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In Primo Piano

Catania, arrestato fuggitivo ricercato per diversi reati

L’uomo si nascondeva nel quartiere San Leone

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Si era reso irreperibile dall’emissione del provvedimento di arresto per 3 anni e 6 mesi di reclusione. Un 57enne è stato scovato ed arrestato dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania. A seguito di un’attività di indagine certosina, i militari hanno ristretto il raggio delle ricerche del fuggitivo individuando come suo covo, un appartamento situato nel quartiere San Leone, nei pressi di Corso Indipendenza, a Catania.
Dopo un’attenta attività di monitoraggio, all’alba sono intervenuti proprio nel momento in cui, attraverso una finestra della casa, hanno individuato con certezza la sagoma del l’uomo, il quale – accortosi di essere stato ormai circondato – si è arreso ed ha aperto la porta dell’appartamento ai militari che lo hanno arrestato.
L’uomo è condannato per estorsione, ricettazione e rapina.

In Primo Piano

Catania, pusher 22enne arrestato dalla Polizia di Stato

Fermato mentre andava in giro in auto con la droga sotto il sedile.

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Durante un’azione di controllo in piazza Santa Maria di Gesù, gli uomini della Squadra Volanti della Questura hanno fermato un uomo, un 22enne catanese, a bordo della sua autovettura. L’attenzione degli inquirenti è stata subito catturata dal forte odore di stupefacente provenire dall’interno del veicolo. La successiva perquisizione dell’auto ha permesso il ritrovamento di 14 dosi di hashish, nonché di un barattolo di vetro con 40 bustine di marijuana, pronte per la vendita. La droga era ben nascosta sotto il sedile, lato passeggero. Il giovane è stato trovato in possesso anche della somma in denaro di 230 euro, che sono stati sequestrati poiché verosimilmente provento dell’attività di spaccio.

Tutta la droga sequestrata, per un peso complessivo di circa 270 grammi, verrà distrutta su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Il protagonista è stato dunque arrestato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, ferma restando la presunzione di innocenza dell’indagato valevole ore e fino a condanna definitiva. Intanto, su disposizione del Pubblico Ministero di turno, il 22enne è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa del rito per direttissima.

Il giudice ha convalidato nei confronti dell’uomo la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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Cronaca

Adrano in lutto, folla commossa ai funerali dei tre braccianti morti nell’incidente sulla SS 194

Arcivescovo Luigi Renna: «Sono morti sul lavoro e sono morti a testa alta. La speranza più grande che c’è una Resurrezione»

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Sono da poco iniziati, all’interno della chiesa Madre di Adrano, le esequie di Rosario Lucchese, Salvatore Lanza, e Salvatore Pellegriti, i tre braccianti agricoli morti nell’incidente stradale di lunedì sulla SS 194 (Catania- Ragusa), in territorio di Carlentini. A presiedere il rito funebre, insieme al clero locale, in una chiesa gremita di tanti cittadini, è stato Sua Eccellenza l’Arcivescovo di Catania Mons. Luigi Renna. Particolarmente gremita di cittadini, anche piazza Umberto I.

«Adrano piange tre persone che hanno dato dignità alla loro vita con il loro lavoro. Sono morti sul lavoro e sono morti a testa alta» ha detto in un’intervista ad Etna News24 l’Arcivescovo Renna. «E’ stata una casualità nella quale queste persone compiendo il loro lavoro hanno perso la vita. A loro va tutto il nostro riconoscimento di gratitudine. Alle loro famiglie va la nostra solidarietà e la parola della Fede. Allo stesso tempo vorremmo che tutte le circostanze non portassero mai a qualcosa di questo genere. Se in questo caso non abbiamo delle cause, in altri casi assistiamo a morti bianche, morti sul lavoro causate anche da mancanza di sicurezza sul lavoro. Il lavoro va circondato da tanta sicurezza e tanta attenzione da parte di tutti, perché queste tragedie non si verifichino più. Una tragedia di questa non si può spiegare, ma rimane un mistero davanti al quale dobbiamo avere l’umiltà di dire “Signore, rimango in silenzio, il mistero della morte rimane tale e tu questo mistero lo hai condiviso”. Per le strade di Adrano, il venerdì santo gira l’immagine del Cristo alla Colonna che è l’immagine di Dio che prende su di se il dolore dell’uomo. Che queste persone sentano la vicinanza di Dio che ha preso su di se le nostre croci sentendo anche la speranza che c’è una risurrezione che per alcuni può vuol dire nulla ma che per i credenti è la speranza più grande».

Questa mattina, si è anche tenuto all’interno del palazzo di città una seduta comune tra giunta e consiglio comunale, durante la quale è stato deliberato un immediato sostegno economico destinato alle famiglie dei lavoratori deceduti tragicamente nell’incidente di lunedì scorso. “Questo gesto di solidarietà” afferma l’amministrazione adranita, “rappresenta una risposta concreta e sentita da parte delle istituzioni locali nei confronti di nuclei familiari colpite da un lutto inaspettato e devastante. Giunta e consiglio comunale hanno così manifestato la loro vicinanza alle famiglie colpite da questa immane tragedia”. Il piano di sostegno, prevede un contributo economico per le famiglie delle vittime, finalizzato a supportarle nelle spese immediate e nella gestione delle difficoltà quotidiane che, nell’imminenza, possono derivare da una situazione di lutto. “Dopo questo primo atto” conclude l’amministrazione, “l’Ente seguirà le famiglie per tutto ciò che concerne il supporto necessario, sia normativo che socio-assistenziale previsto dalla legge per le vittime sul lavoro”.

Sul fronte delle indagini la Procura aretusea ha aperto un’inchiesta per omicidio stradale e ha disposto il sequestro dei due veicoli coinvolti nell’impatto. Un ruolo chiave nelle indagini potrebbe essere la testimonianza di un avvocato del foro di Siracusa che viaggiava a bordo della propria auto e che avrebbe assistito all’incidente. “Era davanti a me – racconta ad AGI il legale – e a un certo punto ha cambiato bruscamente direzione, spostandosi sulla sinistra: è esplosa una gomma, per cui il conducente ha perso il controllo del mezzo. Non c’è stato alcun sorpasso azzardato, ma da quel che ho visto solo un evento accidentale e sfortunato”.  Presenti alle esequie diverse autorità civili e militari e rappresentanti di alcune sigle sindacali.

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