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Cronaca

Catania, a ferire la 18enne al volto è stato il fidanzato minorenne

La donna non sarebbe stata pertanto colpita da un proiettile vagante mentre era affacciata al balcone di casa, nel rione Nesima di Catania, ma da un colpo esploso dal suo convivente minorenne con una pistola giocattolo modificata

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I carabinieri della compagnia di Catania Fontanarossa hanno fatto chiarezza sul ferimento della 18enne raggiunta al volto da un colpo di pistola esploso venerdì scorso. La ragazza si trova ricoverata in ospedale: è stata raggiunta a uno zigomo, che ha danneggiato il nervo dell’occhio sinistro.

La donna non sarebbe stata pertanto colpita da un proiettile vagante mentre era affacciata al balcone di casa, nel rione Nesima di Catania, come era stato detto in precedenza,  ma da un colpo esploso dal suo convivente minorenne con una pistola giocattolo modificata. Lo rende noto la procuratrice del tribunale per i minori, Carla Santocono.

Secondo le indagini e le dichiarazioni della vittima e del fidanzato a sparare sarebbe stato il ragazzo dentro la casa occupata abusivamente. La giovane maggiorenne era andata da poco a convivere con il fidanzato minorenne. Diversamente dalle versioni date nell’immediatezza dei fatti,  entrambi protagonisti della vicenda avrebbero riferito agli investigatori che il colpo sarebbe stato esploso accidentalmente dal minorenne mentre maneggiava una arma giocattolo modificata, raggiungendo al volto la fidanzata.

Tali dichiarazioni sono al vaglio degli investigatori anche impegnati nella ricerca dell’arma. Il minorenne è noto alla procura perché proviene da un contesto socio familiare disagiato ed era affidato al servizio sociale di Catania per “l’attuazione di un progetto educativo nell’ambito di un procedimento civile per la decadenza della responsabilità genitoriale”.

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Cronaca

Paternò, la Polizia di Stato ricorda Giuseppe Randazzo, a 32 anni dalla morte in servizio

Il 22 giugno del 1993, Randazzo morì in un terribile incidente stradale avvenuto sull’autostrada A4 Milano – Venezia nei pressi di Calcinato (BS). Il sovrintendente era a bordo di una pattuglia della Polstrada, insieme ad un collega, impegnato in un servizio di scorta ad un carico eccezionale

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Questa mattina a Paternò, presso la chiesa di Santa Barbara, è stata celebrata una messa, in ricordo del Vice Sovrintendente della Polizia di Stato Giuseppe Randazzo. La Santa Messa è stata officiata dal Cappellano della Polizia di Stato, Padre Salvatore Interlando, insieme a Padre Salvatore Magrì.

Alla cerimonia hanno partecipato i familiari del Vice Sovrintendente Randazzo, il Viceprefetto Fabio Magnano, il Questore di Catania Giuseppe Bellassai, il Tenente Colonnello Francesco Cantarella del Comando Provinciale Carabinieri di Catania, il Dirigente del Commissariato di Adrano Vincenzo Sangiorgio, il Capitano Marco Savo della Compagnia Carabinieri di Paternò, il Capitano Niccolò Prosperi della Guardia di Finanza di Paternò, il Comandante della Polizia Municipale Antonino La Spina, il Sindaco di Paternò Nino Naso, l’Assessore Antonello Longo, i membri dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato- Sezione di Catania nonché semplici cittadini.

Sono passati 32 anni da quel tragico episodio in cui, il 22 giugno 1993, Randazzo morì in un terribile incidente stradale avvenuto sull’autostrada A4 Milano – Venezia “Serenissima”, nei pressi di Calcinato (BS).

Il sovrintendente Randazzo, a bordo di una autopattuglia della Polizia Stradale, insieme ad un collega, era impegnato in un servizio di scorta ad un carico eccezionale, quando un camion, che procedeva appena dietro, sbandò per un colpo di sonno del suo guidatore ed investì la pattuglia, scaraventandola contro l’automezzo che gli agenti stavano scortando.

Nell’urto il serbatoio dell’auto di pattuglia prese fuoco e il Vice Sovrintendente Randazzo morì stritolato nell’impatto tra i due camion, mentre il collega che era con lui riportò gravissime ferite per le quali morì poco dopo.

Durante la commemorazione, il Questore Giuseppe Bellassai ha sottolineato “l’importanza di mantenere vivo il ricordo di tutti i Caduti della Polizia di Stato che hanno sacrificato la loro vita per i valori di giustizia, legalità e spirito di servizio nello svolgimento del loro dovere”.

Il sindaco di Paternò, Nino Naso ha evidenziato che “nel ricordare Giuseppe Randazzo, rendiamo omaggio non solo al suo impegno e al suo sacrificio per la comunità, ma anche al valore della sua famiglia e dei colleghi, che preservano con rispetto la sua memoria”

Successivamente, al cimitero monumentale di Paternò, il Questore, alla presenza dei familiari di Giuseppe Randazzo, ha deposto una corona di alloro sulla tomba in ricordo del sacrificio del sovrintendente.

 

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Cronaca

Riposto, controlli in una casa di riposo, denunciato legale rappresentante cooperativa

Accertate violazioni su sicurezza, lavoro irregolare e obblighi amministrativi

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I carabinieri del comando stazione di Riposto e quello del Nucleo ispettorato del lavoro hanno effettuato un accesso ispettivo presso una casa di riposo per anziani sita nel comune ripostese.

Durante il controllo, i militari hanno verificato il rispetto delle norme a tutela della sicurezza dei lavoratori, accertando che il legale rappresentante della cooperativa che gestisce la struttura, un 48enne di Giarre, aveva omesso di sottoporre il personale dipendente alla prescritta sorveglianza sanitaria periodica.

Sulla base degli indizi raccolti, l’uomo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria. I carabinieri, nel corso del controllo, hanno inoltre accertato violazioni amministrative a carico del 48enne, tra cui la mancata comunicazione all’autorità locale di pubblica sicurezza delle generalità delle persone ospitate nella casa di riposo.

Controllati anche i lavoratori della struttura, complessivamente quattro ed uno di questi è risultato privo di regolare contratto di lavoro. Per tali violazioni, sono state contestate due ammende per un importo complessivo di 2.455 euro e una maxi sanzione pari a 8.898 euro per “lavoro nero” e violazione delle norme sulla tracciabilità delle retribuzioni.

I controlli, che mirano a garantire la sicurezza dei lavoratori e il pieno rispetto delle normative di settore, proseguiranno su tutto il territorio della provincia di Catania anche nei prossimi giorni.

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