Connect with us

In Primo Piano

Calcio serie D, buona gara del Paternò ma esce sconfitto da Siracusa

La capolista passa grazie all’autorete di Panarello e alle reti di Di Grazia e Longo. Gara condizionata dalla giornata no della terna arbitrale

Pubblicato

il

foto pagina ufficiale "Facebook" Paternò Calcio

Il Paternò esce sconfitto dalla trasferta di Siracusa per 3 a 0, ma ha tenuto testa alla capolista mettendo in difficoltà la retroguardia avversaria. Il Paternò che ha ormai raggiunto la matematica salvezza e non ha più nulla da chiedere al campionato se non quello di disputare le restanti gare in modo dignitoso e regalare altre soddisfazioni tifosi, ha dovuto anche affrontare la giornata negativa della terna arbitrale non apparsa all’altezza della situazione. La cronaca.

Parte deciso il Paternò. Già nei primi minuti si rende pericoloso. Al 6’ Guida sfugge al proprio ma Baldan lo atterra. Il Paternò reclama l’espulsione del difensore come fallo oda ultimo uomo ma l’arbitro ammonisce solo Baldan e assegna il calcio di punizione. Quest’ultima viene calciata da Francia sulla sfera si avventa Marco Greco che di testa insacca alle spalle dell’estremo difensore azzurro. Ma l’arbitro il signor Mirri, su segnalazione del guardalinee, annulla il goal tra le protese del Paternò: secondo la terna arbitrale Marco Greco avrebbe toccato la sfera con un braccio. Al 16’ Ci prova il Siracusa con Limoneli il cui tiro dalla distanza sorvola la traversa, Due minuti dopo si fa vedere il Paterno con Farinhas ma la sua conclusione in buona posizione è da dimenticare. Pericolosa ripartenza del Siracusa con Pistolesi il cui tiro è parato da Tosoni. Al 33’ Guida in contropiede mette in apprensione la retroguardia avversaria. Al 41’ azione pericolosa del Paternò fermata dall’arbitro ma sulla ripartenza Di Grazia prova il tiro a giro che si ferma sul palo. In pieno recupero punizione di Di Grazia, bravo Tosoni a respingere il tiro.

Nella ripresa il Siracusa si getta in avanti alla ricerca del goal del vantaggio e si rende pericoloso con Maggio il cui colpo di testa è respinto da Tosoni. Al 3’ padroni di casa in vantaggio grazie ad un tocco non fortunato nella propria rete di Panarello su cross di Di Grazia. Due minuti dopo ancora Siracusa con Alma che centra il palo. Al 12’ doppia occasione per i padroni di casa con Alma dapprima chiuso da Tosoni e poi da Pappalardo. Al 14’ Il Siracusa raddoppia con Di Grazia con un sinistro al volo su passaggio di Candiano. Al 35’ terza rete del Siracusa con Longo; ma gli ospiti protestano perchè il goal sarebbe stato viziato da un fallo su D’Alessio e di conseguenza per una punizione non concessa.  Sul 3 a 0 il Paternò prova a realizzare la rete della bandiera con Guida ma il tiro dalla distanza finisce fuori.

Siracusa 3

Paternò 0

 

Marcatori: St 3’ Panarello (autorete), 14’ Di Grazia, 35’ Longo

 

Siracusa (4-2-3-1): Iovino 6; Puzone 6, Baldan 6 (40’st Ba sv), Suhs 6.5, Pistolesi 6; Candiano 6,5, Acquadro 6; Alma 6,5 (26’ st Longo 6), Limonelli 6 (1’st Russotto 6,5), Di Grazia 7(16’ st Convitto 6); Maggio 5,5 (34’st Di Paolo sv). A disp.: one: Di Silvestro, Fontanelli, Bonacchi, Sarao. All.: Marco Turati 6.

 

Paternò (3-5-2): Tosoni 6,5; Panarello 6, Marco Greco 6,5, Pappalardo 6; Di Francesco 6 (18’ st Sinatra 6), Puglisi 6,5 (26’st Carmelo Greco 6), Francia 6.5, Bertella 6 (1’st D’Alessio 5,5), Asero 6 (18’ st Floridia 6); Luis Henrique 6 (18’ st Retucci 6), Guida 6.5. A disp.:  Mileto, Marino, Merola, Miggiano. All.: Gaetano Catalano 6.

 

Arbitro: Mirri di Savona 5,5 (Conforti di Salerno – Roselli di Avellino).

 

Note: Partita vietata ai tifosi del Paternò Ammonti: Baldan del Siracusa, Asero, Tosoni, Bertella e Pappalardo del Paternò. Angoli: 7-1 per il Siracusa. Recuperi: PT 3’, ST 3′.

Chiesa

Catania, Festa di Sant’Agata, protocollo d’intesa per candidarla a bene “Unesco”

A sottoscriverlo il sindaco Enrico Trantino, l’arcivescovo metropolita Luigi Renna, il rettore Francesco Priolo e il presidente del Comitato per la Festa di Sant’Agata, Carmelo Grasso.

Pubblicato

il

Conferire alla Festa di Sant’Agata un valore universale, rafforzare nella collettività la consapevolezza del suo significato religioso, storico, sociale e identitario, promuovere la tutela e la salvaguardia e accrescere la visibilità internazionale dell’evento. Sono questi gli obiettivi principali del protocollo d’intesa siglato a Catania, nel Palazzo degli Elefanti, per l’avvio del percorso che porterà alla candidatura della “Festa di Sant’Agata” alla Lista rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità dell’Unesco.

Alla firma del documento, nella sala giunta del Comune, hanno preso parte i vertici delle quattro istituzioni cittadine coinvolte nel progetto: il sindaco Enrico Trantino, l’arcivescovo metropolita Luigi Renna, il rettore dell’Università di Catania Francesco Priolo e il presidente del Comitato per la Festa di Sant’Agata, Carmelo Grasso.

Il sindaco Trantino ha sottolineato l’importanza del percorso che si sta avviando: “Sarà il Ministero della Cultura prima, e poi l’Unesco, a stabilire se abbiamo diritto a questo riconoscimento. Ma la proposta è già di per sé fondamentale per valorizzare il nostro patrimonio, non solo dal punto di vista religioso, storico e culturale, ma anche per far comprendere quanto Sant’Agata debba essere un fattore di unione e coesione sociale in una città che ha vissuto troppo a lungo in uno stato di frammentazione. I cittadini sanno che Sant’Agata è la nostra patrona, ma spesso vivono la devozione soltanto in occasione delle date tradizionali – il 3, 4, 5 febbraio e il 17 agosto. Questo riconoscimento darebbe un ulteriore impulso a percepirla come presenza costante e significativa nella vita culturale e sociale della città, stimolando un senso di appartenenza che duri tutto l’anno.”

A fare eco al sindaco è stato l’arcivescovo Luigi Renna, che ha evidenziato il prestigio internazionale della candidatura: “È un grande onore pensare che la festa di Sant’Agata possa essere proposta come Patrimonio dell’Umanità. Sarebbe un riconoscimento internazionale che la pone tra le celebrazioni religiose più importanti del mondo – dopo solo una festa in Perù e la Semana Santa di Siviglia”.

Anche il mondo accademico ha dato pieno supporto all’iniziativa. Il rettore dell’Università di Catania, Francesco Priolo, ha sottolineato la valenza culturale e scientifica della Festa: “Per l’Università è un onore sostenere questa proposta di candidatura. Sant’Agata non è solo un evento di fede, ma un momento di forte identità collettiva e coesione sociale, che unisce generazioni e comunità. Le ricerche dei nostri studiosi dimostrano come la festa sia un complesso intreccio di saperi, simboli, pratiche, gesti, musiche e narrazioni. Un oggetto di studio privilegiato per l’interdisciplinarità, che mette in relazione fede, spazio urbano, economia e cultura materiale”.

Ha partecipato all’incontro anche il professor Pier Luigi Petrillo, direttore della Cattedra Unesco in Patrimonio culturale immateriale e Diritto comparato dell’Università Unitelma Sapienza di Roma, che è intervenuto in collegamento da remoto: “Sostengo con grande entusiasmo questo percorso, anche con ottimismo, avendo seguito molte candidature Unesco. Ottenere il riconoscimento sarebbe un passo importante per la visibilità internazionale della Festa, ma ciò che conta di più è il processo di partecipazione e condivisione che si attiverà. Questo è l’aspetto più prezioso: rendere la comunità più consapevole del valore culturale, sociale e identitario della Festa.”

Il documento siglato fa riferimento anche al contesto culturale e territoriale unico della Festa di Sant’Agata. La Sicilia, infatti, può vantare già sette Patrimoni materiali Unesco, quattro immateriali e due Geoparchi. Il culto agatino e la sua celebrazione si inseriscono in modo naturale e coerente in questo quadro, legandosi strettamente a due patrimoni già riconosciuti: le “Città Tardo Barocche del Val di Noto” e l’“Etna”, entrambi scenari storici e geografici in cui si svolgono molti degli eventi legati alla Santa.

Il protocollo d’intesa prevede infine l’istituzione di un Comitato promotore, che avrà il compito di coordinare e dirigere tutte le attività connesse alla candidatura. Il Comitato sarà composto da rappresentanti del mondo istituzionale, religioso, accademico e sociale, e lavorerà alla redazione della proposta da presentare al Governo, che dovrà selezionare una sola candidatura italiana da sottoporre all’Unesco per ciascun anno.

 

Continua a leggere

Cronaca

Catania, controlli della task-force della Polizia di stato nel rione San Berillo Nuovo

Complessivamente, sono state identificate oltre 150 persone e sono stati controllati 5 esercizi commerciali e molteplici venditori ambulanti, tutti sanzionati

Pubblicato

il

Proseguono gli interventi di contrasto al fenomeno dell’abusivismo commerciale da parte della a Polizia di Stato nei vari quartieri di Catania.

I poliziotti hanno condotto un’articolata operazione di controllo nella zona di San Berillo “nuovo”. Complessivamente, sono state identificate oltre 150 persone e sono stati controllati 5 esercizi commerciali e molteplici venditori ambulanti, tutti sanzionati, a vario titolo, durante il servizio eseguito dalla task-force coordinata dalla Questura di Catania.

Gli agenti della Polizia Locale hanno riscontrato diverse violazioni a carattere amministrativo relative all’occupazione abusiva di suolo pubblico, alla mancanza dei requisiti professionali, all’assenza di licenza e di SCIA di vicinato, alla mancanza del cartello con gli orari di apertura e ciò ha determinato l’elevazione di sanzioni per un totale di quasi 15 mila euro. In Corso Indipendenza, sono stati controllati diversi venditori ambulanti e, in molti casi, sono stati trovati prodotti ortofrutticoli privi del requisito della tracciabilità, necessario ad indicare l’esatta provenienza del prodotto, a garanzia della salute dei consumatori.

In questo caso, si è proceduto a sequestrare oltre 600 chili di prodotti ortofrutticoli, che, dopo le opportune verifiche sull’idoneità al consumo, sono stati donati alla Caritas. Inoltre, durante le fasi degli accertamenti, i poliziotti hanno avuto modo di individuare un barbiere che operava in modo del tutto abusivo. Infatti, alla richiesta di fornire i documenti, l’uomo non è riuscito a fornire l’autorizzazione per la concessione del suolo pubblico, la Scia di vicinato e neanche la Scia per esercitare l’attività, nonostante pubblicizzasse l’attività sui social.

Non solo, oltre a barba e capelli, l’uomo si era “specializzato” a vendere occhiali e profumi, senza averne titolo e, per questa ragione, è stato sanzionato. Alla luce degli esiti dei controlli, al barbiere abusivo sono state contestate sanzioni per 4 mila euro.

 

Continua a leggere

Trending