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Cronaca

Calcio serie C, arriva da Giugliano la prima sconfitta del Catania in campionato

Gli etnei perdono per 3 a 2 ma sono troppe le occasioni sprecate dagli avanti rossazzurri, adesso testa e gambe al turno infrasettimanale di mercoledì 25 settembre

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foto pagina ufficiale "Facebook" Catania FC

Arriva da Giugliano la prima sconfitta stagionale del Catania superato per 3 a 2 dai padroni di casa; gli etnei pagano gli svarioni difensivi e gli errori in attacco. La squadra ha provato nel finale di gara a recuperare il risultato e il calcio di rigore realizzato a quattro minuti ha accesso le speranza dei catanesi di poter raddrizzare la gara. Adesso testa e gambe a mercoledì al turno infrasettimanale con gli etnei che tornano in campo alo stadio Cibali.

Nella prima frazione di gioca i rossazzurri sprecano diverse occasioni per passare in vantaggio, ma già dai primi minuti di gioco il Catania deve sostituire Bethers per una botta al capo. Al primo minuto   ospiti pericolosi con Stoppa la cui conclusione si stampa sulla traversa. Alla mezz’ora Njambé lanciando sul filo del fuorigioco calcia da buona posizione sparando alto. Qualche minuto dopo ancora Stoppa per il Catania è pericoloso, il quale su cross dalla sinistra calcio di prima intenzione ma la sfera sorvola la traversa. Al 34’ padroni di casa in vantaggio con Giorgione che sfrutta al meglio il crosso dalla destra di Valdesi.

Nella ripresa il Catania appare più determinato e si getta in avanti alla ricerca del goal del pari, pressando la retroguardia avversaria. Pari del Catania che arriva al 7’ con il neo entrato Verna: cross dalla sinistra di Atanasio per l’accorrente Verna che calcia dal limite e si insacca alla sinistra del portiere di casa. Al 9’ Catania vicino alla rete del vantaggio con Inglese il cui colpo di testa da distanza ravvicinata esalta i riflessi di Barosi che sventa la minaccia.  Al 12’ padroni di casa nuovamente in vantaggio: retropassaggio “sanguinante” di Anastasio ma ne approfitta Njambè che si invola e calcia un sinistro che non lascia scampo all’estremo difensore etneo. Al 19’ancora Njambè ma Adamonis, subentrato a Bethers, chiudere lo specchio della porta.  Al 25’ il Catania reclama un calcio di rigore per un presunto fallo di mano ma l’arbitro sorvola. Al  31’ Catania vicino al pari con Sturaro il cui bolide dal limite dell’area è deviato da Barosi. Al 34’ un tiro di Quaini va fuori di poco.

Un minuto dopo arriva la terza rete dei padroni di casa: lancio dalle retrovie per Baldè che supera in scioltezza una incertezza difesa rossazzurra, si porta sulla destra e calcia un tiro potnete che non lascia scampo a Adamonis.  Al 41’ Caldore atterra su Montalto: il direttore di gara concede il rigore per il Catania che viene siglato da Montalto che accorcia le distanze.   Un minuto dopo De Paoli ruba palla ad un difensore all’ingresso dell’area di rigore calcia rasoterra e Adamonis devia in angolo. Al 43’ su calcio d’angolo Castellini tocca di quel tanto con la palla che finisce fuori di poco. Al 47′ contropiede dei padroni di casa con Baldè il quale si invola e solo davanti alla porta vuota  (il portiere etneo si era catapultato in area di rigore avversaria per sfrutta al meglio un corner) calcia alto.

 

 

 TABELLINO 

Giugliano-Catania 3-2

Marcatori: Pt 34’ Giorgione; St 7’ Verna, 12’ Njambe, 36’ Balde, 41’ Montalto (rig.)

 

Giugliano (4-3-3): 71 Barosi; 77 Valdesi (37’st 23 Minelli), 15 Solcia, 24 Caldore, 33 La Vardera; 8 De Rosa (K) (22’st 6 Celeghin), 34 Maselli, 17 Giorgione; 18 Masala (32’st 7 Romano), 14 Padula (38’st 9 De Paoli), 11 Njambe (23’st 32 Balde). A disposizione: 1 Russo; 2 Scaravilli, 21 De Francesco, 45 Nuredini, 3 Oyewale; 4 Acella, 44 Peluso; 10 Ciuferri, 70 D’Agostino. Allenatore: Bertotto.

 

Catania (3-4-2-1): 1 Bethers (13’pt 31 Adamonis); 68 Ierardi (1’st 14 Verna), 15 Di Gennaro, 27 Castellini (K); 19 Raimo, 8 Sturaro (VK), 16 Quaini, 33 Anastasio; 17 Luperini (1’st 10 Jiménez), 21 Stoppa (26’st 32 Montalto); 9 Inglese (18’st 11 D’Andrea). A disposizione: 22 D’Agata; 24 Gega, 3 Celli; 44 Guglielmotti, 37 Forti, 23 Lunetta; 20 Carpani. Allenatore: Toscano.

 

Arbitro: Leonardo Mastrodomenico (Matera)(Cadirola di Milano- Fedele di Lecce).

 

Quarto ufficiale: Christian Ferruzzi (Albano Laziale).

 

Note: ammoniti De Rosa, Solcia, Njambe, Balde, Celeghin (G); Ierardi, Quaini (C). Recupero: PT 9’, ST 6’.  Calci d’angolo 2-9.

 

Cronaca

Catania, arrestato per violenza sessuale un falso fisioterapista, vittima una 21enne

L’uomo avrebbe instaurato un dialogo con la ragazza, facendole notare che stava assumendo una postura scorretta e le avrebbe allentato la cinta dei pantaloni, sfilato le scarpe e le calze, appoggiando la sua gamba sui propri organi genitali

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Spacciandosi per un fisioterapista avrebbe avvicinato a Catania una turista 21enne italiana e avrebbe abusato di lei prima di fuggire quando la ragazza si è divincolata ed è scappata per chiedere aiuto. E’ quanto la Procura di Catania contesta ad un 58enne al quale gli è stata contestata   l’accusa di violenza sessuale. La donna, una 21enne residente in Corsica, si trovava in Sicilia per trascorrere un periodo di vacanza e, mentre si trovava seduta su una panchina a prendere il sole e a guardare il mare, in pieno giorno, nella centralissima piazza Europa, è stata avvicinata dal 58enne.

L’uomo, con la scusa di un’informazione stradale, avrebbe instaurato un dialogo con la ragazza, spacciandosi per fisioterapista e facendole notare che stava assumendo una postura scorretta. In questo modo, l’uomo avrebbe cercato di carpire la fiducia della ragazza, avvicinandosi per massaggiarle la schiena. Da lì a poco, il sedicente fisioterapista le avrebbe allentato la cinta dei pantaloni, sfilato le scarpe e le calze, appoggiando la sua gamba sinistra sui propri organi genitali.

La ragazza, colta di sorpresa, è rimasta immobile per la paura, ma, superato lo shock ed il disorientamento iniziale, sarebbe riuscita a divincolarsi dalla presa dell’uomo riuscendo a scappare e a chiedere aiuto alla Polizia. A quel punto, l’uomo si sarebbe allontanato alla svelta, riuscendo a dileguarsi prima dell’arrivo della volante.  L’indagato è stato in passato denunciato ed arrestato per una violenza sessuale commessa con lo stesso modus operandi. Gli agenti hanno eseguito nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Gip.

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Cronaca

Catania, aggredito un operatore sanitario al pronto soccorso, denunciato un 36enne

L’uomo ha aggredito e schiaffeggiato il dipendente ospedaliero e scattato l’allarme a giungere sul posto sono giunti agenti di una volante che hanno riportato la calma

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Fatti di cronaca a cui ormai, purtroppo, siamo abituati. Storie di violenze ai danni di personale sanitario che si stanno espandendo a macchia d’olio in tutto lo stivale, da nord a sud. Ed oggi ci tocca raccontarne un’altra, l’ennesima.

Questa volta ai danni di un operatore sanitario del pronto soccorso dell’ospedale “San Marco” di Catania.  Due uomini, padre e figlio, si sono presentati al nosocomio catanese per chiedere assistenza sanitaria nei confronti della loro congiunta affetta da problemi psichici, ma, già al triage, hanno cominciato a mostrare una certa insofferenza. In particolare, il marito della paziente, un catanese di 60 anni, è andato in escandescenza, colpendo con un pugno la vetrata del box del triage e scaraventando a terra uno dei monitor. Dopo pochi minuti inizia anche il figlio di 36 anni, ad inveire contro il personale sanitario. Passare dalle parole alle mani è stato un attimo: l’uomo infatti ha aggredito e schiaffeggiato un operatore presente sul posto. Scattato l’allarme a giungere sul posto sono stati gli agenti di una volante che, dopo aver riportato la calma, hanno identificato padre e figlio e denunciato quest’ultimo per percosse aggravate nei confronti dell’operatore sanitario nell’esercizio delle sue funzioni. Questi i fatti.

Delle situazioni indicibili e tremende che si vivono nei pronto soccorso d’Italia ci sarebbe da scrivere libri. Episodi di violenza ai danni del personale medico, ma anche – è inutile negarlo – gravi casi di mancanze e inadempienze, lungaggini infinite e ritardi ai danni dei pazienti che non giustificano ovviamente episodi di violenza ma che inevitabilmente offrono sul piatto d’argento la possibilità a soggetti malintenzionati di dar vita ad episodi spiacevoli e gravi come quello appena raccontato. Oseremo dire “un cane che si morde la coda” che sta lasciando strascichi importanti nella sanità pubblica a partire dalle intenzioni palesate o velate del personale medico, ridotto allo stremo e in costante pericolo, di traghettare in massa verso strutture private.

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