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Cultura

Catania, al via la campagna “Diritti in marineria” della Flai Cgil

Al centro del fucus, i temi del lavoro usurante, della sicurezza, delle malattie professionali e l’applicazione del Testo Unico 81/2008

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Ha preso il via anche per quest’anno, in provincia di Catania, la campagna nazionale della Flai Cgil “Diritti in marineria”, focus su tutele e sicurezza nel settore della pesca con attenzione anche alla formazione professionale. Al centro della campagna, che rientra nel progetto di formazione avviato dalla Flai, nell’ambito del Programma triennale della pesca e dell’acquacoltura 2022/24, finanziato dal ministero dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, i temi del lavoro usurante, della sicurezza, delle malattie professionali e l’applicazione del Testo Unico 81/2008.

Quest’anno, “Diritti in marineria” è stato aperto dal corso di formazione per motorista abilitato, che si sta svolgendo presso il Politecnico del Mare “Duca degli Abruzzi” di Catania. I corsisti sono stati accolti dalla dirigente dell’istituto, Brigida Morsellino, e dalla responsabile della campagna della Flai Cgil di Catania, Natalia Bagnara, che ha consegnato dispositivi di protezione individuale (guanti) ai partecipanti. Fra quanti seguono il corso vi è anche un giovane che da studente del “Duca degli Abruzzi” aveva partecipato a “Diritti in marineria 2021” presso il porticciolo di Ognina e che, da diplomato, ha deciso di seguire il corso di motorista per avvalersi, nella sua vita professionale, del titolo ottenuto sui banchi di scuola. Prossime tappe l’uscita in barca degli studenti del “Duca degli Abruzzi” indirizzo “Pesca commerciale e produzioni ittiche”, il corso per addetto antincendio ed evacuazione ed il corso di formazione sulle malattie professionali.
“Il nostro obiettivo – dichiara Natalia Bagnara – è quello di formare nuove leve di lavoratori che abbiano ben chiaro come si svolge il mestiere in mare, i rischi correlati e come si affrontano e i diritti, un mix che la Flai ritiene inscindibile. La presenza al corso di motorista di un giovane che ha già partecipato da studente alla nostra campagna, ci dice che la direzione intrapresa è quella giusta per favorire la nascita di una nuova generazione di lavoratori del mare formati e consapevoli”.
“Il lavoro in mare è un lavoro difficoltoso ma affascinante – aggiunge Giuseppe Glorioso, Segretario generale della Flai Cgil di Catania –. Così come l’agricoltura, anche la pesca può rappresentare un settore in grado di dare risposte alle attese occupazionali di tanti giovani in una prospettiva di sviluppo sostenibile. Tuttavia, non è possibile andare in mare impreparati in quanto sono necessari sicurezza, formazione e tutele: proprio quello che da anni portiamo avanti con diritti in marineria”.

 

 

Cultura

Zafferana Etnea, l’Etna svela un itinerario senza tempo

Tra le sue pendici si snoda “I Miti dell’Etna”, un percorso di Land Art unico dove leggende e bellezza prendono vita nel cuore del Parco dei Miti.

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Zafferana Etnea, alle pendici del maestoso Vulcano, si arricchisce di un’iniziativa culturale che promette di ridefinire il turismo esperienziale in Sicilia. Nel versante Est dell’Etna, a pochi minuti dal centro abitato, prende vita “I Miti dell’Etna”: un innovativo itinerario di Land Art che fonde armoniosamente arte, natura e mitologia, all’interno del già affermato Parco dei Miti.

Immerso in un paesaggio unico, modellato dalla colata lavica del 1992, il percorso si snoda tra le aspre rocce vulcaniche, offrendo scorci mozzafiato e ambientazioni naturali che si trasformano in un palcoscenico per circa 20 installazioni artistiche. Queste opere, firmate dai maestri catanesi Aldo Correnti e Marcello Sciuto, sono un omaggio visivo alle leggende e ai personaggi mitologici intrinsecamente legati all’Etna. Dalla Grotta di Polifemo alla Fucina di Efesto, dal tragico amore di Aci e Galatea alla figura del filosofo Empedocle, fino alla simbolica mano di Tifeo che emerge dalla lava, ogni installazione racconta un pezzo di storia epica.

Un viaggio interattivo tra passato e presente

Ogni tappa di questo affascinante itinerario è supportata da una mappa interattiva, arricchita da contenuti audio, video e testi curati da Ettore Barbagallo, l’ideatore del progetto e direttore del Parco. Questa esperienza immersiva rende la mitologia classica non solo viva, ma incredibilmente attuale, capace di affascinare un pubblico eterogeneo che include bambini, adulti, turisti, scuole e studiosi. L’Etna, da sempre icona di potenza naturale, trova così una nuova dimensione culturale e simbolica, celebrando un dialogo unico tra storia, contemporaneità, territorio e pura immaginazione. Quella che un tempo era considerata terra sacra, popolata da dei e creature leggendarie, oggi si rivela come teatro di un’iniziativa artistica senza eguali in Sicilia.

Il Parco dei Miti si conferma un vero e proprio centro culturale all’avanguardia. Oltre al nuovo percorso di Land Art, vanta un teatro coperto con tecnologia “Live-motion”, dove personaggi come Polifemo prendono vita, interagendo con il pubblico in spettacoli coinvolgenti e memorabili. Il parco offre anche attrazioni ludiche e didattiche come il Labirinto del Minotauro, il Cavallo di Troia, la nave di Ulisse e il Monte Olimpo, garantendo un’esperienza completa che unisce gioco, apprendimento e natura, immersi nella freschezza di un bosco accogliente. Le visite guidate, disponibili nei fine settimana, sono condotte da esperti che arricchiscono il percorso con racconti dettagliati delle storie mitologiche.

Un patrimonio immateriale da scoprire

“I Miti dell’Etna” segna una nuova frontiera per il turismo esperienziale e culturale sul vulcano. «Un’occasione unica – sottolinea Barbagallo, presidente dell’Associazione Amici della Terra Sicilia – per scoprire cosa si nasconde oltre i crateri: un patrimonio immateriale fatto di storie, simboli e leggende che raccontano le radici profonde della Sicilia. La mitologia classica, da Omero ai miti locali, non è solo un retaggio scolastico, ma un linguaggio universale che continua a parlare ai cuori e alle menti. L’Etna, con la sua forza primordiale e il suo paesaggio unico al mondo, ne è il custode ideale. Qui, i miti non si studiano: si attraversano, si vivono, si toccano con mano». Un invito a esplorare l’Etna con occhi nuovi, lasciandosi guidare dalla voce millenaria dei suoi miti.

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Cultura

Paternò, 15 Maggio: una festa da celebrare. Musica e memoria per lo Statuto Siciliano

A ricordarlo è stata, con la consueta passione, l’associazione “Città Viva”, guidata dalla presidente Grazia Scavo, che da quasi trent’anni “anima la vita culturale di Paternò con iniziative attente alla storia e all’anima della Sicilia”.

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Anche la città di Paternò ha ricordato il 15 maggio: una data che risuona nella memoria siciliana come simbolo di autonomia e identità, grazie alla promulgazione dello Statuto Speciale avvenuta nel 1946 per volontà del re Umberto II. In città l’anniversario dello Statuto Speciale è stato celebrato con forza e sentimento nella cornice suggestiva della chiesa di San Francesco alla Collina.

A ricordarlo è stata, con la consueta passione, l’associazione “Città Viva”, guidata dalla presidente Grazia Scavo, che da quasi trent’anni “anima la vita culturale di Paternò con iniziative attente alla storia e all’anima della Sicilia”.

A fare da filo conduttore tra la storia e la musica, Angela Rita Pistorio e Carmen Toscano amiche di vecchia data. Quest’ultima ha sottolineato il possibile legame tra la Sicilia e le origini del jazz, tracciando un ponte ideale tra Palermo e New Orleans, un filo “sottile ma tenace” che intreccia culture, suoni e migrazioni. Presente, all’evento, anche il sindaco di Paternò Nino Naso.

L’evento si è rivelato un’occasione preziosa non solo per celebrare il 79° anniversario dell’autonomia siciliana, ma per riflettere sul significato profondo dell’appartenenza e delle radici ma in un modo unico. A rendere ancora più speciale la serata è stata la presenza del Remember Jazz Trio, che ha riportato sulla storica collina di Paternò l’eco di un passato vibrante, quando la città era pioniera di festival musicali estivi come Roccanormanna, capace di ospitare persino Romano Mussolini.

Non è mancato un omaggio al cantautore Vincenzo Spampinato, autore dell’inno regionale “Madreterra”, che ha partecipato simbolicamente con un contributo video per impegni professionali. Durante la serata, una pergamena di riconoscimento è stata consegnata al produttore Pino Parisi per il suo impegno nel promuovere l’immagine della Sicilia nel mondo.

Un brindisi finale, accompagnato dai vini offerti dai coniugi Santangelo/Nicotra, ha suggellato “l’atmosfera calorosa e partecipata dell’evento, sostenuto come sempre dal lavoro autofinanziato delle socie di “Città Viva”. Una serata che ha dimostrato, ancora una volta, come la memoria storica e la cultura condivisa siano strumenti potenti per guardare al futuro senza dimenticare chi siamo”.

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