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Cronaca

Catania, forte esplosione in zona via Galermo

Sul posto diverse squadre di soccorritori

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Una forte esplosione si è verificata intorno alle 19:30 di questa sera nella zona di via Galermo a Catania. Al momento le informazioni sono frammentarie. Sembrerebbe trattarsi di una fuga di gas che avrebbe fatto crollare una palazzina di 3 piani. Alcuni abitanti della zona avrebbero riferito che già nel pomeriggio avevano avvertito una forte puzza di gas e al momento dell’esplosione stavano operando una squadra della ditta del gas. Sul posto sono presenti diverse squadre di soccorritori e dei Vigili del Fuoco. Sarebbero 10 al momento i feriti trasportati al Cannizzaro e Policlinico, di cui alcuni in gravi condizioni. Tra questi ci sarebbe anche un Vigile del Fuoco. Ad essere evacuato anche un centro per anziani presente in zona. Non si esclude al momento la presenza di vittime.

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Cronaca

Catania, esplosione e crollo di due palazzine in via Galermo

Proseguono le operazioni di soccorso. Si cerca un disperso tra le macerie

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Esplosione e crollo intorno alle 19 di due palazzine gemelle nel rione San Giovanni Galermo, nella periferia Nord di Catania. Coinvolti dall’onda d’urto senza riportare gravi conseguenze due vigili del fuoco della squadra che stava intervenendo dalle 17 per la segnalazione di una fuga di gas nella zona. Rimasti feriti anche tre tecnici della ditta che stava provvedendo ad intercettare la perdita.

Soccorsa durante le prime fasi una donna rimasta ferita, mentre altre persone delle palazzine limitrofe sono state aiutate ad allontanarsi dalla zona di pericolo. Al momento risulta la segnalazione di una persona di cui non si hanno notizie e che potrebbe essere stata coinvolta nel crollo.  Ad essere evacuata una residenza per anziani presente in zona.

Mobilitate per le operazioni di soccorso squadre ordinarie di vigili del fuoco, USAR (Urban Search And Rescue), cinofili e NBCR (Nucleare Biologico Chimico Radiologico). In atto le ricerche per escludere la presenza di persone coinvolte.

Sui fatti è intervenuto anche il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno. “Stiamo tutti seguendo con grande apprensione quanto sta accadendo in queste ora a Catania. Ho già avuto modo di confrontarmi con il sindaco Enrico Trantino al quale ho assicurato da subito, nel ruolo, ogni eventuale sostegno necessario. A quanti sono direttamente coinvolti, alla città e ai tanti operatori impegnati nei soccorsi, ancora in atto, tutta la vicinanza e la gratitudine”.

In Prefettura a Catania è stata nel frattempo costituita l’unità di crisi. Al momento è in corso una riunione con Comune, Protezione civile e associazioni di volontariato. Il Comune starebbe vagliando due possibili siti dove accogliere le persone: il centro fieristico de Le Ciminiere e il Palazzetto dello sport di piazza Spedini. L’unità di crisi sta predisponendo l’evacuazione di almeno 150 persone dalla zona. Il numero è al momento provvisorio e potrebbe aumentare.

AGGIORNAMENTO ORE 23.30 

“Attualmente ci risultano 14 feriti, di cui uno in serie condizioni”. Ad aggiornare il bilancio dell’esplosione è il Comandante del Nucleo radiomobile dei carabinieri, Francesco Cantarella.

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Associazionismo

Catania, In Prefettura si delineano nuovi interventi di sostegno

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Si è tenuta lunedì 20 gennaio, presso la Prefettura di Catania, una riunione presieduta dal Prefetto Maria Carmela Librizzi, volta ad affrontare la crescente emergenza legata alle persone senza fissa dimora nella provincia etnea. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti delle istituzioni locali, la Curia di Catania e di Acireale, le Associazioni del Terzo Settore, il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria, il Direttore della Caritas e la Croce Rossa Italiana. L’obiettivo comune è stato quello di monitorare l’attuale situazione e definire azioni di intervento mirate al fine di garantire inclusione sociale e sostegno.

Il monitoraggio aggiornato ha evidenziato un aumento significativo delle persone senza fissa dimora, da circa 100 a oltre 200, includendo nuclei familiari sfollati e padri separati in difficoltà. Al momento, i posti letto disponibili (circa 100) sono insufficienti a soddisfare le crescenti necessità. Durante l’incontro, il Prefetto ha sottolineato l’urgenza di effettuare una nuova ricognizione degli immobili presenti nel territorio provinciale, compresi quelli confiscati alla criminalità organizzata e quelli messi a disposizione dalla Curia, per individuare spazi da destinare a dormitori o alloggi temporanei. Tra le soluzioni emergenziali proposte, l’apertura della Metropolitana e della Stazione ferroviaria di Catania in caso di condizioni climatiche avverse.

Il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) ha avanzato l’idea di istituire un servizio mobile di assistenza sanitaria con un pulmino dedicato, per offrire supporto medico, e di individuare percorsi personalizzati di reinserimento sociale. Parallelamente, sono previsti bandi per la creazione di ambulatori dedicati alla povertà, gestiti da personale medico e pensati per chi ha difficoltà ad accedere al sistema sanitario.

Le associazioni del Terzo Settore e la Croce Rossa Italiana hanno evidenziato la necessità di spazi alloggiativi centrali, per favorire un reinserimento sociale efficace, e di implementare percorsi lavorativi per le persone senza fissa dimora. Un esempio concreto è rappresentato dall’associazione “Mai più soli” della diocesi di Acireale, che attraverso l’impiego lavorativo e la concessione di immobili cerca di rendere economicamente autonomi i soggetti più fragili.

Contestualmente, l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Catania ha manifestato la disponibilità a censire gli immobili comunali per creare nuovi spazi alloggiativi, con un’attenzione particolare ai servizi dedicati a persone con dipendenze o problemi psichiatrici. Intanto, il Prefetto ha richiesto l’integrazione della Carta dei Servizi del 2023, che rappresenta il riferimento per il contrasto alla marginalità estrema.

Un nuovo incontro sarà programmato al termine delle attività di ricognizione degli immobili e revisione della Carta dei Servizi, per valutare i risultati e definire le soluzioni più efficaci. La collaborazione tra istituzioni, associazioni e operatori sanitari rappresenta un passo cruciale per affrontare una sfida complessa, ma imprescindibile per garantire dignità e inclusione a chi vive in condizioni di estrema fragilità.

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