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Cronaca

Catania, accoglienza in sicurezza dei turisti al porto, prosegue attività delle forze dell’ordine

Una collaborazione tra la Questura, il Comune, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale e il concessionario del Terminal Crociere “Catania Cruise Port” finalizzata ad assicurare l’accoglienza in sicurezza dei tanti turisti che arrivano con le navi da crociera

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Prosegue la collaborazione istituzionale, che è stata avviata dallo scorso mese di ottobre, tra la Questura di Catania, il Comune di Catania, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale e il concessionario del Terminal Crociere “Catania Cruise Port” finalizzata ad assicurare l’accoglienza in sicurezza dei tanti turisti che arrivano con le navi da crociera per visitare la città.

L’iniziativa si pone l’obiettivo di incrementare i controlli nel centro storico cittadino e nella zona del porto in concomitanza con l’arrivo dei crocieristi.

In particolare, allo sbarco dei turisti, i volontari della Consulta Giovanile del Comune forniscono loro informazioni e indicazioni sui siti di maggiore interesse storico e culturale. Al riguardo, a breve entrerà in funzione un nuovo servizio che verrà erogato attraverso un’app da loro appositamente elaborata: i turisti appena sbarcati dalle navi da crociera, inquadrando con il loro smartphone un “qr code”, potranno accedere ad un sito, progettato sia in italiano che in inglese, che fornirà loro informazioni sulle principali attrazioni turistiche delle città e i percorsi da scoprire.

A vigilare sulla sicurezza dei croceristi in visita a Catania ci sono all’interno del porto, gli agenti della Polizia di Frontiera e le guardie particolari giurate dell’Autorità Portuale. All’esterno del porto, invece, i poliziotti della Questura di Catania Hanno già intensificato le attività di controllo e pattugliamento nel centro storico, con particolare attenzione a musei, luoghi di culto, piazze, monumenti, luoghi di ritrovo, al fine di prevenire ogni forma di reato ai danni dei turisti.

Importante anche il coinvolgimento nel progetto delle guide turistiche, la cui collaborazione è risultata fondamentale per segnalare alla Polizia di Stato eventuali persone moleste o malintenzionati, consentendo così un intervento immediato ed efficace.

L’attività di controllo del territorio è stata potenziata dalla Questura di Catania già a partire dagli scorsi mesi ed ancor di più con l’arrivo della stagione estiva che ha comportato un esponenziale aumento del numero di crocieristi in visita in città.

Al riguardo, la Polizia di Stato garantisce quotidianamente la presenza di una pattuglia aggiuntiva specificamente deputata all’attività di perlustrazione dinamica, alternata a posti di osservazione e controllo, di via Etnea, Villa Bellini, via di Sangiuliano, Piazza Bellini, via Vittorio Emanuele, via Dusmet, Piazza Duomo, Piazza Falcone e Borsellino e aree limitrofe “proprio con finalità di deterrenza di comportamenti improntati all’illegalità” dicono dalla Questura.

 

Cronaca

Catania, sospese per 7 giorni due attività commerciali, considerate abituale ritrovo di pregiudicati

I poliziotti hanno notificato il provvedimento ai gestori delle attività dopo aver condotto diverse e costanti azioni di controllo degli esercizi commerciali, finalizzate alla tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico

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A Catania i poliziotti hanno dato esecuzione ad un provvedimento del Questore Giuseppe Bellassai che ha sospeso temporaneamente l’attività di due esercizi commerciali del centro cittadino.

In particolare, si tratta un chiosco-bar di via Plebiscito e di un locale di somministrazione di bevande di via Sangiuliano, considerati abituale ritrovo di pregiudicati.

I poliziotti hanno notificato il provvedimento ai gestori delle attività dopo aver condotto diverse e costanti azioni di controllo degli esercizi commerciali, finalizzate alla tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico.

Nel corso dei numerosi controlli, i poliziotti della Questura di Catania hanno avuto modo di constatare come entrambe le attività rappresentassero un luogo di incontro abituale di pregiudicati, ritenuti responsabili di reati di particolare allarme sociale.

In particolare, è stata rilevata la permanenza presso le due attività di diverse persone con precedenti soprattutto in materia di reati contro il patrimonio, come rapina e furto aggravato, reati in materia di stupefacenti, evasione, ricettazione, lesioni, atti sessuali con minorenni, resistenza a pubblico ufficiale, ma anche persone sottoposte all’avviso orale del Questore, al provvedimento di Daspo, alla misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

La presenza di questi clienti è stata riscontrata in molteplici accertamenti al punto da costituire un concreto rischio per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Il provvedimento relativo all’attività di via Sangiuliano trae origine, inoltre, da un intervento effettuato dagli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico a seguito della segnalazione al numero unico di emergenza NUE112 di schiamazzi notturni.

In tale occasione i poliziotti hanno proceduto all’identificazione degli avventori presenti che, fin da subito, si sono mostrati insofferenti al controllo tanto che gli agenti sono stati costretti a chiamare altre pattuglie in ausilio.

Pertanto, sulla base di quanto rilevato dai poliziotti e ultimata l’attività istruttoria posta in essere dalla Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Catania, è stata disposta la sospensione delle autorizzazioni e la chiusura di entrambe le attività per 7 giorni, secondo quanto previsto dall’art.100 del TULPS che consente al Questore la momentanea chiusura di un esercizio pubblico, abituale ritrovo di persone pregiudicate, per garantire l’ordine e la sicurezza dei cittadini, come pure per assicurare le legittime aspirazioni a vivere in una comunità sicura.

La disposizione normativa costituisce una garanzia per tutte quelle attività economiche che rispettano le regole ed esercita anche una funzione con effetti dissuasivi nei confronti di quei soggetti ritenuti pericolosi che, privati di un luogo di aggregazione abituale, vengono avvertiti che la loro presenza in questi luoghi è oggetto di attenzione da parte delle autorità.

 

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Cronaca

Aci Sant’Antonio, tenta di aggredire l’ex e le danneggia l’auto: arrestato 39enne

E’ accusato di atti persecutori e danneggiamento. Vittima una 43enne del posto

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I carabinieri della Stazione di Aci Sant’Antonio hanno arrestato in flagranza un 39enne di Aci Catena, accusato di atti persecutori e danneggiamento.

La centrale operativa della compagnia carabinieri di Acireale ha ricevuto la richiesta d’aiuto da parte di una 43enne di Aci Sant’Antonio. La donna ha riferito all’operatore che il proprio ex convivente, non rassegnatosi alla fine della relazione, l’aveva appena aggredita mentre si trovava a bordo della propria autovettura in compagnia della nipote 27enne.

La pattuglia è intervenuta immediatamente sul luogo segnalato, davanti all’ufficio postale di via Luigi Einaudi, dove ha trovato due donne all’interno di una utilitaria con il parabrezza visibilmente danneggiato e in stato di forte agitazione. Poco distante, i militari hanno individuato un uomo in evidente stato di alterazione.

I carabinieri hanno subito bloccato il 39enne con le donne che si sono recate in caserma per i necessari accertamenti.

Dalla successiva ricostruzione dei fatti è emerso che l’uomo, con cui la donna aveva convissuto per alcuni mesi, non avrebbe accettato la fine della relazione, interrotta nei primi giorni di giugno, e avrebbe da subito messo in atto una serie di comportamenti persecutori. In particolare, era solito stazionare sotto l’abitazione dei parenti della donna, dove lei alloggiava, e perseguitarla con telefonate e messaggi insistenti, nel tentativo di farle cambiare idea.

Una settimana prima dell’episodio, l’uomo avrebbe persino confessato al padre della donna di essere stato l’autore del danneggiamento delle gomme dell’auto della figlia.

Questa volta, però, avrebbe “alzato il tiro”: dopo aver atteso che la ex convivente salisse in auto con la nipote, avrebbe tentato di sbarrarle la strada, ponendosi davanti al veicolo. Di fronte al rifiuto della donna di interloquire con lui, sarebbe salito sul cofano dell’auto in movimento, colpendo ripetutamente il parabrezza con pugni, danneggiandolo.

Solo l’intervento tempestivo dei carabinieri ha evitato conseguenze peggiori. Il 39enne è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. In occasione del rito direttissimo il GIP ha convalidato l’arresto e confermato la misura restrittiva.

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