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Cronaca

Catania, assassinato un 30enne, fermato un posteggiatore abusivo

La vittima è un pasticcere, ferito mortalmente con un coltello da un extracomunitario, il quale ha tentato di fuggire, ma è stato bloccato dalla polizia e arrestato in flagranza di reato per omicidio aggravato

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Omicidio a Catania intorno alle ore 15. Un posteggiatore abusivo, al culmine di una lite, ha ferito mortalmente a coltellate il dipendente di una pasticceria, colpendolo con coltellate a braccia, tronco e addome. La vittima, che aveva 30 anni  (S.R. le iniziali) è morta dopo il suo trasferimento nell’ospedale Cannizzaro. L’aggressione è avvenuta sul lungomare Ognina, nella strada davanti la pasticceria.

Il posteggiatore, un extracomunitario, ha tentato di fuggire, ma è stato bloccato dalla polizia e arrestato in flagranza di reato per omicidio aggravato.

La lite non sarebbe collegata all’attività illegale dell’arrestato, ma a motivi ancora da chiarire. Macchie di sangue sono state trovate nella traversa che conduce al pontile nautico privato di piazza Mancini Battaglia, dove si è consumata parte dell’aggressione. Sul posto sono intervenute le volanti della polizia e la scientifica, che ha effettuato i rilievi per ricostruire la dinamica dei fatti.

IN AGGIORNAMENTO

Cronaca

Catania, pedone investito lungo il Viale dei lidi Playa, sul posto soccorritori

Presenti personale del 118 e agenti della locale polizia municipale

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Un pedone è stato investito questa sera poco dopo le ore 21 lungo Viale Kennedy a Catania, nei pressi della spiaggia libera nr. 3 . Le notizie sono ancora frammentarie. Da quanto si apprende dalla centrale operativa della polizia municipale del capoluogo etneo, l’uomo sarebbe rimasto ferito e si trova riverso a terra.

Da capire se al momento dell’investimento stava per attraversare la strada oppure camminava ai margini della strada. A soccorrere il pedone investito sarebbe  stato lo stesso conducente dell’autovettura che l’ha travolto. Il pedone teneva in mano un pallone. Sul posto è giunto il personale del 118 . Non si conoscono le sue condizioni di salute. Sul posto agenti della locale polizia municipale per i rilievi del caso.

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Cronaca

Catania, denunciato titolare di autolavaggio per impiego manodopera straniera irregolare

Sospesa l’attività imprenditoriale in quanto i carabinieri hanno trovato, su 8 lavoratori, sette irregolari

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I carabinieri del comando stazione di Catania Librino, nel corso di un controllo sul territorio, hanno proceduto all’ispezione di un autolavaggio situato nel quartiere Zia Lisa, dove hanno riscontrato la presenza di sette cittadini stranieri extracomunitari intenti a lavorare senza contratto e privi della documentazione necessaria per svolgere regolarmente attività lavorativa in Italia.

Accertate già nelle prime fasi del controllo gravi violazioni in materia di lavoro, i carabinieri della Stazione hanno richiesto l’ausilio dei colleghi specialisti del Nucleo Ispettorato del Lavoro (N.I.L.) di Catania, che hanno immediatamente valutato la situazione, accertando l’impiego illecito di manodopera straniera non regolarizzata e avviando le relative procedure amministrative e sanzionatorie.

Il datore di lavoro non ha verificato la regolarità dei permessi di soggiorno dei lavoratori, non ha formalizzato alcun contratto di assunzione e non ha effettuato le comunicazioni obbligatorie agli enti preposti prima dell’inizio dell’attività lavorativa.

Punito il datore di lavoro che occupa cittadini stranieri privi del permesso di soggiorno per motivi di lavoro e prevede, nei casi in cui una quota significativa del personale risulti impiegata in nero, l’adozione della sospensione immediata dell’attività imprenditoriale, come avvenuto nel caso specifico in cui 7 lavoratori su 8 sono risultati irregolari.

Il titolare, un uomo di 25 anni, incensurato e residente a Catania, è stato deferito in stato di libertà.  Sono state inoltre elevate sanzioni amministrative per un totale di 36.600 euro, di cui 2.500 euro relative al provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per impiego irregolare di manodopera. L’operazione ha anche consentito il recupero di contributi previdenziali e assistenziali per un importo pari a 7.000 euro, precedentemente omessi a danno degli enti di competenza.

 

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