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Cronaca

Catania, arrestati per droga due paternesi di 19 e 20 anni

Sentito il PM di turno, per entrambi sono stati disposti gli arresti domiciliari in attesa del rito per direttissima. Il Giudice ha convalidato l’arresto e ha applicato ai due giovani la misura dell’obbligo di dimora con il divieto di uscire dalla propria abitazione in orario notturno

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A Catania la Polizia di Stato ha fermato due giovani di 19 e 20 anni di Paternò, sorpresi durante un posto di controllo in piazza Santa Maria di Gesù. Non appena i poliziotti della volante hanno fermato l’auto, i due giovani hanno mostrato un atteggiamento di insofferenza e il loro nervosismo è aumentato non appena è stato chiesto loro di scendere per permettere di eseguire gli accertamenti all’interno del mezzo.

La perquisizione ha permesso di trovare, sotto al sedile del lato passeggero, due buste piene di marijuana e hashish per un peso complessivo di 106 grammi. A quel punto, i ragazzi paternesi sono stati perquisiti e nelle tasche dei pantaloni del 20enne sono state trovate due bustine con della marijuana, mentre il 19enne è stato trovato in possesso della somma di 1000 euro in contanti, ritenuta provento dell’attività di spaccio.

La perquisizione è stata estesa anche alle abitazioni dei due giovani. Nella casa del 19enne sono stati trovati ulteriori 16 grammi di marijuana, oltre al materiale utilizzato per il confezionamento della sostanza. Tutta la droga rinvenuta dai poliziotti è stata sequestrata, mentre i due giovani sono stati arrestati per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Sentito il PM di turno, per entrambi sono stati disposti gli arresti domiciliari in attesa del rito per direttissima. Il Giudice ha convalidato l’arresto e ha applicato ai due giovani la misura dell’obbligo di dimora con il divieto di uscire dalla propria abitazione in orario notturno.

 

Cronaca

Giarre, incidente sulla A29, scontro moto – auto, deceduti marito e moglie

A perdere la vita i due centauri ossia Serafina Cantarella, 57 anni e Giovanni Finocchiaro, 60 anni. Quest’ultimo era molto conosciuto in città, essendo medico ed ex assessore comunale

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FOTO SITO "LASICILIAWEB.IT"

Due persone Giovanni Finocchiaro, di 60 anni, e Serafina Cantarella, di 57 anni, marito e moglie, residenti a Giarre, che erano su una moto di grossa cilindrata sono morte in uno scontro con un’auto, una Audi, guidata da un uomo di 39 anni residente nella provincia di Palermo.

L’incidente è avvenuto lungo l’A29 “Diramazione per Birgi”, a Paceco, nel Trapanese. Il tratto interessato è stato chiuso al traffico per diverse ore. Il traffico è stato deviato sulla A29 in direzione di Trapani.

Sul posto sono intervenute le squadre Anas e le Forze dell’Ordine. Sono in corso gli accertamenti per chiarire la dinamica dell’incidente.

Cordoglio a Giarre per la morte della coppia. Giovanni Finocchiaro era un ortopedico e lavorava all’ospedale della cittadina etnea; impegnato in politica era stato anche assessore al comune.

“Il Sindaco e la Giunta Comunale, il Presidente del Consiglio e i Consiglieri Comunali esprimono profondo cordoglio per la prematura scomparsa del dott. Giovanni Finocchiaro, già apprezzato Consigliere e Assessore comunale, e della moglie Serafina Cantarella” si legge in una nota diramata, tramite i social, dal comune di Giarre.

 

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Cronaca

Randazzo, concluse operazioni di brillamento ordigni 2° guerra mondiale

Sono state evacuate abitazioni, strutture ricettive e anche la caserma del Distaccamento della Polizia Stradale di Randazzo, ricadenti nella “zona rossa”. 

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Si sono concluse intorno alle 14 di oggi le operazioni di bonifica e brillamento di due ordigni bellici risalenti alla Seconda Guerra Mondiale rinvenuti a Randazzo nelle scorse settimane.

In considerazione della particolare tipologia e dell’ubicazione del primo ordigno, di fabbricazione americana, rinvenuto nei pressi della Basilica Minore di Santa Maria Assunta, come concordato nell’ambito delle riunioni di coordinamento svoltesi presso la Prefettura di Catania, è stato necessario istituire un’area di sicurezza con un raggio di evacuazione di oltre 300 metri, con l’evacuazione di un migliaio di residenti, assistiti dal comune di Randazzo, con il supporto di ASP, 118 e Croce Rossa.

I militari del 4° Reggimento Genio Guastatori di Palermo hanno predisposto una speciale camera di espansione nei pressi della Basilica per contenere eventuali effetti dell’esplosione controllata. Il secondo ordigno, una bomba inglese, è stato rinvenuto nel terreno di un vivaio cittadino. Due bombe entrambe del peso di 250 libbre (circa 113 kg), ciascuno contenente circa 57 kg di tritolo.

Entrambi gli ordigni sono stati prima resi inerti sul posto e successivamente trasportati in una cava appositamente attrezzata per la distruzione finale.  Per tutta la durata delle operazioni, che hanno preso il via intorno alle 7, sono state evacuate abitazioni, strutture ricettive e anche la caserma del Distaccamento della Polizia Stradale di Randazzo, ricadenti nella “zona rossa”.

Le operazioni, seguite costantemente dal CCS istituito e coordinato dalla Prefettura e dal COC attivato dal Comune di Randazzo, si sono concluse alle 13.50.  Il Prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi ha espresso grande soddisfazione per la perfetta riuscita delle operazioni, “ringraziando i militari del 4° Reggimento Genio Guastatori di Palermo per la professionalità e la competenza, nonché tutte le componenti del sistema di sicurezza e protezione civile che, nell’occasione, hanno operato in perfetta sinergia”.

Il Prefetto ha rivolto un “particolare ringraziamento alla Commissione Straordinaria che gestisce il Comune di Randazzo e alla popolazione interessata dallo sgombero delle proprie abitazioni e delle strutture ricettive, per l’ordine con cui si sono svolte le operazioni di evacuazione”

 

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