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Catania, cassa integrazione per 2500 dipendenti del sito etneo della StM

Sarà attivata per due periodi non consecutivi dal 15 al 24 marzo e poi dal 27 aprile al 4 maggio

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Cassa integrazione in arrivo per 2500 dipendenti sui 5.400 del sito catanese della StMicroelectronics. Si è conclusa, infatti, nei giorni scorsi la procedura di consultazione sindacale per l’accesso alla Cassa integrazione guadagni ordinaria.

Lo rendo noto la multinazionale di microelettronica. Tutte le organizzazioni sindacali e l’azienda hanno analizzato la contrazione temporanea degli ordini, non imputabile a Stm, e che darà luogo alla sospensione dell’attività lavorativa esclusivamente per le attività manifatturiere del sito, è escluso quindi il nuovo investimento chiamato WSic, per due periodi non consecutivi dal 15 al 24 marzo e poi dal 27 aprile al 4 maggio.

Questa misura limitata nel tempo, ricorda Stm, è stata utilizzata anche in passato per gestire cali della domanda di mercato ricorrenti nell’industria dei semiconduttori. La riduzione temporanea dell’attività di questi impianti manifatturieri di Catania come in altri siti nel mondo non è correlata al programma globale di Stm che mira a ridisegnare la base manifatturiera accelerando la capacità produttiva a 300 mm per il silicio e a 200mm per il carburo di silicio.

Cronaca

Catania, raccolta scommesse abusiva in un bar di Viale Rapisardi, denunciati i titolari

Sono accusati di esercizio abusivo dell’attività

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A Catania gli agenti di polizia del commissariato di Nesima hanno eseguito un controllo ad un bar ubicato su viale Mario Rapisardi, al cui esterno era pubblicizzata l’esercizio di attività di raccolta scommesse per conto di un operatore del settore.

Nel corso dell’attività ispettiva eseguita all’interno dei locali, i poliziotti hanno notato che, oltre alle attrezzature tipiche dell’attività di bar, con somministrazione di alimenti e bevande, vi erano, in un angolo, accesi e funzionanti, due computer, quattro monitor e due stampanti termiche e, inoltre, su un bancone hanno rinvenuto un programma di eventi sportivi con le relative “quotazioni”.

Approfondendo il controllo, poi, gli agenti  hanno appurato che il titolare era regolarmente autorizzato alla sola ricarica dei conti di gioco per conto del concessionario autorizzato, quale Punto di Vendita Ricariche, ma non alla raccolta di scommesse da parte dell’utenza. Avendo fondato motivo di ritenere che nell’esercizio pubblico locale si esercitasse attività abusiva di raccolta scommesse, gli agenti hanno, quindi, eseguito una perquisizione dei locali, rinvenendo, all’interno dei cestini per i rifiuti alcuni scontrini, relativi a scommesse effettuate attraverso un conto di gioco intestato alla titolare dell’attività, una donna di 77 anni.

In tal modo, i poliziotti hanno constatato che, all’interno del locale, effettivamente gestito dal figlio della titolare, un uomo di 59 anni, i clienti avrebbero scommesso sugli eventi sportivi, utilizzando un conto di gioco messo loro a disposizione dal gestore ed intestato alla madre, titolare dell’attività. A seguito del controllo avendo accertato che madre e figlio, fossero autorizzati ad esercitare solo attività di ricarica dei conti di gioco, ma non la raccolta diretta di scommesse, sono stati denunciati per esercizio abusivo dell’attività e il materiale rinvenuto è stato sequestrato.

Il gestore è stato denunciato per la violazione delle norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, in quanto, all’interno dell’attività sono stati rinvenuti estintori non revisionati.

Sulla base di quanto emerso nel corso dell’attività ispettiva, nei confronti del gestore sono state comminate sanzioni amministrative per un importo complessivo di circa 15 mila euro per l’installazione di apparecchi da gioco con vincite in denaro (c.d. “slot”), prive della documentazione prevista, per l’omessa comunicazione al Questore dell’esercizio di attività di offerta al pubblico di giochi con vincita in denaro e per la mancanza di materiale informativo sul rischio di dipendenza della pratica di giochi con vincita in denaro.

 

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Catania, Al San Marco visite nefrologiche gratuite

Un’iniziativa per diffondere l’importanza della salute renale

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Ti sei mai chiesto se i tuoi reni stanno bene?

Una domanda diretta, semplice, ma spesso trascurata. Eppure, la risposta potrebbe fare la differenza per la nostra salute. Domani,  in occasione della Giornata Mondiale del Rene, l’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico “G. Rodolico – San Marco” offrirà visite nefrologiche gratuite per sensibilizzare la popolazione sull’importanza della salute renale.

Prevenire è meglio che curare

La Malattia Renale Cronica (MRC) è una patologia silenziosa: non dà segnali fino a quando è troppo tardi. Secondo i dati della Fondazione Italiana del Rene, circa il 10% della popolazione adulta ne è affetta, ma la maggior parte delle persone non lo sa. Si può perdere fino al 60-80% della funzionalità renale senza accorgersene, rendendo la diagnosi precoce una vera e propria arma salvavita.

Negli ultimi 30 anni, il numero di nuovi pazienti in dialisi è cresciuto del 43%, e si stima che nel 2040 la MRC sarà la quinta causa di morte nel mondo. Numeri allarmanti, che impongono una riflessione: quanto spesso ci prendiamo cura dei nostri reni?

Per rispondere a questa domanda e incentivare la prevenzione sui reni, l’Unità Operativa di Nefrologia del Presidio Ospedaliero San Marco – guidata dalla dottoressa Carmelita Marcantoni – ha organizzato una mattinata di controlli gratuiti. Dalle 9:00 alle 13:30, negli ambulatori 1 e 2 di Nefrologia (Edificio Centrale B, scala B4), sarà possibile effettuare visite nefrologiche con misurazione della pressione arteriosa ed esame delle urine.

Chi desidera prenotare la visita può farlo mercoledì 12 marzo, dalle 10:00 alle 12:00, chiamando il numero 0954794357.

Un’iniziativa di respiro internazionale

La Giornata Mondiale del Rene è promossa dalla Fondazione Italiana del Rene (FIR) e dalla Società Italiana di Nefrologia (SIN), con il supporto dell’International Society of Nephrology. L’obiettivo? Aumentare la consapevolezza sull’importanza della salute renale, perché prendersi cura di sé è una scelta che parte dalla conoscenza. Questa iniziativa non è solo un’opportunità per fare un check-up gratuito, ma è anche un’occasione per diffondere le buone pratiche di prevenzione delle patologie renali e salvaguardare la nostra salute.

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