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Cronaca

Catania, accolto ricorso della procura, Francesco Ieni e Giuseppe Russo sono “organici” al clan Pillera

Il Gip aveva rigettato la richiesta della Procura per l’applicazione della misura cautelare per i reati di associazione mafiosa e per l’aggravante mafiosa nei confronti dei due indagati

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A Catania la polizia di stato ha eseguito un’ordinanza di applicazione della misura di custodia cautelare per associazione mafiosa a Giuseppe Russo, 25 anni, e a Francesco Ieni, 42 anni, figlio del boss deceduto Giacomo Maurizio che era a capo del clan Pillera-Puntina. L’ordinanza è stata notificata in carcere ai due indagati dove già si trovavano rinchiusi.

Il provvedimento è stato emesso dalla Quinta sezione del Tribunale di Catania che ha accolto il ricorso della Procura distrettuale contro la decisione del gip che aveva rigettato la misura per i reati di associazione mafiosa e per l’aggravante mafiosa nei confronti dei due indagati. Al centro del provvedimento, ricostruisce una nota dalla Procura, l’operazione ‘Doppio petto’ della squadra mobile della Questura, eseguita il 1 dicembre del 2023, con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare per 18 indagati accusati, a vario titolo e con differenti profili di responsabilità, di detenzione e porto di armi, estorsione aggravata dal metodo mafioso, usura, trasferimento fraudolento di valori, associazione finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.

Il gip aveva concesso la misura cautelare per le ipotesi di reato avanzate dalla Procura, ma aveva rigettato la richiesta per l’associazione mafiosa e per l’aggravante mafiosa, ritenendo non sussistenti i gravi indizi. La Procura ha presentato ricorso e il Tribunale di Catania ha “ritenuto che entrambi gli indagati sarebbero stati pienamente organici al sodalizio mafioso e coinvolti nelle attività criminali dell’organizzazione”.

Cronaca

Catania, danneggia auto e finge di essere incinta per evitare controlli, denunciata

I poliziotti, avviate le indagini, attraverso la visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti in zona, sono risaliti all’identità della donna, una catanese di 46 anni

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Avrebbe finto di essere incinta simulando un malessere per sottrarsi alle sue responsabilità dopo un tamponamento ed è stata denunciata a piede libero dalla Polizia di stato. Le indagini hanno preso avvio dalla querela presentata da una coppia di coniugi presso l’ufficio denunce del commissariato di “Borgo-Ognina”.

I coniugi, infatti, hanno raccontato agli agenti che, mentre si trovavano a bordo della loro autovettura in via Gabriele D’annunzio, sono stati tamponati da un’altra auto guidata da una donna che stava uscendo dal parcheggio.  A seguito del sinistro, l’auto dei due coniugi ha subito dei danni alla carrozzeria, ma la donna, scesa dall’auto, ha disconosciuto di averli cagionati. In particolare, la donna avrebbe detto che i graffi sulla carrozzeria fossero già esistenti, aggiungendo di trovarsi in stato interessante e di sentirsi poco bene. A quel punto, i proprietari dell’auto danneggiata hanno  chiamato il numero di emergenza 118 richiedendo l’intervento dei sanitari.

La donna, tuttavia, improvvisamente, servendosi della chiave della propria auto avrebbe  iniziato a graffiare la fiancata dell’auto dei due coniugi, risalendo in auto per poi, a gran velocità, lasciare il luogo dell’incidente. I  poliziotti del commissariato hanno avviato le indagini che hanno consentito, attraverso la visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti in zona, di risalire all’identità della donna, una catanese di 46 anni. Gli agenti hanno, altresì, appurato che in realtà la 46enne non sarebbe in stato interessante e che avrebbe simulato un malessere nel tentativo di sottrarsi alle sue responsabilità per il danno prodotto.

 

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Cronaca

Adrano, auto investe pedone in piazza Sant’Agostino

L’uomo è stato trasportato in codice rosso al San Marco di Catania

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Un adranita è stato investito intorno alle 19:30 di questa sera in piazza Sant’Agostino ad Adrano. Secondo le prime ricostruzioni sembrerebbe che il pedone che stava attraversando la strada sia stato preso in pieno da un’auto condotta da un anziano. Sul posto è intervenuta un’ambulanza di Eccedenza 118 supportata poi dal personale medico ed infermieristico della postazione 118 di Adrano che nel frattempo rientrava da un altro intervento di soccorso. Il giovane è stato immediatamente trasportato in codice rosso al San Marco di Catania con un importante trauma cranico.

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