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In Primo Piano

Catania e la forza “EDUCANTE” dell’Arte

Arte e bellezza, da oggi Librino diventa museo a cielo aperto con le nuove opere di Magma. Schifani: «Esempio concreto di rigenerazione urbana e sociale che parte dal cuore delle periferie»

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Esiste un adagio popolare, che serpeggia ancora nel sostrato culturale e che recita: “con la cultura non si mangia”, e che relega il fatto culturale ad un ozio da benestanti spensierati…, gli “otia”, per intenderci.

Ma la storia ha sempre sconfessato questa massima popolare, dimostrandone l’infondatezza, poiché, a ben vedere, ogni cambiamento nella condotta umana è sempre stato dettato prima da un cambiamento nel modo di vedere, di pensare, di intendere e di giudicare. Insomma, se non cambia la cultura di un luogo, non può cambiare il modo di fare.

La forza della Cultura!

L’iniziativa, allora, messa in campo quest’oggi in uno dei quartieri più controversi del capoluogo etneo, si riveste di suggestioni cariche di spinte che invitano guardare l’Oltre possibile.

Librino si riveste d’arte. Si riveste di pensieri educanti. Si riveste di speranze, di nuove opportunità, di possibilità, di bellezza.

Se ne dichiara convinto anche il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che ha commentato la nascita di MAGMA: «Librino oggi è simbolo di una Sicilia che guarda avanti, che crede nel potere trasformativo della cultura, dell’arte e della bellezza. Con l’iniziativa della Fondazione Antonio Presti e del Museo a cielo aperto Magma, assistiamo a un esempio concreto di rigenerazione urbana e sociale che parte dal cuore delle periferie e coinvolge cittadini, artisti, scuole e istituzioni.”

Gli fanno eco le parole del mecenate Antonio Presti, che questa mattina ha battezzato tre nuove opere del museo. «Quando un bambino nasce in un luogo di mancamento diventa ciò che vede. Per questo, qui a Librino, non bastano solo strade o rotonde. Non basta il cemento. Serve restituire la vista al cuore. E questo è possibile solo attraverso il sogno. Quel sogno è fatto di cavalli che corrono verso nuove mete; è fatto di colonne che toccano il cielo; di colori che rallegrano il cuore ma soprattutto è fatto di sguardi d’amore. Quelli delle madri che vigilano sui figli, proteggendo famiglie e comunità, infondendo forza nelle difficoltà e coraggio nei momenti più critici».

Una vera festa alla presenza di migliaia di bambini delle scuole e delle loro mamme – con il presidente del VI Municipio Francesco Valenti – per la consegna alla città di tre installazioni monumentali realizzate da artisti internazionali: Le Grandi Madri” di Lynn Johnson, “Cavalli eretici” di Monika Bulaj e “Cromatismo emozionaledi Paolo Bini.

«Librino diventa così un vero polo culturale, attrazione per tutti quei turisti che potranno scorgere emozione e poesia nelle opere di Presti – ha sottolineato il sindaco del capoluogo etneo Enrico Trantino, rappresentato stamattina dall’assessore Massimo Pesce – il Comune di Catania crede fortemente nel percorso di rinascita tracciato finora, per diffondere arte, cultura e legalità, per questo proprio recentemente abbiamo deciso di illuminare la Porta della Bellezza e la Porta delle Farfalle, le monumentali opere che il mecenate di Tusa ha donato al quartiere in oltre vent’anni di lavoro».

«Il mio ultimo atto da assessore comunale è stato la firma del protocollo per la realizzazione di MAGMA – ha detto l’on. Salvo Tomarchiooggi, da parlamentare regionale, rinnovo quell’impegno: il mio primo atto in finanziaria è stato dare concretezza a quel protocollo, contribuendo così alla nascita del Museo».

Le Grandi Madri”, rappresentano il cuore di un percorso educativo che parte dalla genitorialità: «Sono onorata – ha detto emozionata la fotografa americana Johnson – tutti dobbiamo dare voce alle donne. Sono il fondamento della vita ed è proprio questo che vuole rappresentare questa mostra: la dignità delle donne, il loro coraggio, il loro eroismo, la loro verità».

Ventitré gigantografie di oltre 7 metri che trasformano il cavalcavia in una grande tela umana e da ventisette immagini di 1 metro e 50 installate sulla trave del ponte, dove campeggia la scritta: “Le grandi madri di Librino: amano, sognano, donano la vita. Fra le loro braccia non si smette mai di sognare”.

Poche centinaia di metri più in là, un altro maestoso progetto prende forma per restituire una nuova immagine del cavallo: non più simbolo di illegalità, ma creatura sacra, corpo libero in movimento, strumento di riscatto morale e sociale: «Il cavallo ci legge dentro. Sfiorarlo ci riconduce a ciò che vediamo, ma non riusciamo a riconoscere – ha affermato la fotografa Bulaj, i cui scatti sono diventati i murales dell’opera “I Cavalli eretici” – l’invisibile: il mito dell’unicorno, dei cavalli alati… il nostro specchio? Nell’ostinata pulizia degli zoccoli, nella spazzolatura del mantello, nella cura che il cavallo riceve dai bambini, si scrive così la fiaba di Librino».

Un’opera per restituire al quartiere e ai suoi abitanti dignità e voglia di riscatto, realizzata grazie al contributo dell’Istituto di Incremento Ippico per la Sicilia e dell’ASD Maneggio L’Ulivo di Librino, che fanno del rispetto per i cavalli un altare di bellezza.

A tutto questo, si aggiunge “Cromatismo emozionale”, dell’artista campano Paolo Bini, con 34 colonne policrome di 5 metri ciascuna, che disegna un sentiero simbolico che percorre la Montagna Sacra e conduce alla Chiesa della Resurrezione del Signore.

Ogni colonna è stata “adottata” da una famiglia del quartiere, chiamata a scrivere una riflessione sul sogno, sulla luce, sulla speranza. Così, il cemento si colora di umanità. «C’è un filo invisibile che unisce il mio gesto artistico alla visione di Presti: il desiderio di trasformare e di concepire l’arte quale esperienza di responsabilità, restituzione, inclusione – commenta l’artista Paolo Bini – quest’opera vuole dialogare con le strade, con le persone, con i palazzi. Il colore diventa linguaggio universale, capace di ricucire lo spazio urbano e quello interiore».

A conclusione della giornata, i ringraziamenti da parte di Presti a tutti coloro che hanno reso possibile la creazione del museo a cielo aperto,” un museo dell’anima collettiva, una dichiarazione d’amore alla bellezza come diritto universale, un atto poetico e politico che si rinnova nel cuore di una delle periferie più complesse del Paese».

Da oggi Librino diventa il più grande Museo a cielo aperto d’Europa, donato dalla Fondazione Fiumara d’Arte alla Regione Siciliana.

 

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S.M. di Licodia, insediato il “baby consiglio”: eletto baby sindaco Giuseppe Privitera

Grande soddisfazione per l’iniziativa da parte delle istituzioni licodiesi e dei rappresentanti del Comprensivo “Don Bosco”

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Un momento di grande entusiasmo e partecipazione civica ha animato ieri mattina la Sala Consiliare del Comune di Santa Maria di Licodia, dove si è tenuta la cerimonia ufficiale di insediamento del Baby Consiglio comunale che ritorna ad essere presente nel piccolo centro etneo dopo diversi anni di assenza. A guidare il gruppo di giovani rappresentanti sarà Giuseppe Privitera, eletto “baby Sindaco”. L’iniziativa, promossa e curata con passione dal dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “Don Bosco”, prof.ssa Agata Caudullo, in collaborazione con l’insegnante Carmen Sidoti, ha coinvolto gli alunni della scuola in un percorso educativo centrato sulla cittadinanza attiva e sulla conoscenza delle istituzioni democratiche. A condurre i lavori in aula, il presidente del consiglio comunale Maria Russo, alla presenza anche del sindaco Giovanni Buttò, della sua vice Mirella Rizzo e del prof. Gino Sanfilippo.  Il baby Sindaco, dopo aver ricevuto la fascia dal primo cittadino Buttò, nel suo discorso d’insediamento ha ringraziato i compagni per la fiducia accordata e si è detto pronto ad ascoltare tutte le idee e le esigenze dei giovani cittadini. L’evento rappresenta certamente un esempio virtuoso di collaborazione tra scuola e istituzioni, con l’obiettivo di formare cittadini consapevoli, responsabili e partecipi della vita democratica. L’insediamento è stato allietato dalle note della “Junior band” dell’Associazione “G.Pacini” diretta dal maestro Dafni Pinzone.

L’elenco degli eletti

Consiglieri di maggioranza: Modica Matteo, Contarino Giuseppe, Pinzone Chiara, Ranno Vittoria, Mangano Alfio, Aiello Elisa, Calanna Benedetta, Furneri Francesco

Consiglieri di minoranza: Bongiovanni Greta, Bongiovanni Rebecca, Marchese Giorgio, Caltabiano Uriel

Assessori: Mineo Orazio, Colino Matteo, Nicolosi Tommaso, Sambataro Lorenzo, Castro Matilde

Altri incarichi: Anile Eunice (tecnico responsabile dei rapporti con l’amministrazione comunale); Ranno Vittoria (tecnico garante della normativa e delle regole); Marullo Matteo (tecnico dello sport, turismo e spettacolo)

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Cronaca

Catania, Pietro Signoriello è il nuovo prefetto etneo

A deciderlo il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro dell’interno Matteo Piantedosi. Signoriello arriva da Trieste dove ha ricoperto fino a ieri la carica di Prefetto della città giuliana

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FOTO ANSA

La città di Catania e la sua provincia ha il suo nuovo prefetto. Si tratta di Pietro Signoriello, il quale attualmente svolge le funzioni di prefetto di Trieste, anche con funzioni di Commissario del Governo per la Regione Friuli-Venezia Giulia. A deciderlo il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’interno Matteo Piantedosi che ha deliberato il conferimento delle funzioni di prefetto di Catania a Pietro Signoriello.

Il neo Prefetto è nato a Santa Maria a Vico (Caserta) il 21 gennaio 1965, coniugato con due figlie, si è laureato in Giurisprudenza all’università di Messina, ed ha conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione forense. Entrato nei ruoli dell’amministrazione civile dell’Interno nel 1990, è stato assegnato alla Prefettura di Treviso, dove ha ricoperto diversi incarichi. Nel 2006 è stato trasferito nella prefettura di Venezia dove ha svolto le funzioni di capo di Gabinetto.

Nel 2008 è stato nominato vice prefetto vicario presso a Grosseto e, successivamente, ha ricoperto lo stesso incarico a Treviso, dal 2010-2019. Dal primo aprile 2019 ha ricoperto l’incarico di prefetto di Vicenza. Dal 9 gennaio 2023 ha assunto l’incarico di prefetto di Trieste e commissario del Governo nella Regione Friuli – Venezia Giulia.

Nel corso della carriera è stato presidente coordinatore della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Verona – sezione di Treviso, nonché Componente del Comitato regionale di Controllo di Treviso. Nell’ambito della propria esperienza professionale, ha espletato diversi incarichi commissariali in amministrazioni locali. Ha ricoperto le funzioni di commissario straordinario dell’Azienda Consorzio Trasporti di Treviso.

 

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