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Cronaca

Catania, arrestato un cittadino straniero con l’accusa di estorsione

Le indagini sono partite nel momento in cui un giovane ha denunciato di essere stato vittima di estorsione della propria autovettura Mercedes, in quanto avrebbe maturato un debito con il suo pusher

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A Catania un cittadino della Guinea Bissau è stato arrestato con l’accusa di estorsione. Ad operare il fermo agenti della Squadra Mobile del capoluogo etneo. Le indagini sono partite nel momento in cui un giovane, nelle prime ore del mattino, si è presentato presso gli Uffici della polizia, raccontando di essere stato vittima di estorsione della propria autovettura Mercedes.

In particolare il giovane avrebbe maturato un debito con il suo spacciatore. A fronte di un debito di poche decine di euro legato all’acquisto di stupefacenti,  maturato all’interno del quartiere San Berillo, alla vittima gli sarebbe stato ordinato di consegnare la propria autovettura e il telefono cellulare, promettendone la restituzione solo all’atto del pagamento del debito. Non solo, ma nel momento in cui la vittima avrebbe provato a replicare chiedendo che le fosse restituita l’auto per potersi recare presso uno sportello bancomat a prelevare quanto richiesto, sarebbe stata circondata da un gruppo di soggetti che gli avrebbero intimato di andare via.

Non abbandonando la speranza di poterla riottenere indietro, il giovane sarebbe ritornato nei vicoli di San Berillo, arrivando a notare che la propria auto sarebbe stata condotta da un cittadino straniero che, complice del primo, avrebbe rifiutato di restituirla e con fare minaccioso ribadiva la necessità di dover saldare prima il debito.

I poliziotti, acquisita la denuncia, si sono attivati nella ricerca del mezzo fino a rinvenirlo, già in poche ore,  non distante dal luogo, parcheggiato con le portiere chiuse. Quando i poliziotti si trovavano sul luogo dove sarebbe avvenuto il fatto hanno notato lo stesso uomo che si trovava prima alla guida dell’auto che in procinto di avvicinarsi al veicolo è stato fermato e perquisito. E’ stato trovato in possesso delle chiavi dell’auto. L’uomo è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.

Cronaca

S. Agata Li Battiati, arrestato un 44enne, aveva trafugato materiale da un cantiere

Aveva rubato circa 1.000 profilati in ferro per cartongesso, quattro sacchi da 25 kg di bicomponente cementizio, quattro bidoni da 5 litri di componente, un faretto da cantiere, un martello da carpentiere e una prolunga elettrica da 15 metri

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È stato colto in flagranza di reato mentre cercava di allontanarsi a bordo di un furgone carico di materiale edile rubato: protagonista di questo furto, sventato dai carabinieri della compagnia di Gravina di Catania, è un 44enne arrestato per furto aggravato. L’intervento è scattato a seguito di una segnalazione giunta al 112.

Gli operatori della Centrale Operativa hanno comunicato con le gazzelle dislocate sul territorio e, quella che era più vicina al cantiere, lo ha raggiunto in una manciata di minuti.  In via San Gregorio, dove un imprenditore 57enne di Aci Catena aveva stato allestito un cantiere per la costruzione di villette, l’equipaggio ha scorto il furgone sospetto già in fase di manovra per allontanarsi. I militari gli hanno sbarrato la strada, intimando l’alt al conducente, che ha tentato invano di accelerare la fuga.

Dopo un rapido ma deciso intervento, i carabinieri hanno bloccato l’uomo e lo hanno messo in sicurezza, procedendo a esaminare quanto aveva già caricato sul furgone: circa 1.000 profilati in ferro per cartongesso da tre e quattro metri, quattro sacchi da 25 kg di bicomponente cementizio, quattro bidoni da 5 litri di componente, un faretto da cantiere, un martello da carpentiere e una prolunga elettrica da 15 metri. Il 44enne è stato arrestato e sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. L’intera refurtiva, invece, è stata recuperata e restituita al legittimo proprietario.

 

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Cronaca

Misterbianco, lunedì pomeriggio i funerali di Maria Rosa, la bimba uccisa dalla madre

Le esequie funebri saranno celebrate in forma privata alle ore 16 nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie

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Si svolgeranno lunedì pomeriggio alle 16 nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Misterbianco i funerali della piccola Maria Rosa. Nella giornata di oggi la salma è stata restituita ai familiari. Adesso la piccola si trova nella casa di Via Marchese. Nelle scorse ore si è svolta presso l’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Catania l’autopsia sul corpo della bimba.

Convalidato dal GIP Simona Ragazzi l’arresto della quarantenne di Misterbianco che martedì scorso ha ucciso la figlia Maria Rosa gettandola dal terzo piano della casa dove la donna viveva assieme al compagno e al figlio di sette anni. La decisione del giudice per le indagini preliminari è giunta nella tarda mattinata di oggi.

La donna è accusata di omicidio volontario e per il momento resta nel carcere di Catania Piazza Lanza ma se la casa circondariale non fosse in grado di offrire una assistenza sanitaria ad hoc, viste le particolari condizioni della donna potrebbe essere disposto il trasferimento della 40enne in una altra struttura penitenziaria.

La donna era in cura presso il dipartimento della salute mentale dell’ASP di Catania. Era seguita da un amministratore di sostegno nella persona del padre della quarantenne che svolge l’attività medica fuori dalla Sicilia e nominato dal Tribunale di Catania lo scorso mese di febbraio. Nel corso dell’udienza di convalida la donna avrebbe ammesso le proprie responsabilità: presenti in quel momento il suo legale, l’avvocato Alfio Grasso, il pm Francesco Rio che coordina l’inchiesta con il procuratore aggiunto Sebastiano Ardita.

Si dovranno valutare le condizioni psichiatriche della madre di Maria Rosa. Probabilmente la procura nominerà un perito per valutare la capacità di intendere e di volere della donna nel momento in cui è stato commesso l’infanticidio.

 

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