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ambiente

Catania, emergenza cenere vulcanica, scatta la bonifica sul territorio etneo

“La cenere ha ricoperto gran parte della città, dopo che erano state quasi completate le operazioni di rimozione della terra caduta il mese scorso” ha detto il sindaco Enrico Trantino

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L’ultimo parossismo dell’Etna, conclusosi all’alba di oggi, ha coperto di cenere diversi paesi ai piedi del vulcano compreso la città di Catania e lo scalo aereo Fontanarossa rimasto chiuso per consentire la bonifica della pista e che dovrebbe riaprire, il condizionale è d’obbligo, per le ore 18 di questo pomeriggio. Intanto è iniziata nei vari comuni la rimozione della cenere con i sindaci che hanno nel contempo emesso delle ordinanze per vietare il transito dei mezzi a due ruote e limitare la velocità sul territorio.

“La cenere ha ricoperto gran parte della città, dopo che erano state quasi completate le operazioni di rimozione della terra caduta il mese scorso- ha detto Enrico Trantino sindaco di Catania- Il lato positivo è che ho visto tantissimi mezzi già impegnati nella pulizia; e che il quantitativo piovuto dovrebbe essere meno copioso dello scorso evento. E a seguito di un fitto giro di interlocuzioni con l’assessore Pesce, il DEC Fiscella e i responsabili delle ditte, si è convenuto di stabilire un diverso metodo di raccolta della cenere. Invitiamo comunque i cittadini che possono, a depositare la terra nelle isole ecologiche. Per chi è impossibilitato, stiamo prevedendo la raccolta nei tre lotti per i prossimi quattro mercoledì, nel giorno di prelievo della carta. Chiediamo solo di depositarla non prima del martedì, in sacchetti non troppo pieni (per contenere il peso), ovviamente separata da carta e cartone. Estendendo il servizio per un mese, diamo la possibilità a chi oggi è fuori città per vacanza, di provvedere tempestivamente” ha concluso Trantino.

Quest’ultimo ha disposto per le prossime 48 ore un divieto temporaneo di circolazione per mezzi a due ruote, inclusi cicli, motocicli e monopattini, per consentire la continuazione delle operazioni di pulizia della cenere vulcanica dalle strade comunali. Inoltre, è stato stabilito che tutti i veicoli a motore dovranno rispettare un limite di velocità massimo di 30 km/h su tutte le strade del territorio comunale.

Il sindaco di Aci Sant’Antonio Quintino Rocca sulla propria pagina social chiede l’intervento di Stato e Regione: “È davvero dura rialzarsi stavolta. E’ una calamità. Un danno economico per gli operatori commerciali, per le attività agricole, per gli operatori turistici. Una spesa insostenibile per i bilanci dei comuni. Un problema di salute pubblica per chiunque”.

foto Aci Sant’Antonio dalla pagina social del sindaco

 

Il sindaco di Belpasso Carlo Caputo ha invitato i cittadini in occasione del ferragosto a fare attenzione negli spostamenti. “Attenzione lungo le strade per gli spostamenti in auto. Raccomando di ridurre il più possibile l’esposizione alla cenere vulcanica e, in caso di necessità di lunghi spostamenti a piedi, di usare una mascherina.  I lavori di rimozione della sabbia, per motivi tecnici ed organizzativi, richiederanno molte giornate di lavoro. C’è un confronto aperto tra tutti i Sindaci del comprensorio per trovare soluzioni che non mettano in ginocchio i nostri bilanci. L’intervento di Regione e Stato è necessario”.

 

agricoltura

Catania, emergenza irrigazione in Sicilia: c’è acqua ma le condotte saltano

Cia Sicilia Orientale lancia l’allarme: “La rete idrica è al collasso, servono investimenti urgenti”

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Foto WEB- Guida Sicilia

Una situazione paradossale sta mettendo in ginocchio l’agricoltura siciliana: c’è acqua negli invasi, ma le condotte non reggono. A denunciarlo è Giosuè Catania, presidente della CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) Sicilia Orientale, che parla senza mezzi termini di una vera e propria beffa.

Nella diga Ogliastro l’acqua c’è, ma non arriva ai campi per colpa di tubazioni saltate”, afferma Catania, sottolineando come le criticità strutturali del sistema idrico stiano vanificando anche le poche risorse idriche disponibili, dopo due anni di siccità devastante.

A rendere ancora più difficile la stagione irrigua – iniziata il 1° luglio – è lo stato di fatiscenza delle infrastrutture. “Il bacino imbrifero necessita di un piano straordinario di manutenzione: il sistema fluviale, distributivo e scolante è inefficiente. Non si può più fare affidamento su condotte obsolete che cedono continuamente”, incalza il presidente della CIA.

La situazione è particolarmente drammatica nella Piana di Catania, dove molte aree restano senz’acqua o ricevono forniture a singhiozzo, come quelle servite dalla diga Pozzillo, attualmente sottoutilizzata a causa di lavori di pulizia dei fondali che ne limitano la capacità a circa 25 milioni di metri cubi.

Gravi le conseguenze per le aziende agricole più piccole e meno attrezzate, che faticano a garantire irrigazioni di soccorso. “Si perde fino al 50% dell’acqua – denuncia Catania – e questo compromette la sopravvivenza stessa di interi comparti produttivi, come quello del carciofo, simbolo della zona”.

Il grido d’allarme è chiaro: servono investimenti urgenti e mirati per rifare da capo la rete idrica primaria e secondaria, con fondi adeguati e una visione strategica. “Basta promesse. O si interviene ora, o il futuro dell’agricoltura siciliana è a rischio”, conclude Catania, auspicando anche che il costruendo invaso di Pietrarossa possa segnare una svolta dopo anni di inefficienze e sprechi.

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ambiente

Adrano, oltre 300 telecamere contro inciviltà e degrado urbano

Tra le innovazioni più incisive, spicca l’introduzione di E-KILLER, una valigetta mimetica dotata di telecamera, pensata per contrastare l’abbandono illecito di rifiuti

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Adrano segna una svolta storica verso una città più sicura, ordinata e rispettosa delle regole. Con l’attivazione di oltre 300 nuove telecamere distribuite capillarmente su tutto il territorio urbano e periferico, l’amministrazione comunale rilancia con decisione il proprio impegno nella tutela del decoro e della legalità.

Dal centro storico alle zone industriali, da piazza Umberto fino alle aree periferiche, ogni angolo della città sarà monitorato in tempo reale, grazie a una rete di videosorveglianza intelligente. Il sistema, basato su tecnologie di ultima generazione, è direttamente collegato con le forze dell’ordine, garantendo un controllo costante e tempestivo su tutto il territorio.

Tra le innovazioni più incisive, spicca l’introduzione di E-KILLER. Si tratta di una valigetta mimetica dotata di telecamera, pensata per contrastare l’abbandono illecito di rifiuti. Collocata strategicamente nei punti più critici, E-KILLER si confonde tra i rifiuti e, senza farsi notare, registra e documenta i trasgressori in azione, fornendo prove inconfutabili per l’identificazione e la sanzione degli autori. Oltre al contrasto dei reati ambientali, la nuova infrastruttura rafforza la prevenzione contro furti, atti vandalici e danneggiamenti. Un investimento sulla sicurezza di tutti, reso possibile anche grazie alla sinergia costante con le forze dell’ordine locali.

“Lo avevamo promesso: Adrano sarebbe rinata – dichiara l’ Amministrazione – oggi aggiungiamo un nuovo tassello alla costruzione di una città più moderna, vivibile e rispettata.” Quella messa in campo non è solo una rete di telecamere, ma una rete di fiducia e corresponsabilità tra istituzioni e cittadini.

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