Si aggiravano con fare sospetto, nei pressi di un cantiere di via Ventimiglia, a bordo di una moto rubata, quando sono stati intercettati dagli agenti della Squadra Volanti della Questura di Catania di ronda nella consueta operazione di pattugliamento notturno. Ad allertare la Polizia di Stato anche una chiamata giunta alla centrale operativa da un addetto alla vigilanza del luogo.
All’arrivo degli agenti, i due hanno subito cercato di dileguarsi ma il loro tentativo è ben presto fallito. I due sono stati fermati ed identificati: lui, 43 anni, originario di Francofonte, lei, una catanese di 49 anni, entrambi con precedenti per reati contro il patrimonio.
In particolare, il 43enne è stato riconosciuto dagli agenti per i suoi precedenti per reati contro il patrimonio ed è stato denunciato per riciclaggio in concorso con la donna che è stata trovata in possesso di arnesi vari, quali pinze, guanti, una torcia e persino un passamontagna, utile, verosimilmente, per attività illecite. Tutti gli attrezzi sono stati sottoposti a sequestro e la 49enne è stata denunciata anche per possesso di chiavi alterate o grimaldelli, ferma restando la presunzione di innocenza dell’indagata valevole ora e fino a condanna definitiva.
Anche il mezzo sul quale viaggiavano aveva una sua storia da raccontare che ha destato immediatamente i sospetti dei poliziotti: un motociclo al quale avevano applicato, con del nastro adesivo, una targa riconducibile ad un’altra moto. Il mezzo presentava il blocco accensione manomesso e un sistema di avviamento creato con alcuni cavi e un circuito costruito artigianalmente.
Gli accertamenti, attraverso le banche dati in uso alle forze di polizia, hanno confermato che il motociclo era stato rubato a fine settembre di quest’anno, come indicato nella denuncia presentata dal proprietario. Il mezzo è stato affidato al soccorso stradale per la successiva riconsegna al legittimo proprietario.