Scarafaggi nel laboratorio-cucina di un bar di via Etnea e carenze igienico-sanitarie in una gelateria-gastronomia della zona di via VI Aprile. È quanto riscontrato dalla task force coordinata dalla Polizia di Stato nel corso dell’ultima attività di controllo che, nei giorni scorsi, ha determinato la chiusura di entrambe le attività commerciali fino all’attuazione delle prescrizioni impartite per ripristinare le condizioni igieniche. In una prima fase, l’attenzione della task force si è concentrata nelle due attività di somministrazione di alimenti e bevande. Successivamente con i poliziotti della squadra a cavallo è stata controllata una stalla del quartiere San Cristoforo, con la contestazione di sanzioni per oltre 36 mila euro.
Nella gastronomia-gelateria della zona di via VI Aprile, che peraltro rifornisce numerose attività commerciali di vendita di tavola calda e pasticceria, si è proceduto a sequestrare 190 chili di alimenti privi del requisito della tracciabilità, necessario per individuare l’esatta provenienza della merce. Inoltre, dalle verifiche compiute sul posto, i prodotti sono risultati non adatti al consumo umano. Il titolare è stato sanzionato per 1.500 euro. Durante i controlli, sono emerse immediatamente significative carenze igieniche che hanno determinato la sospensione dell’attività imprenditoriale del bar e del laboratorio di pasticceria e tavola calda per le criticità sanitarie riscontrate, con l’elevazione di sanzioni per 3.000 euro, anche per la mancanza di attestati di formazione di alcuni dipendenti. Un’ulteriore sanzione di 1.000 euro è stata contestata al titolare per aver attivato un’attività all’insegna di ristorante senza averne dato comunicazione all’autorità competente.
L’Ispettorato Territoriale del Lavoro ha verificato che tutti i dipendenti fossero in regola con le assunzioni e sono stati disposti ulteriori approfondimenti sulle ore di lavoro dei singoli dipendenti che, in gran parte, hanno dichiarato di lavorare 2 ore al giorno.
Il Servizio di Prevenzione e Sicurezza sui Luoghi di Lavoro ha riscontrato l’assenza di segnaletica e di luci d’emergenza applicando una sanzione di 1.700 euro, il mal funzionamento dei sistemi di arresto di emergenza delle impastatrici con sanzione di 2.200 euro e il cattivo stato di manutenzione del quadro elettrico con cavi sguainati con un’ulteriore sanzione di euro 2.200.
Nel corso dei controlli, gli agenti della Polizia Locale annonaria hanno contestato la mancanza di licenza per la somministrazione di alcolici, l’assenza del tariffario prezzi, la presenza di una tenda non autorizzata e l’ampliamento dell’occupazione del suolo pubblico. Ciò ha determinato sanzioni per un totale di 1.481 euro.
Anche nel bar di via Etnea sono emerse carenti condizioni igienico-sanitarie. In particolare, nel magazzino adibito a laboratorio-cucina è stata rilevata la presenza di scarafaggi per cui si è proceduto al fermo ufficiale del deposito e delle attrezzature presenti. Peraltro, l’utilizzo di questo locale non è risultato idoneo sia a livello strutturale che sanitario.
L’Ispettorato del lavoro ha identificato l’unica dipendente presente risultata mai assunta. La stessa è risultata percettrice dell’indennità di disoccupazione. Per questo motivo, il titolare è stato sanzionato con un’ammenda di 1.950 euro e la sanzione accessoria della sospensione dell’attività imprenditoriale che scatterà qualora non provvederà a regolarizzare la posizione del lavoratore, con una ulteriore maxi sanzione di 2.500 euro.
I medici veterinari dell’Asp Veterinaria ed il Corpo Forestale hanno sequestrato, con contestuale distruzione, prodotti alimentari di origine animale e vegetale in quanto privi di tracciabilità, con sanzione di 1.500 euro.
Lo Spresal ha rilevato alcune violazione della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, legate in particolar modo all’impianto elettrico che è risultato in cattivo stato di manutenzione, con la presenza di cavi volanti. Ciò ha determinato una sanzione di 2.200 euro. Durante le verifiche, sono stati riscontrati estintori scaduti, con sanzione di 1.700 euro, e cassetta di pronto soccorso carente dei presidi medici obbligatori, con sanzione di euro 1400.
La Polizia Locale, invece, ha rilevato la pubblicità non autorizzata per variazione della destinazione d’uso del locale deposito, l’installazione di tenda non autorizzata, l’occupazione abusiva del suolo pubblico con l’installazione di 5 tavoli e 12 sedie che sono stati sequestrati. Per queste violazioni il titolare è stato sanzionato per 5.223 euro.