In Primo Piano
Catania, denunciato 47enne per maltrattamenti e lesioni alla moglie
Sempre più violento dopo la scarcerazione, 47enne denunciato per maltrattamenti alla moglie

Registrato ennesimo caso di violenza familiare sfociato nella denuncia del marito aggressore. E’ accaduto negli scorsi giorni, nella zona di San Giuseppe La Rena, dove gli agenti della Squadra Volanti della Questura di Catania sono intervenuti a seguito della segnalazione di un uomo che aveva provveduto a salvare dalla furia del marito un’amica, nascondendola nel giardino accanto alla propria abitazione.
Giunti sul posto, i poliziotti hanno subito rintracciato il presunto aggressore il quale ha negato quanto accaduto, mostrandosi nervoso e poco collaborativo, come a voler evitare le domande degli agenti.
La donna è stata poi ritrovata, nel luogo in cui si era rifugiata, accovacciata e dolorante con escoriazioni visibili sui polsi ed ecchimosi su varie parti del corpo.
La vittima ha raccontato che, al colmo dell’ennesima lite con il marito, questi l’avrebbe aggredita colpendola con un bastone e che l’avrebbe violentemente strattonata afferrandola per i polsi; solo grazie all’intervento di un amico che avrebbe assistito alla lite, la donna sarebbe riuscita a sottrarsi alla furia del marito che da diverso tempo è solito a questo genere di violenze, che si sono fatte sempre più frequenti da quando l’uomo è uscito dal carcere dopo aver scontato una pena per reati contro il patrimonio.
Pertanto, dopo aver affidato la donna alle cure dei sanitari, i quali hanno riscontrato delle lesioni su tutto il corpo con 30 giorni di prognosi, i poliziotti hanno denunciato il 47enne, già destinatario di un provvedimento di ammonimento del Questore di Catania emesso nel novembre scorso per atti di violenza domestica commessi proprio in danno della moglie, per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, ferma restando la presunzione di innocenza dell’indagato valevole ora e fino a condanna definitiva.

Cronaca
Maltempo, allerta “arancione” nella zona ionica tra Catania e Messina
In virtù dell’allerta meteo i sindaci di diversi comuni, soprattutto quelli della fascia costiera, hanno disposto la chiusura delle scuole. Istituti scolastici chiusi nel capoluogo etneo

Il dipartimento regionale della protezione civile ha emesso un allerta meteo arancione che interessa la Sicilia orientale, in particolare la zona ionica del catanese e del messinese. La protezione civile ha comunicato che “dalle prime ore di domani e per le successive 18-24 ore, si prevedono precipitazioni, da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, specie sui settori settentrionali e orientali. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, attività elettrica e forti raffiche di vento”.
In virtù dell’allerto meteo i sindaci di diversi comuni soprattutto quelli della fascia costiera ionica hanno disposto la chiusura delle scuole. A Catania, il sindaco Trantino ha disposto la sospensione delle lezioni scolastiche negli istituti di ogni ordine e grado, la chiusura dei cimiteri, dei parchi comunali e del Giardino Bellini: “Mi dispiace sempre chiudere le scuole con l’allerta arancione, comprendendo quali problemi crei alle famiglie. Ma in ragione delle informazioni che abbiamo ricevuto, dalle 12:00 sono previste copiose precipitazioni che ci inducono alla massima prudenza- scrive Trantino sulla propria pagina social- data anche la condizione delle strade per effetto delle recenti piogge (attendiamo il decreto di finanziamento per cominciare una prima opera di riqualificazione della pavimentazione stradale)”.
Scuole chiuse anche a Acireale, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Giarre, Mascalucia, Riposto e Sant’Agata Li Battiati. Per il momento nel resto dei comuni della provincia etnea le scuole di ogni ordine e grado restano aperte.
Cronaca
Catania, operazione “Fuel -Card”, clonavano carte acquisto carburanti, 3 arresti
Notificato anche l’avviso di conclusione indagini preliminari nei confronti di ulteriori 16 indagati

I carabinieri del comando provinciale di Catania, con l’operazione “Fuel Card”, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e ai domiciliari per 3 persone e, contestualmente, hanno notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di ulteriori 16 indagati, ritenuti coinvolti, a vario titolo, nella commissione dei reati di associazione, furto aggravato, indebito utilizzo e clonazione di carte per l’acquisto di carburante in danno di 2 società nazionali di distribuzione di servizi telefonici e elettrici.
Le indagini sono state condotte dai carabinieri della stazione di Catania Librino tra novembre 2021 e ottobre 2022. Ciò ha permesso di ricostruire le attività illecite di un’associazione criminale, attiva nei territori della Sicilia, Calabria e Campania, dedita ai furti ed alla clonazione di carte di pagamento, con ambito operativo prevalentemente nella provincia di Catania.
Supportate da attività tecniche di intercettazione ambientale, video, telefoniche e di tracciamento, le indagini dei carabinieri hanno documentato come l’associazione si adoperasse dapprima per compiere i furti e, successivamente, per la clonazione delle “Fuel- card”, attraverso l’utilizzo di apposite apparecchiature, le cosiddette “skimmer”, per poterle poi utilizzare allo scopo di prelevare ingenti quantità di gasolio per autotrazione, per un totale quantificato in circa 30 mila litri, dalle colonnine di svariate note società nazionali di distribuzione di carburanti.
Il gasolio, successivamente, veniva immesso nel mercato nero ed infine ricettato, ad un prezzo nettamente inferiore rispetto a quello ufficiale di acquisto dalla colonnina di erogazione, anche da soggetti estranei al gruppo.
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