A Catania, la task force voluta dal Questore e formata da Polizia di stato, Corpo Forestale, ASP, Polizia Locale, ha controllato alcuni esercizi commerciali del centro cittadino.
L’attenzione si è concentrata in una macelleria di via Plebiscito, per accertare il rispetto di tutta la normativa di settore, con particolare riferimento alla verifica delle autorizzazioni amministrative, nonché per constatare la qualità e la genuinità degli alimenti in vendita, a garanzia della legalità e a tutela della salute dei consumatori. Durante i controlli, sono emerse gravi irregolarità, con l’elevazione di sanzioni amministrative per un importo di circa 4.400 euro.
Nello specifico, sin dalle primissime fasi, è stato possibile notare una vistosa presenza di blatte all’interno del locale, al punto tale che i medici dell’Asp hanno ritenuto necessario disporre l’immediata chiusura dell’attività commerciale.
Per questa ragione, al titolare è stata contestata una sanzione amministrativa di 2000, anche per la mancata applicazione delle procedure di autocontrollo predisposte nel manuale Haccp. Inoltre, il Nucleo Operativo Regionale Agroalimentare Sicilia del Corpo Forestale ha constatato la mancata tracciabilità di una mezzena equina di circa 80 chili.
Da un controllo più approfondito, i medici veterinari hanno avuto modo di rilevare la presenza di muffe diffuse nella carne e alterazioni delle caratteristiche organolettiche, con una colorazione particolarmente scura. Pertanto, la carne è stata ritenuta non idonea al consumo umano e, prontamente, posta sotto sequestro e immediatamente distrutta.
In questo caso, si è proceduto a contestare una sanzione di 1500 euro. La carne era destinata ad essere venduta ai potenziali clienti sia cruda che cotta, in quest’ultimo caso attraverso un braciere piazzato in strada, in modo del tutto abusivo, come è stato rilevato dalla Polizia Locale che ne ha disposto il sequestro amministrativo e ha elevato una sanzione di 308 euro per accensione non autorizzata di fuochi.
Inoltre, gli agenti della Polizia Locale hanno constatato l’errato conferimento di rifiuti rispetto all’ordinanza sindacale del 2023, la presenza di una tenda abusiva e l’occupazione abusiva di suolo pubblico, con la sistemazione di sedie e tavoli che sono stati sequestrati. Per queste infrazioni, il gestore è stato sanzionato amministrativamente per 560 euro.