Oltre tremila persone hanno attraversato nel pomeriggio di ieri il cuore di Catania, da via Etnea – con partenza all’ingresso di Villa Bellini – fino alla Prefettura, in una manifestazione a sostegno della Global Sumud Flotilla, l’iniziativa internazionale nonviolenta che nei prossimi giorni tenterà di rompere l’assedio imposto a Gaza.
Il corteo, scandito dal coro «Free free Palestine», ha visto la partecipazione di associazioni, sindacati, studenti, lavoratori e rappresentanti del mondo politico e culturale, in un clima di forte tensione ma anche di speranza.
Giunti alla Prefettura, una delegazione della Cgil di Catania, guidata dal segretario generale Carmelo De Caudo, ha consegnato al prefetto un documento ufficiale con richieste precise al Governo italiano: cessazione immediata della consegna di armi a Israele, cessate il fuoco, accesso libero agli aiuti umanitari, riconoscimento dello Stato di Palestina e sostegno esplicito alla missione della Flotilla.
«La Cgil catanese ha partecipato in massa a questa iniziativa territoriale – ha dichiarato De Caudo – Troviamo inaccettabile quanto sta succedendo in Palestina. Noi sosteniamo la Global Flotilla senza se e senza ma, e qualora venisse bloccata in acque internazionali, la Cgil di Catania è pronta a dichiarare lo sciopero provinciale; pronta a fermare le fabbriche e la città».
Sulla stessa linea il segretario regionale della Cgil, Alfio Mannino, che ha sottolineato la crescita di un movimento popolare diffuso: «Un forte movimento cresce giorno dopo giorno e testimonia una opinione pubblica che si oppone alla guerra, all’invasione, alla prepotenza del governo israeliano, e anche all’ignavia di chi ha responsabilità istituzionali e non fa nulla. Non è questo il mondo che vogliamo. Oggi la Sicilia dimostra che un’altra strada è possibile». Mannino ha poi ricordato l’esperienza della Geotrans, l’azienda catanese liberata dal controllo mafioso e oggi autogestita dai lavoratori: «Questa storia ci dice che il pensiero di Pio La Torre era concreto. Se la Flotilla verrà bloccata prima di arrivare a Gaza, sappiano che il mondo del lavoro sarà protagonista di una grande battaglia. Sappiano che bloccheremo il Paese».
Presente anche l’eurodeputata di Alleanza Verdi Sinistra, Benedetta Scuderi, uno dei quattro parlamentari italiani che salirà a bordo della Flottilla, che ha rimarcato il valore europeo della mobilitazione: «È fondamentale che in Italia e in Europa le persone continuino a scendere in piazza. Io sono orgogliosa di far parte di un Paese che sta riscoprendo il coraggio della mobilitazione dal basso. Abbiamo visto Genova, oggi Catania: questa è una mobilitazione totale che attraversa l’intero Paese».
La marcia catanese di pace si è chiusa con la consegna del documento al Prefetto, un testo che richiama la responsabilità delle istituzioni italiane ed europee ad agire con decisione per fermare quella che i promotori definiscono «una tragedia e un genocidio sotto i nostri occhi». Il parlamentare del Pd, Arturo Scotto, ha chiesto al governo nazionale di tutelare tutti gli attivisti che salpano verso Gaza. Un dovere perché nella Costituzione c’è scritto che l’Italia ripudia la guerra. “Meloni dia immunità diplomatica agli attivisti”, tutti a pari livello. La richiesta è stata consegnata anche al prefetto di Catania.