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Cronaca

Caltagirone, omicidio del 64enne Raffaele Maruca, arrestato il presunto autore

Si tratterebbe di Corrado Rametta, 54 anni, residente ad Avola. Secondo gli inquirenti l’omicidio sarebbe maturato in seno a dissapori relativi a una vendita immobiliare

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Arrestato dai carabinieri della compagnia di Caltagirone Corrado Rametta, 54 anni, ritenuto il presunto omicida di Raffaele Maruca, 64 anni, trovato morto nella giornata di ieri, all’interno di una abitazione sita in contrada San Nicolò Le Canne, a Caltagirone.

L’uomo è stato rinvenuto dai familiari privo di vita. Inizialmente, alla luce delle modalità di rinvenimento del cadavere e della presenza di una evidente ferita, i congiunti avevano pensato a un incidente domestico. Tuttavia, i primi accertamenti effettuati dalla Polizia Municipale di Caltagirone hanno permesso di riscontrare la presenza di anomalie compatibili con un evento di natura violenta; motivo per cui il Comandante del Corpo, dopo aver trasmesso una prima comunicazione di reato alla magistratura, ha prontamente richiesto l’intervento dei carabinieri.

Sul posto i carabinieri della compagnia di Caltagirone, i quali hanno ritenuto opportuno svolgere ulteriori approfondimenti e, ipotizzando potesse trattarsi di un omicidio, hanno chiesto l’ausilio dei militari specializzati del Nucleo Investigativo di Catania, che ha dunque inviato la Sezione Investigazioni Scientifiche – S.I.S..

Questi ultimi, unitamente al medico legale incaricato dalla Procura della Repubblica di Caltagirone, hanno effettuato i rilievi sulla scena del crimine, accertando che l’uomo era deceduto poiché raggiunto da tre colpi d’arma da fuoco, calibro 7,65, due dei quali al petto e uno all’inguine.  I carabinieri hanno avviato le indagini che si sono sviluppate attraverso un accurato intreccio di dati, ossia l’acquisizione di testimonianze e l’analisi dei filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza della zona.

I militari dell’Arma sono riusciti a individuare in poche ore il presunto autore dell’omicidio che è stato identificato in Corrado Rametta, 54enne residente ad Avola.

A tal proposito sono stati coinvolti i carabinieri della compagnia di Noto, territorialmente competenti sul comune di Avola, che hanno fatto scattare un’intensa e capillare attività di ricerca.

Rintracciato l’uomo è scattato il blitz. Il 54enne  ormai braccato, ha consegnato spontaneamente ai carabinieri una pistola con cinque colpi nel caricatore, illegalmente detenuta, riferendo, inoltre, di essersi cambiato subito dopo il delitto e indicando un terreno adiacente al campo sportivo quale luogo in cui aveva occultato gli abiti sporchi di sangue, subito recuperati.

La ricostruzione degli eventi ha fatto emergere anche il movente dell’omicidio, che sarebbe maturato in seno a dissapori relativi a una vendita immobiliare. In particolare, l’indagato avrebbe nutrito rancori nei confronti del cognato della vittima, il quale si era aggiudicato all’asta una casa pignorata a Rametta.

“In preda a sentimenti di rivalsa e vendetta, l’uomo avrebbe attuato l’azione delittuosa, andando poi a rifugiarsi proprio all’interno dell’abitazione oggetto del contendere- scrivono dal Comando Provinciale dei carabinieri-  Sono ancora in corso verifiche per stabilire se si sia trattato, comunque, di una vendetta trasversale o di un tragico errore di persona” .

L’uomo è stato arrestato con l’accusa di omicidio aggravato ed è stato rinchiuso in carcere.

 

amministrazione

Catania, riqualificazione quartiere San Cristoforo, questa mattina incontro al comune

Alla riunione hanno preso parte il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, il Commissario Straordinario di Governo, Fabio Ciciliano, il sindaco Enrico Trantino e l’intera Giunta Comunale. Obiettivo intervenire con progetti funzionali in un’area ad alta vulnerabilità sociale

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A Catania questa mattina a Palazzo degli Elefanti, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, e il Commissario Straordinario di Governo, Fabio Ciciliano, hanno incontrato il sindaco Enrico Trantino e l’intera Giunta Comunale di Catania per una riunione di aggiornamento dedicata al Piano straordinario di interventi infrastrutturali e di progetti di riqualificazione sociale e ambientale, funzionali ai comuni o alle aree metropolitane ad alta vulnerabilità sociale, previsto dal decreto-legge cosiddetto “Caivano” del 31 dicembre 2024, nel quale è incluso il quartiere di San Cristoforo.

“L’obiettivo è, partendo con questo intervento, di coinvolgere i ministri interessati ed è immaginabile che, ciascuno per la propria parte, ci saranno altri interventi, in pieno accordo e recependo le proposte del Comune e della Regione per ulteriori riqualificazioni. Stiamo soltanto al primo capitolo e poi contiamo di scriverne insieme molti altri”.

A dirlo il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. Occorre, ha sottolineato quest’ultimo, “creare alternative a piazze di spaccio con luoghi positivi dove lo sport, la cultura e la ricreazione costituiscono offerte che danno le Istituzioni rispetto alle capacità coattive delle organizzazioni criminali”.

“E’ una partita importante – ha osservato il sottosegretario – che si gioca a tutto campo e che presuppone la continuità del lavoro delle forze di polizia, ma che va oltre, declinando un intervento a tutto tondo per il quale il territorio, e soprattutto il concorso della popolazione è essenziale”. Perché, ha spiegato Mantovano, “è difficile ottenere il consenso soltanto con il contrasto, quello che le mafie spesso hanno a livello sociale con prodotti malsani e criminali”, e quindi, ha concluso, “va sostituito con un consenso che si basa sulla concretezza delle strutture e di chi le animerà, così come è avvenuto a Caivano con modelli positivi”.

 

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Cronaca

Catania, perseguita e minaccia l’ex fidanzata, arrestato 20enne egiziano

Nell’ultimo episodio di violenza l’uomo è riuscito a convincere l’ex a farlo entrare in casa per recuperare vestiti ed effetti personali. Una volta dentro casa il giovane ha cominciare ad insultare l’ex fidanzata fino ad aggredirla fisicamente

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A Catania la Polizia di Stato ha arrestato un giovane egiziano di 20 anni che, da qualche mese, perseguitava l’ex fidanzata, più volte aggredita e minacciata.

Nell’ultimo episodio di violenza, l’uomo è riuscito a convincere l’ex a farlo entrare in casa per recuperare vestiti ed effetti personali, in modo da liberare l’appartamento dopo la fine della loro relazione.

La donna ha confidato nella buona fede del 20enne che, però, una volta all’interno, ha messo da parte le apparenti buone intenzioni per cominciare ad insultare l’ex fidanzata fino ad aggredirla fisicamente. La donna è riuscita a divincolarsi e ha chiesto aiuto alla Polizia, segnalando alla Sala Operativa della Questura l’atteggiamento violento dell’ex fidanzato che, nonostante le sue continue richieste di andare via,

non si allontanava. Inoltre, secondo quanto raccontato dalla donna, il 20enne avrebbe rovistato tra i cassetti della cucina per procurarsi un coltello che avrebbe poi utilizzato per danneggiare diverse scarpe della donna, tagliando i lacci.

In pochi istanti, i poliziotti della squadra volanti hanno raggiunto l’appartamento, nei pressi di piazza san Domenico, cogliendo in flagranza l’uomo che è stato arrestato per il reato di atti persecutori.

L’uomo è stato condotto in carcere. Nello scorso aprile, al giovane egiziano era stato notificato il provvedimento di Ammonimento emesso dal Questore di Catania, in seguito alla richiesta della vittima delle aggressioni.

Appena qualche settimana fa, stanca delle continue condotte violente tenute dal 20enne, la donna ha sporto denuncia, al culmine di un violento litigio in cui l’ex fidanzato l’aveva presa a calci e morsi.

 

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