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Cronaca

Calcio, emessi 4 Daspo per altrettanti calciatori della “Rsc Riposto”

Avevano aggredito l’arbitro durante la partita di play-off under 17 contro l’Asd Pedara

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In occasione dell’incontro di calcio “RSC RIPOSTO – ADS PEDARA”, valevole per i Play-off della categoria Under 17, disputatosi lo scorso 5 aprile, presso lo stadio “Luigi Averna” di Riposto, un gruppo di persone, formato da calciatori della squadra “RSC RIPOSTO”, quasi al termine della partita, avrebbero inseguito, accerchiato e colpito con calci e pugni il direttore di gara, che ha riportato lesioni giudicate guaribili in giorni 7.

I militari del Comando Compagnia Carabinieri di Giarre e del Comando Stazione Carabinieri di Riposto, giunti immediatamente sul luogo dei fatti, hanno acquisito le prime informazioni dai testimoni presenti in occasione dell’incontro e hanno visionato i filmati che, peraltro, erano già stati pubblicati sui social. Le successive investigazioni condotte dal citato personale dell’Arma dei Carabinieri hanno consentito di individuare quattro delle persone che avrebbero partecipato all’aggressione del giovane arbitro e che sono state identificate in due 17enni, un 15enne e un 14enne, tutti calciatori della squadra “RSC RIPOSTO”.

Il violento comportamento antisportivo, stigmatizzato in una dettagliata nota trasmessa dai Carabinieri anche alla Questura di Catania, ha consentito al Questore di emettere, nei loro confronti i provvedimenti di divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive, cd. D.A.Spo, acronimo di Divieto di Accedere alle manifestazioni Sportive. Questa misura di prevenzione è un importante strumento a disposizione dell’Autorità di Pubblica Sicurezza per contrastare in modo deciso il fenomeno della violenza negli stadi e tutelare la collettività; è infatti volta a garantire la sicurezza e l’ordine pubblico in occasione di eventi sportivi, per prevenire il verificarsi di episodi di aggressività come quello avvenuto a Riposto.

Nei confronti dei giocatori, dunque, in considerazione della gravità dei fatti contestati, è stato comminato un divieto di anni tre per il 15enne e per uno dei 17enni, mentre nei confronti degli altri due giovani un divieto della durata di anni due. Essendo i destinatari del provvedimento monitorio minorenni, l’atto è stato notificato, a cura dei Carabinieri, a coloro che esercitano la potestà genitoriale. Sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati all’individuazione degli altri partecipanti all’aggressione, al momento non ancora identificati, affinchè le manifestazioni sportive si svolgano in un clima di legalità, sicurezza e rispetto per tutti.

Cronaca

Misterbianco, incidente SS121, scontro auto-scooter, un ferito

Ad avere la peggio un 22enne alla guida del mezzo a due ruote. Condotto dal 118 in uno degli ospedali della zona. Per i rilievi agenti della locale polizia municipale

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E’ di un ferito il bilancio di un incidente stradale avvenuto poco prima delle 12.30 sulla SS121, in territorio di Misterbianco in direzione Catania. Per cause in corso di accertamento sono venuti a contatto uno scooter condotto da un giovane di 22 anni e un’autovettura. Ad aver la peggio lo scooterista che è caduto rovinosamente a terra. Scattati i soccorsi i primi a prestare aiuto al giovane sono stati gli automobilisti in transito nella zona. Sul posto personale medico del 118 che ha trasportato il ferito in uno degli ospedali della zona.

Non si conoscono ancora le sue condizioni. Illeso il conducente dell’autovettura. Quest’ultima, da un controllo effettuato dalla polizia municipale di Misterbianco intervenuti per effettuare i rilievi del caso sarebbe senza assicurazione e senza revisione. Il mezzo è stato posto sotto sequestro e elevate sanzioni piuttosto salate. Il sinistro ha avuto ripercussioni negative sul traffico veicolare. Infatti si sono formate lunghe code di auto e mezzi pesanti. Solo poco prima delle 14.30 il transito sulla SS121 in direzione Catania è tornato regolare.

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Cronaca

Catania, scoperto deposito di prodotti contraffatti, sequestrati oltre 2 milioni di articoli

Il titolare, un uomo di nazionalità cinese, è stato denunciato per i reati di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione

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A Catania la Guardia di Finanza ha sequestrato un deposito, sito nella zona industriale del capoluogo etneo, gestito da un cinese al cui interno si trovavano oltre 2 milioni e 300 mila tra prodotti per la telefonia, per la musica e per la casa, giocattoli, contraffatti e più di 9 mila fra capi di abbigliamento, orologi, coltelli e sveglie con marchi falsi. Il titolare è stato denunciato per i reati di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione.

La vendita dei prodotti avrebbe fruttato oltre cinque milioni di euro di ricavi. Numerosi i marchi riprodotti fra i quali Apple, Samsung, Gucci, Disney, Marvel, Squid Game, Paw Patrol, Bing, Lol, Fortnite, Dragonball, Carte Uno, PJ Masks, Brawl Stars, Baby Shark, Cry Babies, Juventus, Inter, Pokemon, Playstation, XBOX, Artiglio, Dal Negro e Ray Ban. Trovate anche migliaia di etichette adesive plastificate e metalliche con i marchi Jbl e Samsung pronte per essere applicate sui prodotti contraffatti.

Nel deposito non è stata trovata alcuna documentazione fiscale che giustificasse la provenienza della merce e il venditore non ha voluto fornire alcuna indicazione circa la loro provenienza. I numerosi colli rinvenuti erano ancora imballati in grosse confezioni pronte per essere successivamente rivenduti al dettaglio sul territorio siciliano.

“Il tema della contraffazione dei prodotti è sempre di più grande interesse e attenzione per le Fiamme Gialle -si legge in una nota del Comando provinciale della Guardia di Finanza- costituendo un moltiplicatore di illegalità che alimenta la sleale concorrenza del mercato, minando le solide basi dell’economia legale e costituendo di fatto un serio pericolo per il sano tessuto produttivo italiano. Il costante impegno del Corpo testimonia altresì la grande attenzione sociale al tema della salute dei consumatori e ai pericoli derivanti dall’utilizzo di prodotti non conformi a norme nazionali e comunitarie”.

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