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Cronaca

Catania, controlli armi e munizioni, denunciato un 77enne

I militari dell’Arma hanno accertato che il 77enne aveva effettuato il cambio di residenza e, senza aver preventivamente comunicato che avrebbe appunto cambiato casa, ha spostato le armi nella nuova abitazione 

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Nell’ambito delle attività finalizzate a prevenire ogni forma di illegalità diffusa e a innalzare il senso di sicurezza reale e percepita i militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Piazza Dante hanno denunciato un catanese 77enne perché ritenuto responsabile, sulla base degli indizi raccolti da verificare in sede giurisdizionale, di detenzione illegale di armi e munizioni.

La vigilanza in materia di armi, ovvero le verifiche cui sono soggetti i legittimi detentori di pistole e fucili, viene effettuata anche dai Carabinieri.

Proprio nei giorni scorsi, dunque, i Carabinieri hanno raggiunto l’abitazione di un 77enne, residente nel quartiere Picanello, per un’ispezione, in quanto l’uomo risultava detentore di 3 pistole, due calibro 22 ed una calibro 38, oltre a 118 munizioni.

Tuttavia, eseguita la verifica, i militari dell’Arma hanno accertato che il proprietario aveva effettuato il cambio di residenza e, senza aver preventivamente comunicato che avrebbe appunto cambiato casa, ha spostato le armi nella nuova abitazione. 

L’omessa comunicazione del nuovo indirizzo di detenzione delle pistole è costata all’uomo una denuncia e le armi ed il munizionamento sono state sequestrate.

La legge italiana, infatti, è molto rigida in materia di armi e avere il permesso a detenerle non significa automaticamente che è possibile trasportarle con sé e, soprattutto, in caso di trasloco, bisogna dare tempestiva segnalazione alle Forze dell’Ordine dello spostamento per non incorrere in una denuncia.

Cronaca

Motta S.Anastasia, arrestato 19enne per lesioni, resistenza, oltraggio e minacce a pubblico ufficiale

I carabinieri si sono recati al pronto soccorso dell’ospedale San Marco di Catania dove sono stati giudicati guaribili in cinque giorni. Ferito anche un poliziotto della municipale intervenuto a supporto dei colleghi

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Un 19enne è stato arrestato dai carabinieri del locale comando stazione per lesioni, resistenza, oltraggio e minacce a pubblico ufficiale. I carabinieri durante un servizio finalizzato al controllo del territorio, hanno notato una moto priva di targa e coperta di fango che, imboccata contromano via Acqua Nuova, ha poi raggiunto Piazza Duca D’Aosta.

Una manovra che ha spinto i militari a controllare il 19enne che da subito avrebbe mostrato un certo “nervosismo”. Il 19enne, nel momento in cui i carabinieri gli stavano notificatole le sanzioni previste per infrazioni al codice della strada, sarebbe andato in escandescenza “spintonando e opponendo resistenza attiva all’intervento del militare che cercava di contenerlo e metterlo in sicurezza” si legge in una nota del comando provinciale dei carabinieri di Catania.

I militari dell’Arma sono riusciti a bloccarlo aiutato anche da un agente della Polizia Municipale di Motta Sant’Anastasia fuori servizio.  Nel corso delle operazioni di “contenimento” anche il vigile urbano è rimasto coinvolto, cadendo a terra dopo essere stato colpito e riportando un trauma cranico e una possibile torsione cervicale. I carabinieri si sono recati al pronto soccorso dell’ospedale San Marco di Catania dove sono stati giudicati guaribili in cinque giorni. Il giovane è stato arrestato e sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

 

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Cronaca

Catania, picchiato un 30enne, tre giovani raggiunti dall’obbligo di dimora dalle 15 alle 02.30

Gli indagati sono accusati di lesioni aggravate dai futili motivi e dall’avere agito in numero superiore a cinque

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A Catania agenti della Squadra Mobile etnea hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale, nei confronti di tre giovani, due 23enni e un 22enne, accusati di lesioni aggravate dai futili motivi e dall’avere agito in numero superiore a cinque. L’ordinanza prevede l’obbligo di dimora tutti i giorni dalle 15 alle 02.30.

Secondo l’accusa, i tre farebbero parte di un gruppo che, il 4 gennaio scorso, nella zona della movida, nel centro della città, avrebbero selvaggiamente aggredito, per due volte la stessa sera, un giovane che ha riportato una “frattura pluriframmentaria scomposta del naso”, con prognosi di 30 giorni, diagnostica nel pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi Centro dove è stato medicato. La vittima alla polizia ha detto di essere stata aggredita da un gruppo di giovani da lui conosciuti, in due distinti momenti e luoghi, “per futili motivi concernenti un banale diverbio avvenuto tempo addietro riconducibile a una ragazza, sorella di uno degli aggressori”.

Grazie alle testimonianze e la visione di filmati pubblicati sui social e di immagini registrate da apparati di videosorveglianza, la Squadra Mobile ha ricostruito “l ruolo ricoperto da ciascuno”, permettendo anche di fare luce su come “gli autori del fatto abbiano seguito la cosiddetta logica del branco, alternandosi, con vari ruoli, nel porre in essere l’azione violenta”.

 

 

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