eventi, e Marianna Amato, dipendente della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana. Le indagini sono tuttora in corso.

Intanto il presidente dell’ARS, Galvagno, che aveva fatto sapere di riferire in aula entro l’8 luglio per esporre le proprie ragioni, ha fatto sapere che anticiperà a domani, 1 luglio,  alle 14:00, mettendo da parte altri impegni istituzionali. 

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