Cronaca
Catania, ferito in un incidente bimbo di 2 anni operato ad entrambi i femori
Il bambino è stato sottoposto ad una osteosintesi chirurgica delle fratture del femore destro e sinistro, intervento eseguito dall’equipe operatoria del direttore della U.O. di Ortopedia “Garibaldi -Nesima” Alessandro Famoso

All’ospedale Garibaldi-Nesima di Catania un bambino di 2 anni originario di Enna è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico visto che aveva riportato alcuni traumi e le fratture di entrambi i femori in un incidente stradale avvenuto l’11 ottobre scorso mentre viaggiava in auto con i nonni.
Il piccolo in un primo momento era stato trasportato nel pronto soccorso dell’ospedale Umberto I di Enna ma poi era stato trasferito – con un elicottero atterrato nell’elipista dell’ospedale San Marco- nel pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Garibaldi-Nesima. Dopo essere stato sottoposto ad una stabilizzazione di tipo emodinamica a causa di una anemia dovuta alle gravi fratture ed accertata la disponibilità di posto letto presso la Rianimazione Pediatrica del Presidio, il bambino è stato sottoposto ad una osteosintesi chirurgica delle fratture del femore destro e sinistro.
Ad eseguire il delicato intervento è stata l’equipe operatoria del direttore della U.O. di Ortopedia di Nesima Alessandro Famoso e composta dai dottori Salvatore Bonfiglio e Giuseppe Caff, dall’anestesista Francesco Margarone, dagli infermieri Renato Di Rocco e Susanna Sirena e dal tecnico di radiologia Stefano Mirabella. La sinergia e il lavoro di squadra ha coinvolto al contempo il Pronto Soccorso Pediatrico, la Rianimazione Pediatrica, il reparto di Anestesia e Rianimazione, il Dipartimento Materno-Infantile ed il Dipartimento delle Chirurgie.

Cronaca
Paternò, a lavoro per salvare l’IPAB “Bellia”, chiesta rateizzazione del debito
L’assessore regionale alla famiglia Nuccia Albano ha inoltrato una lettera al direttore generale della Sicilia dell’Agenzia delle Entrate, al quale ha chiesto di attenzionare il caso della struttura paternese

A Paternò, e non solo, si lavora per salvaguardare l’IPAB “Salvatore Bellia” dove, allo stato attuale, trovano ospitalità una quarantina di anziani, mentre sono oltre una trentina le unità che vi lavorano. Il “Salvatore Bellia” sta vivendo un momento difficile in quanto è in atto, da qualche giorno, il blocco del conto corrente, causa pignoramento, ad opera dell’Agenzia delle Entrate in qualità di ente esecutore dell’INPS; quest’ultima è creditrice nei confronti dell’IPAB per il mancato versamento dei contributi risalenti al periodo antecedente alla gestione dell’attuale commissario Giovanni Rovito.
Debito che ammonta a due milioni e quattrocento mila euro. E’ in atto una fitta interlocuzione tra i veri enti. Nelle scorse ore c’è da registrare l’intervento dell’assessore regionale alla famiglia Nuccia Albano, la quale ha inoltrato una lettera al direttore generale della Sicilia dell’Agenzia delle Entrate, al quale ha chiesto di attenzionare il caso del “Salvatore Bellia”.
“Pervengono a questo Assessorato Regionale segnalazioni, da parte delle Istituzioni di Pubblica Assistenza e Beneficienza (II.PP.A.BB.), di pignoramenti dei conti di tesoreria effettuate da parte della Agenzia in indirizzo in esecuzione di procedimenti consolidati di crediti maturati dall’I.N.P.S. – si legge nelle missiva- A fronte di detti atti le ILL.PP.A.BB. non sono più nelle condizioni di garantire il servizio necessario e non sospendibile ai soggetti fragili: anziani gravissimi e minori”. L’assessore Albano scendendo nel dettaglio scrive che il “Salvatore Bellia” lo scorso 28 marzo “ha già presentato istanza di rateizzazione per la quale si ha la necessità di una celere valutazione al fine di ripristinare la normale operatività del servizio. Si coglie l’occasione per una proficua riflessione: se non fosse più efficace il pignoramento di beni immobili, ad eccezione dei quelli strumentali e del conto di tesoreria, per recuperare i crediti vantati- si legge ancora nella missiva dell’assessore Albano- Diversamente operando sul conto di tesoreria si è determinata la paralisi di ogni attività, ingenerando un immagine di dissesto della struttura, il trasferimento degli anziani in altre comunità, la mancata credibilità da parte dei fornitori. Tutto ciò a danno degli anziani e degli stessi creditori”.
Si chiude così la lettera dell’assessore Nuccia Albano. Da parte sua il commissario della struttura Giovanni Rovito ha avuto modo di evidenziare che la proposta di rateizzazione prevede il pagamento del debito in 10 anni, versando mensilmente 20 mila euro. Il sindaco Nino Naso ha, invece, specificato che “da giorni sono state avviate le necessarie interlocuzioni con il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e con i deputati regionale del territorio tra i quali Giuseppe Lombardo. Si lavora per un intervento del parlamento e governo siciliano” ha concluso Naso.
Cronaca
Belpasso, sottopasso allagato in zona Valcorrente, intervento sommozzatori
Un’auto rimasta bloccata dal laghetto formatosi per via del maltempo. Coloro che si trovavano dentro il mezzo in salvo prima dell’arrivo dei soccorritori

Intervento nella tarda serata di ieri, da parte dei sommozzatori dei vigili del fuoco del comando provinciale di Catania, in territorio di Belpasso. Intorno alle 23.30 i pompieri si sono diretti in contrada Valcorrente, nei pressi della statale 121, per soccorrere uno o più persone (non è chiaro quanti soggetti vi fossero) che si trovavano dentro un’autovettura, rimasta bloccata in una sorta di laghetto formatosi nel sottopasso della 121 in contrada Valcorrente.
Il tutto a seguito del nubifragio abbattutosi nella zona nelle ore precedenti. Colui o coloro che si trovavano dentro il mezzo sarebbero riusciti a mettersi in salvo in salvo. I pompieri hanno verificato se al suo interno vi fosse rimasto qualche persona bloccata impossibilitata a uscire dall’abitacolo. L’intervento si è concluso a notte fonda. Non è la prima volta che nel sottopasso di Valcorrente le auto restano bloccate per via dell’acqua alta.
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