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Calcio serie D, il Paternò vince sul difficile terreno della Nuova Igea Virtus

La rete della vittoria arriva al primo minuto dall’inizio della gara e porta la firma di Viglianisi

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foto pagina ufficiale "Facebook" Paternò Calcio

Grande prova del Paternò che vince in trasferta sul difficile terreno della Nuova Igea Virtus, grazie ad una rete siglata, dopo quaranta secondi dall’inizio della gara,  da Viglianisi con una botta da fuori area di rigore. I ragazzi di mister Catalano riscattano subito il passo falso casalingo di domenica scorsa in casa contro il Ragusa, andando a conquistare tre punti importanti nell’ottica salvezza. Nel prossimo turno di campionato arriverà al Falcone- Borsellino la seconda in classifica la Reggina che punta a conquistare la promozione in Lega Pro. La Cronaca.

 

Fischio d’inizio della gara che si apre con la rete del vantaggio degli etnei con una bordata di Viglianisi dalla distanza. Una rete che di fatto sorprende i padroni di casa, i quali però non demordono e provano a mettere in apprensione la retroguardia. Un match di grande intensità. Al 20’ Paternò pericoloso su corner ma la difesa avversaria sventa la minaccia. Al 25’ lancio dalle retrovie di Pappalardo che rischia di ingannare il portiere di casa con la palla che finisce sul fondo. Al 38’ la Nuova Igea Virtus si fa vedere in avanti con Trombino con un colpo di testa ma Tosoni c’è.

 

Nella ripresa il tecnico dei padroni di casa butta in campo forze fresche con l’intento di agguantare il pari. Al 7’ prova in acrobazia capitan Calafiore a impensierire Tosoni la difesa rossazzurra sventa la minaccia. Il Paternò non sta a guardare ed al 14’ si rende pericoloso: punizione di Francia per Porcaro che manca il tap-in vincente. Anche mister Catalano getta nella mischia forze fresche. Al 26’ ripartenza dei padroni di casa con Calafiore che tenta la botta respinta da Tosoni. Al 41’ ci prova Biondo dalla distanza ma la palla finisce sopra la traversa. In pieno recupero Tosoni è protagonista di un “miracolo”, salva il risultato con una prodezza a botta sicura di un attaccante messinese.

 

Nuova Igea Virtus 0

Paternò 1

 

Marcatori: Pt 1’ Viglianisi

 

Nuova Igea Virtus (4-3-1-2): Costantini 6; Carullo 5,5, Della Guardia 6, Ferrante 6(1’ st Biondo 6), Maltese 5,5; Adragna 6(1’ st Maggio 5,5), Bonavita 6 (22’ st Curro 6), Di Palma 5,5 (16 ‘st Imoh 5,5); Calafiore 6; Trombino 5,5, Gambino 5,5(19’ st Mazza 5,5). A disp.: Belmonte, Ferrigno, Konate, Rana. All.: Luigi Panarelli 5,5

 

Paternò (3-5-2): Tosoni 6,5; Pappalardo 6,5 (19’ st Di Francesco 6), Porcaro 7, Marino 6,5; Sinatra 6, Puglisi 6,5, Viglianisi 7, Francia 6,5 (19’ st Marco Greco 6,5), Asero 6,5 (31’ st D’Alessio sv); Guida 6,5 (37’ st Floridia sv), Retucci 6 (25’ st Farinhas 6) A disp: Mileto, Carmelo Greco, Bertella, Miggiano. All.: Catalano 6,5.  

 

Arbitro: Bonasera di Enna 6 (Targa e Noushehvar di Padova).

 

Note: Presenti circa 700 spettatori. Ammoniti: Pappalardo e Puglisi del Paternò; Panarelli e Maltese della Nuova Igea Virtus. Angoli: 3-2. Recuperi : PT 3’; ST 4

 

Cronaca

Catania, ruba 6 mila euro di biancheria e chiede soldi per restituirla, denunciato

Si tratta di un 26enne di origini nordafricane, ritenuto responsabile di una serie di furti aggravati e di un episodio di tentata estorsione ai danni del titolare di una struttura ricettiva situata in Corso Sicilia

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I carabinieri della stazione di Catania Piazza Dante hanno denunciato a piede libero un 26enne di origini nordafricane, ritenuto responsabile di una serie di furti aggravati e di un episodio di tentata estorsione ai danni del titolare di una struttura ricettiva situata in Corso Sicilia.

Le indagini hanno avuto origine dalla denuncia presentata dalla vittima, la quale ha raccontato di aver subito il furto di ben otto sacchi di lenzuola e biancheria per uso alberghiero, per un valore complessivo di oltre 6.000 euro, nonché di essere stata vittima di un tentativo di estorsione da parte del ladro, che avrebbe chiesto il pagamento di 200 euro per la restituzione della merce sottratta.

Il denunciante ha spiegato che la merce sarebbe stata rubata in due tranche. Durante il primo furto, avvenuto di notte, il malvivente si sarebbe introdotto nel condominio in cui ha sede il B&B approfittando della porta lasciata aperta da alcuni ospiti. In questa circostanza, dopo aver rovistato gli ambienti comuni della struttura, ha portato via due sacchi di biancheria oltre 70 pezzi tra lenzuola e asciugamani.

Visto che il primo colpo era andato a buon fine, il ladro ha ben pensato di effettuare un secondo raid, con le stesse modalità della prima volta. In questo caso, però, il bottino è stato di ben 4 sacchi. Il titolare del B&B, quando si è accorto dell’ammanco ha, naturalmente, visionato i sistemi di  video sorveglianza, individuando il responsabile.

Il caso ha voluto che il giovane sarebbe stato riconosciuto e fermato dall’imprenditore nei pressi di un supermercato e, nel corso di tale incontro, alle contestazioni della vittima, questi avrebbe ammesso di essere stato lui a rubare le lenzuola, per poi pretendere del denaro per la restituzione della merce, minacciando ulteriori furti in caso di mancato pagamento.

Acquisita la denuncia, i carabinieri hanno subito fatto scattare le indagini, acquisendo i filmati dei sistemi di videosorveglianza della struttura e facendo un identikit del ladro: un giovane dell’età apparente di 20-25 anni, con barba incolta e baffi folti, capelli neri, corporatura magra.

Sono stati poi svolti controlli capillari nella zona, e sentiti anche dei testimoni che avevano visto il ragazzo aggirarsi da quelle parti nei giorni antecedenti il furto. Alla fine il ladro è stato identificato nel 26enne straniero

 

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amministrazione

Mascalucia, Mosema: 13 indagati per bancarotta fraudolenta, fra questi sindaci ed ex amministratori

L’inchiesta ha fatto emergere gravi irregolarità nella gestione economico-finanziaria dell’azienda

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La Procura della Repubblica di Catania ha notificato un avviso di conclusione delle indagini a 13 persone, accusate di bancarotta fraudolenta nell’ambito dell’inchiesta sul fallimento della Mosema, la società che si occupava della gestione dei rifiuti nel Comune di Mascalucia, dichiarata fallita nel 2020. L’indagine, coordinata dai pubblici ministeri Fabio Saponara e Margherita Brianese, è nata da una relazione redatta dal curatore fallimentare nominato per la gestione della società. L’inchiesta ha fatto emergere gravi irregolarità nella gestione economico-finanziaria dell’azienda.

Tra gli indagati, come riportato dal quotidiano La Sicilia, figurano nomi di rilievo delle istituzioni locali: l’attuale sindaco di Mascalucia Vincenzo Antonio Magra, l’ex primo cittadino Giovanni Leonardi, l’attuale presidente di Kalatambiente Concetta Italia, e il commercialista Fabio Sciuto.

Le accuse

Le ipotesi di reato si articolano in due distinti capi d’imputazione: la Manipolazione dei bilanci che riguarda -scrive ancora il quotidiano “La Sicilia”- gli ultimi presidenti del consiglio di amministrazione della Mosema: Concetta Italia, Gaetano Antonino Belfiore, Fabio Sciuto, Angelo Spina. Coinvolti anche il liquidatore Maurizio Verona, in carica dal maggio 2019, e i consiglieri delegati Maria LombardoGiuseppe Finocchiaro e Salvatore Fazio. Secondo l’accusa, avrebbero deliberatamente fornito dati falsi o omesso informazioni rilevanti sulla reale situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’azienda, già in crisi dal 2013.

Il secondo capo d’imputazione- si legge ancora nel quotidiano “La Sicilia”- coinvolge gli amministratori e funzionari del Comune di Mascalucia, socio di maggioranza della Mosema. Oltre ai sindaci Leonardi (in carica dal 2013 al 2018) e Magra (dal 2018), risultano indagati: Danilo Ambra, ex responsabile dell’area finanziaria Alfio Raffaele Gibilisco, ex responsabile dell’area tecnico-urbanistica, Filippo Pesce.

Secondo i magistrati, le condotte dolose degli indagati avrebbero causato direttamente il dissesto finanziario della Mosema, compromettendo definitivamente l’operatività dell’azienda pubblica.

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