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Cronaca

Catania, arrestato 61enne per maltrattamenti e lesioni personali nei confronti della moglie

La donna ha raccontato agli agenti che il marito, andando in escandescenza, l’avrebbe impaurita pretendendo che gli preparasse un caffè dicendole “sei la mia schiava, devi fare tutto ciò che ti dico”

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La Polizia di Stato ha arrestato un 61enne catanese per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali in danno della moglie. In particolare i poliziotti di una volante sono intervenuti presso un’abitazione ubicata nel quartiere di Nesima a seguito della richiesta di aiuto sulla linea di emergenza da parte di una donna che ha riferito di essere stata aggredita dal proprio coniuge.

Sul posto, i poliziotti hanno individuato la signora sul terrazzino dell’abitazione, rannicchiata in un angolo e visibilmente impaurita, con alcune ferite alle mani e il viso sporco di sangue. La donna ha chiesto soccorso ai poliziotti, che l’hanno aiutata a rialzarsi e le hanno prestato le prime cure, in attesa dell’arrivo di personale del 118.

La donna ha raccontato agli agenti che pochi minuti prima il marito, dopo aver bevuto due birre, sarebbe andato in escandescenza impaurendola al punto da indurla a rifugiarsi nella camera degli ospiti, dove l’avrebbe raggiunta, pretendendo che gli preparasse un caffè, aggiungendo “sei la mia schiava, devi fare tutto ciò che ti dico”. La signora a quel punto sarebbe fuggita in terrazzo, ma sarebbe stata ancora una volta raggiunta dall’aggressore che l’avrebbe colpita all’addome con un tavolino in ferro per poi scaraventarla a terra e percuoterla alla testa con dei calci.

Dal racconto della vittima è, inoltre, emerso che l’uomo, un catanese di 61 anni con svariati precedenti per reati contro il patrimonio e spaccio, avrebbe avuto spesso atteggiamenti violenti nei suoi confronti e che nel corso degli anni tali episodi sarebbero divenuti più frequenti, aggiungendo che nel settembre dello scorso anno, sarebbe stata minacciata di morte con un grosso coltello da cucina, ma non avrebbe mai trovato il coraggio di denunciare per paura di ritorsioni più gravi. L’uomo è finito nel carcere di Catania Piazza Lanza di Catania in attesa del giudizio di convalida.

 

Cronaca

Adrano, sindaco “ordina” ad Acoset di chiudere le fontanelle di Piazza Immacolata e Villa comunale

Sarebbe stata rilevata la presenza di coliformi, batteri indicatori di possibile contaminazione fecale. Nota di Acoset: “Messo in atto tutte le manovre per la risoluzione del problema aumentando l’efficienza della disinfezione delle acque”

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foto Wikipedia

Il sindaco di Adrano Fabio Mancuso ha firmato una ordinanza contingibile e urgente, la nr. 97 del 6  giugno,  con cui ha ordinato ad Acoset, la società che gestisce il servizio idrico in città, di chiudere le  fontanelle di Piazza Immacolata e Giardini della Vittoria.

Si tratta di una iniziativa che arriva subito dopo la nota giunta al comune dall’ASP con cui quest’ultima ha comunicato l’esito delle analisi effettuate su campioni d’acqua nel territorio di Adrano. In pratica sarebbe stata rilevata la presenza di coliformi, batteri indicatori di possibile contaminazione fecale.

“Considerato che quanto sopra può rappresentare pregiudizio per la salute e l’incolumità pubblica e ritenuto di dover provvedere ad emettere idoneo provvedimento a tutela della salute pubblica”, il primo cittadino ha ordinato la chiusura delle fontanelle della villa comunale e di Piazza Immacolata.

“Cautelativamente, nelle more delle verifiche da parte dell’Acoset e il successivo pronunciamento dell’ASP- si legge nell’ordinanza-  è fatto divieto di utilizzo dell’acqua dei rubinetti per uso potabile”.

Sulla questione c’è da registrare l’intervento di Acoset: “In riferimento alla nota Asp con la quale si segnalava la presenza di coliformi presso le fontanelle di Piazza Immacolata e Giardini della Vittoria ad Adrano, si comunica che la scrivente ha messo in atto tutte le manovre necessarie per la risoluzione del problema aumentando l’efficienza della disinfezione delle acque e effettuando un monitoraggio costante del livello del cloro, parametro indicatore di una buona disinfezione. Dai controlli effettuati il livello di ipoclorito attualmente risulta essersi normalizzato. Il monitoraggio nelle prossime ore sarà costante” si chiude cosi la nota di Acoset.

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Cronaca

Catania, controlli della task-force della Polizia di stato nel rione San Berillo Nuovo

Complessivamente, sono state identificate oltre 150 persone e sono stati controllati 5 esercizi commerciali e molteplici venditori ambulanti, tutti sanzionati

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Proseguono gli interventi di contrasto al fenomeno dell’abusivismo commerciale da parte della a Polizia di Stato nei vari quartieri di Catania.

I poliziotti hanno condotto un’articolata operazione di controllo nella zona di San Berillo “nuovo”. Complessivamente, sono state identificate oltre 150 persone e sono stati controllati 5 esercizi commerciali e molteplici venditori ambulanti, tutti sanzionati, a vario titolo, durante il servizio eseguito dalla task-force coordinata dalla Questura di Catania.

Gli agenti della Polizia Locale hanno riscontrato diverse violazioni a carattere amministrativo relative all’occupazione abusiva di suolo pubblico, alla mancanza dei requisiti professionali, all’assenza di licenza e di SCIA di vicinato, alla mancanza del cartello con gli orari di apertura e ciò ha determinato l’elevazione di sanzioni per un totale di quasi 15 mila euro. In Corso Indipendenza, sono stati controllati diversi venditori ambulanti e, in molti casi, sono stati trovati prodotti ortofrutticoli privi del requisito della tracciabilità, necessario ad indicare l’esatta provenienza del prodotto, a garanzia della salute dei consumatori.

In questo caso, si è proceduto a sequestrare oltre 600 chili di prodotti ortofrutticoli, che, dopo le opportune verifiche sull’idoneità al consumo, sono stati donati alla Caritas. Inoltre, durante le fasi degli accertamenti, i poliziotti hanno avuto modo di individuare un barbiere che operava in modo del tutto abusivo. Infatti, alla richiesta di fornire i documenti, l’uomo non è riuscito a fornire l’autorizzazione per la concessione del suolo pubblico, la Scia di vicinato e neanche la Scia per esercitare l’attività, nonostante pubblicizzasse l’attività sui social.

Non solo, oltre a barba e capelli, l’uomo si era “specializzato” a vendere occhiali e profumi, senza averne titolo e, per questa ragione, è stato sanzionato. Alla luce degli esiti dei controlli, al barbiere abusivo sono state contestate sanzioni per 4 mila euro.

 

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