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Cronaca

Catania, controllo nel quartiere Picanello, arrestato 26enne per detenzione di sostanze stupefacenti

Trovati a casa del giovane quasi 500 grammi di droga e circa 11 mila euro in contanti

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Nel corso di un servizio di controllo straordinario del territorio nel quartiere Picanello, la Polizia di Stato ha arrestato un 26enne catanese per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. La Questura di Catania ha disposto un intervento ad ampio raggio nell’intero quartiere, volto a raggiungere diversi obiettivi, dalla prevenzione e repressione delle condotte illecite che possono turbare l’ordine pubblico fino all’azione di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti e alla commissione di reati in materia di armi.

In particolare, un equipaggio della squadra cinofili, durante il servizio di pattugliamento, percorrendo le vie del quartiere ha effettuato un controllo presso una palazzina, ispezionando i luoghi comuni, con l’ausilio dei cani antidroga “Maui” e “Ares”.

Giunti al terzo piano, i cani poliziotto hanno indicato insistentemente la porta di un appartamento segnalando la presenza di sostanza stupefacente.

A quel punto i poliziotti hanno suonato più volte il campanello e, contestualmente, hanno richiesto l’intervento di un’altra pattuglia che è giunta rapidamente sul posto.

Non appena il padrone di casa ha aperto la porta i cani sono entrati nell’appartamento, raggiungendo direttamente la stanza da letto del figlio, al quale gli agenti hanno chiesto se detenesse droga, ricevendo una risposta negativa.

Tuttavia, la successiva perquisizione ha consentito di rinvenire, occultato nella camera del 21enne, un bidone nascosto in un armadio contenente 322 grammi di  marijuana. Nascosti in un cassetto del comodino, invece, quattro barattoli di vetro contenenti altri 112 grammi di marijuana.

Sempre nel comodino sono stati scoperte 15 dosi di sostanza stupefacente presumibilmente del tipo hashish, per complessivi 38 grammi. All’interno dell’armadio, poi, è stato trovato un bilancino di precisione, vario materiale per il confezionamento e la somma di 10.900 euro, considerata probabile provento dell’attività illecita. La sostanza stupefacente è stata sequestrata per essere successivamente inviata nei laboratori della Polizia Scientifica e analizzata da operatori esperti del settore.

Il proprietario di casa ha negato ogni forma di coinvolgimento in merito a quanto rinvenuto, raccontando di non essere a conoscenza dell’illecita attività del figlio che, contestualmente, si è assunto la piena responsabilità.

I poliziotti, a questo punto, dopo aver accompagnato il giovane preso gli uffici della Polizia, dopo gli atti di rito, lo hanno arrestato. Informato di quanto accaduto, il Pubblico Ministero di turno ha disposto per il giovane gli arresti domiciliari presso l’abitazione della madre, in attesa del processo con rito direttissimo.

 

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