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Cronaca

Catania, controllo nel rione San Berillo, trovata droga nei muri di edifici diroccati

I poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato 420 grammi di marijuana, 152 grammi di hashish, 2 grammi di cocaina e 9 pasticche della cosiddetta “droga dello stupro”, per un peso di 6 grammi.

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Controllo straordinario ad opera della Polizia di Stato nel quartiere di San Berillo a Catania.

Grazie anche alla presenza dell’unità cinofila, è stato effettuato un controllo antidroga nella zona che ha permesso di trovare droga, apparentemente abbandonata tra le intercapedini dei marciapiedi e i muri perimetrali di edifici ormai diroccati.

Nello specifico, i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato 420 grammi di marijuana, 152 grammi di hashish, suddivisa in panetti, 2 grammi di cocaina e 9 pasticche di cocaina rosa, la cosiddetta “droga dello stupro”, per un peso di 6 grammi.

Durante la perlustrazione gli agenti hanno controllato un chiosco adibito alla vendita di alimenti e bevande, allestito abusivamente in strada.

Individuato il proprietario, si tratta di uno straniero che aveva utilizzato alcune strutture in legno per chiudere una parte della via in modo da esporre la merce da vendere ai potenziali clienti. Sotto la tettoia aveva piazzato pure un frigorifero. All’uomo è stata contestata una sanzione di 3.580 euro, mentre la merce è stata sequestrata.

Nel corso del controllo, inoltre, i poliziotti hanno trovato in un’altra via un’autovettura risultata rubata e che probabilmente veniva usata da qualcuno come riparo per la notte.

Cronaca

S. Agata Li Battiati, arrestato un 44enne, aveva trafugato materiale da un cantiere

Aveva rubato circa 1.000 profilati in ferro per cartongesso, quattro sacchi da 25 kg di bicomponente cementizio, quattro bidoni da 5 litri di componente, un faretto da cantiere, un martello da carpentiere e una prolunga elettrica da 15 metri

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È stato colto in flagranza di reato mentre cercava di allontanarsi a bordo di un furgone carico di materiale edile rubato: protagonista di questo furto, sventato dai carabinieri della compagnia di Gravina di Catania, è un 44enne arrestato per furto aggravato. L’intervento è scattato a seguito di una segnalazione giunta al 112.

Gli operatori della Centrale Operativa hanno comunicato con le gazzelle dislocate sul territorio e, quella che era più vicina al cantiere, lo ha raggiunto in una manciata di minuti.  In via San Gregorio, dove un imprenditore 57enne di Aci Catena aveva stato allestito un cantiere per la costruzione di villette, l’equipaggio ha scorto il furgone sospetto già in fase di manovra per allontanarsi. I militari gli hanno sbarrato la strada, intimando l’alt al conducente, che ha tentato invano di accelerare la fuga.

Dopo un rapido ma deciso intervento, i carabinieri hanno bloccato l’uomo e lo hanno messo in sicurezza, procedendo a esaminare quanto aveva già caricato sul furgone: circa 1.000 profilati in ferro per cartongesso da tre e quattro metri, quattro sacchi da 25 kg di bicomponente cementizio, quattro bidoni da 5 litri di componente, un faretto da cantiere, un martello da carpentiere e una prolunga elettrica da 15 metri. Il 44enne è stato arrestato e sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. L’intera refurtiva, invece, è stata recuperata e restituita al legittimo proprietario.

 

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Cronaca

Misterbianco, lunedì pomeriggio i funerali di Maria Rosa, la bimba uccisa dalla madre

Le esequie funebri saranno celebrate in forma privata alle ore 16 nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie

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Si svolgeranno lunedì pomeriggio alle 16 nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Misterbianco i funerali della piccola Maria Rosa. Nella giornata di oggi la salma è stata restituita ai familiari. Adesso la piccola si trova nella casa di Via Marchese. Nelle scorse ore si è svolta presso l’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Catania l’autopsia sul corpo della bimba.

Convalidato dal GIP Simona Ragazzi l’arresto della quarantenne di Misterbianco che martedì scorso ha ucciso la figlia Maria Rosa gettandola dal terzo piano della casa dove la donna viveva assieme al compagno e al figlio di sette anni. La decisione del giudice per le indagini preliminari è giunta nella tarda mattinata di oggi.

La donna è accusata di omicidio volontario e per il momento resta nel carcere di Catania Piazza Lanza ma se la casa circondariale non fosse in grado di offrire una assistenza sanitaria ad hoc, viste le particolari condizioni della donna potrebbe essere disposto il trasferimento della 40enne in una altra struttura penitenziaria.

La donna era in cura presso il dipartimento della salute mentale dell’ASP di Catania. Era seguita da un amministratore di sostegno nella persona del padre della quarantenne che svolge l’attività medica fuori dalla Sicilia e nominato dal Tribunale di Catania lo scorso mese di febbraio. Nel corso dell’udienza di convalida la donna avrebbe ammesso le proprie responsabilità: presenti in quel momento il suo legale, l’avvocato Alfio Grasso, il pm Francesco Rio che coordina l’inchiesta con il procuratore aggiunto Sebastiano Ardita.

Si dovranno valutare le condizioni psichiatriche della madre di Maria Rosa. Probabilmente la procura nominerà un perito per valutare la capacità di intendere e di volere della donna nel momento in cui è stato commesso l’infanticidio.

 

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