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Calcio serie D, il Paternò si è iscritto al prossimo campionato

“Il club rossazzurro ha consegnato la documentazione richiesta dalla Lega Nazionale Dilettanti nel rispetto delle regole e dei requisiti richiesti”- si legge in una nota della società etnea

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“Il Paternò Calcio comunica di aver effettuato l’iscrizione al campionato di Serie D 2025-2026. Il club rossazzurro ha consegnato la documentazione richiesta dalla Lega Nazionale Dilettanti nel rispetto delle regole e dei requisiti richiesti”.

A comunicarlo è la società calcistica paternese la cui dirigenza in extremis (il termine ultimo per  l’iscrizione erano le ore 17 di oggi) ha  portata a buon fine quando prevede la Lega Nazionale Dilettanti. “Nei prossimi giorni la società del presidente Ivan Mazzamuto esporrà il nuovo progetto nel corso di una conferenza stampa” si chiude cosi la nota stampa della società calcistica etnea.

Quindi Ivan Mazzamuto e Franco Di Perna saranno a  lavoro per allestire una squadra sia a livello di tecnici  che parco giocatori, che possa dare delle soddisfazioni ai tifosi, ma anche trovare nuovi soci e sponsor affinché la prossima stagione non sia un calvario. C’è da fare un opera di sensibilizzazione presso i giovani per creare la cosiddetta appartenenza.

C’è la questione stadio da risolvere: l’impianto sportivo, al momento non gode di buona salute, ma l’amministrazione comunale ha comunicato che fare la propria parte: “L’amministrazione comunale, in merito alle condizioni dello stadio “Falcone-Borsellino”, ribadisce che lo stadio è agibile, così come lo è stato ogni anno da quando si è insediata questa amministrazione nel 2017, anno in cui si è riportata la squadra a giocare in casa, da Biancavilla a Paternò- si legge in una nota stampa del comune paternese.

Anzi, si stanno apportando delle migliorie, investendo importanti somme dal bilancio comunale per quanto riguarda la riqualificazione, degli spogliatoi, dell’impianto elettrico e del manto erboso, così come comunicato in un incontro avuto tra il Sindaco Nino Naso, l’Assessore allo Sport Luigi Gulisano e il Presidente del Paternò Calcio, Ivan Mazzamuto. Il Sindaco ha rilasciato regolare nulla osta per la stagione calcistica 2025-2026 alla società Paternò Calcio per l’utilizzo dello stadio “Falcone-Borsellino”.

L’amministrazione comunale, consapevole dell’importanza che ha il Paternò Calcio per la nostra città, ribadisce la propria disponibilità per tutto ciò che è di competenza del Comune, così come è stato in questi anni, e continuerà a garantire, come sempre, il proprio supporto” si chiude cosi la nota del comune.

 

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Catania, CGIL e FP CGIL: “La nuova rete ospedaliera ignora i bisogni reali dei territori”

In particolare, la CGIL e la FP evidenziano una grave carenza di attenzione verso le aree interne della provincia etnea – tra tutti Bronte, Biancavilla e Acireale- già pesantemente penalizzate dai processi di razionalizzazione passati

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“La bozza della nuova rete ospedaliera siciliana non risponde alle esigenze di salute delle cittadine e dei cittadini, ma sembra orientata a logiche che nulla hanno a che vedere con il diritto alla cura e con la tutela del lavoro sanitario”. È questa la denuncia della CGIL e della FP di Catania, che per bocca dei rispettivi segretari generali, Carmelo De Caudo e Concetta La Rosa, esprimono forte preoccupazione per l’impianto del piano presentato dalla Regione, giudicato inadeguato, sbilanciato e in contrasto con i principi del Decreto Ministeriale 77.

In particolare, la CGIL e la FP evidenziano una grave carenza di attenzione verso le aree interne della provincia etnea – tra tutti Bronte, Biancavilla e Acireale- già pesantemente penalizzate dai processi di razionalizzazione passati. La riduzione dei posti letto e il focus sulla lunga degenza, a scapito della gestione delle fasi acute, vanno nella direzione opposta rispetto a quanto stabilito dalla riforma nazionale della sanità territoriale.

“Siamo davanti a una visione distorta – dichiarano De Caudo e La Rosa – che privilegia l’ospedalizzazione, senza investire sulla medicina di prossimità, sulla presa in carico del paziente e sull’integrazione sociosanitaria. Tutto ciò rappresenta l’esatto contrario di quanto previsto dal DM 77, che impone una riorganizzazione centrata sulla prevenzione, l’assistenza territoriale e la continuità delle cure”.

Il sindacato sottolinea inoltre la totale assenza di un piano di potenziamento dei Pronto Soccorso, oggi tra i settori più critici del sistema sanitario regionale, colpiti da gravi carenze di organico e strutture inadeguate. “Non si può continuare a ignorare il collasso del primo presidio d’emergenza. Manca personale, mancano risposte, e ora manca anche una strategia”.

A rendere ancora più allarmante la bozza è l’assenza di una articolazione chiara delle strutture sanitarie: non vengono indicati i numeri delle strutture complesse, semplici o dipartimentali. “Questo – affermano i due segretari – rischia di aprire la porta a decisioni discrezionali e politiche, non basate su criteri oggettivi di salute pubblica, ma su dinamiche territoriali e spartizioni di potere”.

Il piano, così com’è stato redatto, viola apertamente quanto previsto dal DM 77, che impone la comunicazione della distribuzione del personale tra le varie articolazioni. Una violazione che potrebbe persino aprire la strada a una impugnazione da parte del Governo nazionale.

Per tutte queste ragioni, la CGIL Catania è FP CGIL chiedono l’immediata sospensione del piano e l’apertura urgente di un tavolo di confronto con le parti sociali e con le rappresentanze dei territori. “Non si costruisce il futuro della sanità pubblica calando dall’alto un modello sbagliato. Il diritto alla salute non è una variabile di bilancio né uno spazio di manovra politica. È un diritto costituzionale che va rispettato, garantito e costruito insieme a chi ogni giorno lo difende nei reparti, nei territori e nelle istituzioni”.

 

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Catania, auto della municipale di Biancavilla, multata dai vigili urbani del capoluogo etneo

Inizialmente si pensava che la Panda multata fosse in uso alla polizia municipale catanese.

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Un’auto della polizia municipale di Biancavilla in missione a Catania, in sosta in modo non appropriato, è stata multata dai vigili urbani del capoluogo etneo in via Gabriele Carnazza. Il fatto è successo nella giornata di ieri e a portare alla luce, soprattutto sui social, è stato l’avvocato Mattia Iachino Serpotta, molto attivo sui social. Il suo post è stato successivamente condiviso dal sindaco di Catania, Enrico Trantino.

Inizialmente si pensava che la Panda multata fosse in uso alla polizia municipale catanese e sanzionata da un vigile urbano in borghese. “Signore e Signori, con la voce rotta dall’emozione, nell’anno del Signore 2025, segnalo una macchina della Polizia locale di Catania (meglio noti come vigili urbani) multata da un loro collega in borghese, in via Gabriele Carnazza- si legge su “Facebook”- Non si vedevano queste cose dal ’65. Mi sono commosso. E Zurigo muta. Se io ti posso multare e voi potete multarmi, tutto il mondo si può multare” scriveva sui social l’avvocato Serpotta.

Tuttavia, come ha rilevato successivamente “Video Star”, l’auto multata appartiene al corpo della Polizia municipale di Biancavilla. Lo stesso sindaco di Catania Enrico Trantino aveva precisato che l’autovettura in questione è in dotazione ai vigili urbani di un altro Comune etneo.

“Non usiamo più Panda da quando abbiamo le nuove auto ibride ed elettriche”, fanno sapere da piazza Spedini.  Venuto a conoscenza della novità l’avvocato Serpotta ha aggiornato la “notizia”: “La  Polizia locale di Catania smentisce che sia una loro auto. Mi sembra ci sia materiale per un ricorso allora” ha scritto l’avvocato Serpotta.

 

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