“Nel giorno della commemorazione dei defunti, Catania ha vissuto una giornata di caos evitabile che ha danneggiato lavoratori e cittadini comuni”. È la Cgil di Catania, per bocca del segretario generale Carmelo De Caudo, a intervenire a proposito della viabilità attorno all’aeroporto che domenica è collassata, paralizzando per ore l’accesso e l’uscita dall’area. “Centinaia di cittadini sono rimasti intrappolati nei parcheggi, parecchi passeggeri hanno perso il volo e, soprattutto, decine di lavoratori non hanno potuto prendere servizio. Si è trattato di un disastro annunciato, conseguenza diretta di una programmazione approssimativa e di un coordinamento insufficiente tra le autorità. Organizzare la “Fiera dei Morti” nelle immediate vicinanze dell’aeroporto, e per di più in una domenica di grande traffico, ha significato ignorare del tutto i flussi aeroportuali, le esigenze dei lavoratori e la sicurezza della mobilità cittadina. Ci chiediamo come sia mancata una visione complessiva degli impatti su una delle infrastrutture più strategiche della città e dell’intera provincia.
Per il futuro, chiediamo che eventi di grande richiamo popolare siano pianificati con responsabilità e collocati in aree adeguate, con piani di mobilità realmente sostenibili, capaci di garantire il diritto al lavoro, alla circolazione e alla fruizione sicura degli spazi pubblici” ha concluso De Caudo.
In particolare fino alla tarda serata di ieri non si poteva transitare nella zona dell’aeroporto vista la presenza contemporanea della Fiera dei Morti e della Tattoo Convention al Palaghiaccio. Le navette Amts, sebbene potenziate per l’occasione, non sono riuscite ad assorbire l’afflusso. La stessa SAC la società che gestisce lo scalo aereo di Catania, aveva informato coloro che si dovevano recare all’aeroporto che la viabilità intorno alle aree limitrofe a Fontanarossa aveva “subito congestioni dovute all’elevato numero di persone”. Per garantire la partenza in orario aveva inviato i passeggeri a programmare l’arrivo in aeroporto con largo anticipo, superiore al consueto.