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Cronaca

Caso Raciti: Richiesta revisione processo, “Ucciso dal fuoco amico”

L’avvocato Giuseppe Lipera, difensore di Antonino Speziale, condannato per omicidio preterintenzionale, ha presentato istanza di revisione presso la Corte d’appello di Messina

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foto tratta dal web - mediasetinfinity.it
(immagine tratta dal web - mediasetinfinity.it)

A distanza di oltre 16 anni dalla tragica morte dell’ispettore capo di polizia Filippo Raciti, avvenuta durante gli scontri del derby Catania-Palermo del 2 febbraio 2007, la vicenda torna alla pubblica attenzione. L’avvocato Giuseppe Lipera, difensore di Antonino Speziale, condannato per omicidio preterintenzionale, ha presentato istanza di revisione del processo presso la Corte d’appello di Messina.

Al centro della richiesta, due interviste rilasciate ad Ismaele La Vardera, oggi deputato all’ARS, per la trasmissione “Le Iene” nel 2020 da due testimoni che rilanciano la tesi del cosiddetto “fuoco amico”. Secondo le loro dichiarazioni, Raciti sarebbe stato colpito  mortalmente da un mezzo della polizia e non da un sotto lavello lanciato dai tifosi, come stabilito dai tre gradi di giudizio.

Le interviste, trasmesse da Italia 1 il 12 e il 26 novembre 2020, presentano le testimonianze di una donna e un uomo che affermano di essere a conoscenza di fatti che scagionerebbero Speziale. La donna, in particolare, sostiene di aver sentito un poliziotto chiedere scusa al padre di Raciti, ammettendo che la morte dell’ispettore sarebbe stata causata da un errore di un collega. L’ipotesi che Raciti fosse stato investito da un veicolo della polizia era già stata valutata durante le indagini.

L’autista del mezzo, in una deposizione del 5 febbraio 2007, aveva dichiarato di aver investito accidentalmente Raciti durante una manovra in retromarcia.Inoltre, i RIS di Parma avevano trovato frammenti di vernice compatibile con quella del veicolo della polizia sulla maschera antigas e sugli scarponi dell’ispettore. Tuttavia, questa ricostruzione fu smentita dai giudici, che ritennero Speziale e Micale responsabili della morte di Raciti.

Ora, con la presentazione dell’istanza di revisione, la vicenda si riapre. La Corte d’appello di Messina dovrà valutare la fondatezza delle nuove prove e decidere se riaprire il processo. La decisione potrebbe avere un impatto significativo sulla vicenda, non solo per Antonino Speziale, ma anche per la memoria di Filippo Raciti e per la comprensione di quanto accaduto quel tragico 2 febbraio 2007.

Cronaca

Grammichele, incendio in due garage, in azione vigili del fuoco

A lavoro i vigili del fuoco di Caltagirone e Palagonia. All’interno dei locali si trovava anche del legname ed altro materiale combustibile che ha reso più difficoltose le operazioni di spegnimento. 

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Incendio a Grammichele in via Solferino. Dalle 17 di oggi i pompieri dei distaccamenti di Caltagirone e Palagonia sono stati impegnati nello spegnimento di un incendio che ha interessato due garage.

L’incendio si è sviluppato all’interno dei garage, dove erano parcheggiate due autovetture.  All’interno dei locali si trovava anche del legname ed altro materiale combustibile che ha reso più difficoltose le operazioni di spegnimento. Sul posto sono state inviate anche due autobotti di rincalzo, un automezzo logistico ed il funzionario di servizio dalla Sede Centrale. A scopo precauzionale sono state evacuate le famiglie residenti negli appartamenti soprastanti i locali coinvolti dalle fiamme.

Oltre al primo cittadino, presente sul posto, sono intervenuti anche personale sanitario del Servizio 118, militari dell’Arma dei Carabinieri, personale della Polizia Locale e della protezione civile.  Si è lavorato per impedire che le fiamme si propaghino verso le altre abitazioni.  Sul posto anche i carabinieri e la locale polizia municipale che hanno circoscritto l’area.

 

 

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Cronaca

Catania, bambina di un anno ingerisce due batterie a bottone, delicato intervento chirurgico

Al momento la piccola si trova sotto osservazione presso lo stesso Pronto Soccorso Pediatrico e verrà monitorata per alcune ore. Le condizioni della bimba sono stabili e non sono emerse complicazioni

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Una bambina di un anno è stata condotta d’urgenza all’ospedale Garibaldi-Nesima di Catania, dopo aver ingerito due batterie a bottone. Il pronto intervento dei medici ha permesso di rimuovere i corpi estranei senza conseguenze gravi.  L’incidente è stato segnalato dai genitori della piccola, che hanno prontamente trasportato la bambina all’ospedale di Acireale.

A seguito della segnalazione, è stato immediatamente contattato il Pronto Soccorso Pediatrico del presidio ospedaliero Garibaldi-Nesima, dove i medici Rita Leocata e Valeria Di Stefano hanno immediatamente dato disponibilità per accogliere la piccola e procedere alla rimozione delle batterie.

Una volta arrivata al Pronto Soccorso Pediatrico, è stato prontamente allertato il gastroenterologo Domenico Catarella, insieme agli anestesisti della sala operatoria, Giuseppe Calabrese e Lucia Terranova.

Grazie alla loro tempestiva collaborazione, si è proceduto con successo alla sedazione e rimozione dei corpi estranei. Al momento la bambina si trova sotto osservazione presso lo stesso Pronto Soccorso Pediatrico e verrà monitorata per alcune ore. Le condizioni della piccola sono stabili e non sono emerse complicazioni.

 

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