L’allarme era stato lanciato da Confagricoltura Catania circa due settimane fa. Il forte vento che si è abbattuto sulla costa ionica della Sicilia, nella settimana compresa tra il 2 e l’8 di ottobre scorsi, ha determinato importanti danni alle colture, in numerosi fondi agricoli nei territori di Catania, Siracusa ed Enna.
Avviata un’immediata verifica tra gli associati all’organizzazione di categoria, ora è il momento della conta dei danni. Confagricoltura Catania, per fare un quadro chiaro della situazione, presa carta e penna ha scritto all’Ispettorato provinciale dei territori di Catania, Siracusa ed Enna ed ai Sindaci dei Comuni interessati dall’evento meteorologico.
Dall’accertamento emerge che le coltivazioni più colpite sono agrumeti e oliveti. I territori più colpiti sono quelli di: Paternò, Ramacca, Motta S. Anastasia e Centuripe (EN), con coltivazioni danneggiate in un range compreso tra il 21% e l’80%; seguono: Belpasso, Catania, Palagonia, Grammichele, Francofonte, Lentini e Carlentini (SR), ed ancora, Scordia, Biancavilla e Mineo, con la percentuale di danno che varia in una forbice compresa tra il 21% e il 51%.
Nella nota, a firma del presidente di Confagricoltura Catania, Giosué Arcoria e del direttore, Fabio Caruso, si evidenzia che “il 72% delle segnalazioni riguarda danni su agrumeti, principali coltivazioni della zona; il 18% dei casi ha interessato oliveti, mentre il restante 10% riguarda avocado, nocciole, ortaggi e piante ornamentali.”
Ed ancora: “Le tipologie di danno si suddividono in: 62% danni alla struttura (pianta); 38% danni alla produzione (frutti). Le percentuali di danno dichiarate risultano concentrate: da 21% a 50% → 44% dei casi; dal 51% all’80% → 28% dei casi; oltre l’80% → 16% dei casi.”
Da qui la richiesta, agli Ispettorati provinciali all’Agricoltura di valutare l’attivazione delle procedure per il riconoscimento dello stato di calamità naturale.
“La collaborazione con le Istituzioni locali, in particolare con l’Ispettorato all’Agricoltura – evidenzia il presidente di Confagricoltura Catania, Giosué Arcoria -, è fondamentale per rispondere a questo grido d’allarme lanciato dal mondo agricolo. Occorre salvaguardare gli agricoltori danneggiati da quest’evento meteorologico avverso nei modi possibili (es. sgravi contributivi e fiscali o il risarcimento dei danni subiti)”.
Della questione sarà informato anche l’Assessorato regionale all’Agricoltura, già destinatario, nei giorni scorsi, di una prima missiva.