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In Primo Piano

Catania, aeroporto Fontanarossa, riaperti spazi aerei chiusi per l’attività eruttiva dell’Etna

A disporlo l’Unità di crisi dello scalo aereo visto che l’emissione di cenere vulcanica è debole ed è confinata alle zone sommitali

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Riaperti gli spazi aerei chiusi (si tratta dei tre spazi corrispondenti alla nuvola aerea a Nord Est e ad Est dell’Etna ossia settori A2, A3 e A3 bis) dal pomeriggio di ieri, a causa dell’attività eruttiva del vulcano.

A disporlo l’Unità di crisi dell’aeroporto “Fontanarossa” di Catania visto che l’emissione di cenere vulcanica a seguito dell’attività esplosiva dal cratere di sud-est è debole e confinata alle zone sommitali.

Nel frattempo prosegue l’attività effusiva prodotta sempre dal cratere di sud-est con una colata lavica che fuoriesce alla base della bocca nuova. L’attività del vulcano attivo più alto d’Europa è monitorata dagli esperti dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che definiscono “stazionaria” la situazione. L’attività eruttiva continua ad aumentare leggermente. La lava è a quota 2.000 metri e si dirige verso sud-ovest.

 

In Primo Piano

Josephine, volata in Cielo a soli 23 anni

Oggi pomeriggio il funerale della giovane Josephine. Un momento di grande commozione e preghiera.

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E’ stato un tragico incidente stradale quello che ha rubato la vita alla giovane Josephine. Una tragedia, di quelle che tolgono il fiato. Era sulla SS114 la Catania- Siracusa nei pressi della galleria “San Demetrio”, in direzione Siracusa, quando, ad un certo punto del percorso, intorno alle 07:30, lo schianto.  Di buon mattino, la ragazza era salita a bordo della sua macchina, una Toyota Aigo: l’attendeva una giornata di studio presso l’Università di Siracusa dove era diretta. Aveva dei sogni sul suo futuro, dei progetti da realizzare. Sulla dinamica, si sta cercando di fare chiarezza per chiarire le eventuali responsabilità dei mezzi coinvolti. Sui fatti, del resto, si è già ampiamente parlato: foto e servizi giornalistici, così come immagini del tragico evento e pensieri sulla ragazza sono fioccati a decine sui canali social.

La notizia nuova di oggi è, invece, quella del funerale.

La comunità belpassese si è riunita questo pomeriggio, alle ore 16:00 presso la Chiesa Madre di Belpasso. Un momento di grande cordoglio per tutta la cittadinanza che si è stretta attorno al dolore dei familiari. Il sindaco Carlo Caputo, in segno di commossa partecipazione dell’intera comunità al dolore per la grave perdita dei familiari, degli amici e dei conoscenti della giovane Josephine Leotta, ha proclamato il lutto cittadino per la giornata di oggi, martedì 11 marzo 2025. Anche sulle scuole cittadine è calato un minuto di silenzio e raccoglimento, oggi, per invitare docenti e ragazzi a rivolgere un pensiero al mistero di una vita che vediamo spezzata nel fiore degli anni.

E in chiesa, oggi pomeriggio, durante il funerale, tanto dolore, ma anche tanta fede: la giovane Josephine era una che ci credeva al Paradiso e che alla fede faceva seguire le opere. Durante l’omelia, Mons. Giuseppe Calabrò, che ha concelebrato insieme don Nunzio Chirieleison e a don Antonino Nicoloso, ha ricordato la fede della ragazza ed il suo impegno civile nell’associazionismo: faceva parte del gruppi Scout e recentemente aveva prestato servizio tra le fila della Protezione Civile. Coloro che l’hanno conosciuta la ricordano per il suo essere solare, generosa ed altruista: una vera perdita che crea stordimento. Ma, come ha ricordato Mons. Calabrò, ci si deve arrendere davanti al mistero della morte e “ci dobbiamo affidare a Dio che è l’unica consolazione in questo momento di dolore. Dio è vicino in questo momento alla famiglia”. 

Presenti all’estremo saluto in chiesa, il rettore dell’Università degli Studi di Catania Francesco Priolo e Fausto Carmelo Nigrelli, presidente della Struttura Didattica Speciale di Siracusa in Architettura e Patrimonio Culturale; rappresentanti della protezione civile regionale e comunale nonché gruppi scout. Al termine della cerimonia funebre, all’uscita dalla chiesa, la bara è stata accompagnata dalla canzone “Alba Chiara” con le sirene dei mezzi della protezione civile a dare un ultimo saluto a Josephine.

Sulla vicenda c’è da registrare un “messaggio” del sindaco Carlo Caputo per la giovane belpassese deceduta tragicamente:  “La scomparsa di una giovane vita scuote profondamente non solo chi la conosceva, ma anche chi non aveva avuto modo di incontrarla. Ognuno di noi, in queste circostanze, si immedesima nel dolore di un fratello, di un padre, di un fidanzato, di un amico ed è per questo che tragedie come queste non colpiscono solo la famiglia ma l’intera comunità.  Josephine era una ragazza solare, amata e stimata da tutti. Il suo impegno negli scout e nella Protezione Civile comunale testimonia la sua generosità e il suo spirito di servizio.  Solo la scorsa settimana era in attività di servizio sull’Etna. Era una ragazza attiva nel sociale, sempre disponibile per gli altri. Studentessa modello, prossima alla laurea in architettura.  In momenti come questi non ci sono altre parole che possano alleviare il dolore, possiamo solo stringerci forte intorno a questa famiglia che, purtroppo, ha già sofferto molto in passato.  L’unico messaggio che sento di trasmettere ancora è il mio cordoglio personale e di tutta la nostra città”.

 

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Cronaca

Catania, tenta di rubare bici a “rider”, denunciata 23enne

Il proprietario del mezzo a due ruote ha sorpreso la donna mentre cercava di portare via la bicicletta

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A Catania una donna di 23 anni è stata denunciata per tentato furto. L’intervento dei militari è avvenuto intorno alle 20.30 nei pressi di via Bicocca, in seguito a una richiesta giunta alla centrale operativa da parte di alcuni passanti, che hanno segnalato una presunta aggressione in corso.

I carabinieri giunti sul posto sono riusciti ad intercettare una giovane che stava tentando di allontanarsi a piedi. Dopo un breve inseguimento i carabinieri sono riusciti a bloccarla e a ricostruire l’accaduto. Da quanto appurato dai militari la 23enne ha tentato di rubare la bicicletta elettrica di un “rider” 25enne di origini asiatiche, recatosi in quel palazzo per consegnare alcune pizze a un cliente.

Il giovane, dopo aver parcheggiato la bicicletta elettrica nell’androne condominiale e averla assicurata con una catena antifurto alla ruota posteriore, al suo ritorno ha sorpreso la donna mentre cercava di sottrargli il mezzo. Nel tentativo di impedirle il furto, l’ha afferrata,  ma la donna,  vistasi scoperta, si è divincolata fuggendo a piedi per essere poi intercettata dai carabinieri.

 

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