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Cronaca

Catania, blitz per la sicurezza alimentare: uova e oltre 15 kg di pesce sequestrati, raffica di multe

Due le attività finite nel mirino degli ispettori, con sequestri immediati e sanzioni per diverse migliaia di euro.

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Multe salate, oltre 15 chili di pesce spada sotto sequestro. Un bilancio devastante quello emerso al termine di una fitta rete di controlli, coordinati dalla Polizia di Stato, finalizzati alla tutela della salute pubblica e al rispetto delle normative su sicurezza e tracciabilità alimentare. Due le attività finite nel mirino degli ispettori, con sequestri immediati e sanzioni, come detto, per diverse migliaia di euro.

Il primo intervento si è svolto nel quartiere San Giuseppe la Rena, presso una società di catering attiva nella produzione e distribuzione giornaliera di pasti preconfezionati. Qui, il Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro ha accertato gravi violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, comminando sanzioni per un totale di 4000 euro. Il Corpo Forestale, dal canto suo, ha rinvenuto alimenti, in particolare uova, privi della documentazione necessaria a certificarne l’origine. Gli alimenti irregolari sono stati sequestrati e distrutti sul posto, mentre al titolare è stata inflitta una multa di 1.500 euro.

Il secondo blitz ha avuto luogo in una pescheria-gastronomia di Viale Mario Rapisardi, dove gli agenti del Corpo Forestale hanno scoperto 15 kg di pesce spada privi di tracciabilità esposti in vendita. Anche in questo caso il prodotto è stato sequestrato e distrutto, con una sanzione di 3.500 euro. L’ASP ha poi riscontrato lievi carenze igieniche, procedendo con ulteriori sanzioni. Lo S.Pre.S.A.L., intervenuto nuovamente, ha segnalato violazioni minori sulla sicurezza sul lavoro, per cui sono stati elevati 2000 euro di sanzioni.

Un dato positivo emerge, però, dai controlli dell’Ispettorato del Lavoro, che in entrambi i casi ha certificato la piena regolarità delle assunzioni e il rispetto delle norme a tutela dei diritti dei lavoratori.

Cronaca

Misterbianco, infanticidio di Maria Rosa, il fratello di 7 anni avrebbe provato a fermare la madre

Il bimbo avrebbe visto la mamma prendere la sorellina e avrebbe cercato di bloccarla: “mamma che stai facendo…”, le avrebbe anche detto.

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Proseguono le indagini dei carabinieri della Compagnia di Catania Fontanarossa e di quelli della Tenenza di Misterbianco sull’infanticidio di via Marchese, registratosi martedì intorno alle 14 in una casa del centro storico misterbianchese.

Ha tentato di fermare la madre che aveva in mano Maria Rosa, la sorellina di sette mesi e che l’ha lanciata in strada dal terrazzo di casa provocandole ferite mortali. Testimone diretto della tragedia è stato il primogenito della 40enne, accusato di omicidio volontario. Si tratta del bambino di sette anni che ha visto la mamma prendere la sorellina e prima che mettesse in atto il drammatico gesto ha cercato di bloccarla: “mamma che stai facendo…”, le avrebbe anche detto. Il gesto è ritenuto legato a problemi di fragilità psicologica della donna acuiti da una grave crisi post partum che l’aveva portata a “rifiutare la bambina”. In casa c’erano anche il padre dei bambini, la nonna e una zia paterna.

La 40enne avrebbe approfittato di un attimo di distrazione dei familiari, che non la lasciavano mai sola con la bambina, per compiere l’insano gesto. L’unico ad accorgersi di quello che stava accadendo sarebbe stato il bambino che ha tentato, inutilmente, di fermarla. E’ quanto emerge dall’inchiesta coordinata dall’aggiunto Sebastiano Ardita e dal sostituto Augusto Rio. La donna, durante l’interrogatorio di convalida tenutosi questa mattina dinanzi al GIP Simona Ragazzi, avrebbe risposto alle domande del Giudice per le indagini preliminari e “sarebbe apparsa molto rammarica per l’accaduto” ha detto  il legale della donna l’avvocato Alfio Grasso.

Quest’ultimo  ha, inoltre, specificato che la sua assistita “si sarebbe mostrata collaborativa”. Il Giudice per le udienze preliminari si è riservato la decisione.

A Misterbianco l’abitazione di via Marchese è diventata luogo di “pellegrinaggio”. Tanti i fiori bianchi e peluche lasciati dai cittadini  di una città sconvolta, all’esterno dell’edificio, mentre sono tanti coloro che, transitando in quella via, si fermano per una preghiera o semplicemente per farsi il segno della croce.

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Cronaca

Catania, incidente in via Umberto, auto sfonda vetrata negozio, quattro feriti

In corso la ricostruzione del sinistro. Il mezzo prima di schiantarsi contro il negozio ha travolto anche uno scooter con a bordo due giovani

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Incidente nel pomeriggio di oggi, intorno alle 16.30, a Catania in via Umberto dove un’autovettura, guidata da un 87enne, ha sfondato la vetrina di un negozio. L’uomo, per cause in corso di accertamento (probabilmente un malore), avrebbe perso il controllo del mezzo andandosi a schiantare contro la vetrata dell’esercizio commerciale. All’interno dell’auto si trovava anche la moglie dell’anziano.

L’auto, con alla guida l’87enne, prima di schiantarsi contro il negozio si sarebbe scontrata contro uno scooter  con a bordo due giovani e transitava proprio su via Umberto. Immediati sono scattati i soccorsi sul posto diverse ambulanze del 118 che hanno trasportato i quattro feriti dell’incidente negli ospedali della zona.  Non si conoscono al momento le loro condizioni.

Sul posto anche vigili del fuoco del comando provinciale che hanno messo in sicurezza  i  mezzi incidentati e aiutato le persone che erano all’interno dell’autovettura. Sul posto per i rilievi del caso agenti della polizia di stato e vigili urbani.

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