Stamattina, giovedì 4 settembre, il cuore di Catania ha battuto a tinte rossazzurre. Nel prestigioso Salone Bellini di Palazzo degli Elefanti, il Catania FC ha presentato ufficialmente la squadra che affronterà la stagione calcistica 2025/2026.
Un evento che ha voluto unire istituzioni e sport, a sottolineare quanto la rinascita del club sia anche un progetto di comunità. A fare gli onori di casa il sindaco Enrico Trantino e l’assessore allo Sport Sergio Parisi, accanto al vicepresidente rossazzurro Vincenzo Grella, allo staff tecnico, ai dirigenti e naturalmente ai calciatori che vestiranno la maglia etnea.
Il valore simbolico dell’evento
La scelta di Palazzo degli Elefanti non è casuale. Dopo i rinvii e i cambi di programma — prima Norcia, poi la suggestione di una presentazione “all’americana” allo stadio Massimino — la società ha preferito il cuore istituzionale della città, riaffermando così un legame forte tra club e comunità.
Il sindaco Trantino ha ricordato come il 2026 sarà un anno cruciale: Catania punta a diventare Capitale Italiana della Cultura e a ottenere il riconoscimento della Festa di Sant’Agata come patrimonio immateriale UNESCO. In questo scenario, l’ottantesimo anniversario della fondazione del Calcio Catania (1946) e le ambizioni sportive della società rappresentano un tassello fondamentale dell’identità cittadina.
Le parole dei protagonisti
L’assessore Parisi ha sottolineato il percorso di rinascita del club dopo il fallimento del 2022, evidenziando gli investimenti sulle strutture sportive, dal rinnovamento dello stadio Massimino fino agli interventi sul campo di Nesima. Grella, invece, ha rimarcato il sostegno del Comune nei momenti più difficili, ringraziando i tifosi per la loro passione instancabile: “Il Catania è tornato a sentire il calore della sua gente, e questo è il motore che ci spinge a guardare avanti”.
La squadra, schierata davanti a istituzioni e stampa, ha ricevuto l’abbraccio simbolico della città. L’obiettivo è chiaro: riconquistare la Serie B e consolidare un progetto sportivo e sociale che non riguarda solo il campo, ma anche il tessuto culturale ed economico di Catania.
La mattinata al Palazzo degli Elefanti si è chiusa con un messaggio preciso, il Catania FC non è solo una squadra di calcio, ma una parte viva della città. A sintetizzare tutto le dichiarazioni di Grella:“da quattro anni parliamo di potenziale. Adesso dobbiamo trasformare tutto questo in fatti”.
