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Cronaca

Catania, Guardia Costiera e Polizia di Stato controllano i porti di San Giovanni Li Cuti e Aci Trezza

Un’attività congiunta di controllo del territorio volta a contrastare l’occupazione abusiva nei porti di giurisdizione. Sequestrati ombrelloni, sedie e tavoli posizionati abusivamente in un’area demaniale

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Il Nucleo Operativo di Polizia Ambientale della Guardia Costiera di Catania e la Polizia di Stato di Catania, nell’ambito di un’attività congiunta di controllo del territorio volta a contrastare l’occupazione abusiva nei porti di giurisdizione, hanno effettuato mirati controlli nei porti di San Giovanni Li Cuti e Aci Trezza.

Le verifiche nel porticciolo di San Giovanni Li Cuti, in particolare, sono state mirate all’accertamento delle licenze di concessione assentite agli occupanti a vario titolo per l’utilizzo del demanio marittimo costiero etneo e al controllo dei titoli autorizzativi per l’utilizzo temporaneo di suolo demaniale e di specchi acquei. Inoltre, le verifiche sono state rivolte agli ormeggi ed alla sosta delle unità da diporto, nel rispetto delle vigenti ordinanze emanate dalla Capitaneria di Porto di Catania.

I controlli in questione sono stati svolti, oltre che sulla fascia demaniale, anche negli specchi acquei prospicenti con gli agenti della squadra volanti e delle moto d’acqua. Successivamente, l’attività di polizia demaniale ed ambientale si è concentrata sul porto di Aci Trezza, dove è intervenuta anche la Polizia Locale di Aci Castello.

In questo caso, l’attenzione è stata rivolta ad un chiosco ubicato sul lungomare della frazione marinara e l’attività di controllo congiunta ha permesso di accertare l’occupazione abusiva di un’area demaniale. Pertanto, il titolare del chiosco è stato denunciato a piede libero a per l’occupazione non autorizzata di circa 20 mq di suolo demaniale.  Al termine delle operazioni di verifica, sono stati posti sotto sequestro ombrelloni, tavoli e sedie utilizzati per l’occupazione dell’area demaniale.

 

Cronaca

Randazzo, controlli per la sicurezza stradale: multe e denunce

Sotto osservazione le aree urbane che quelle rurali: obiettivo contrastare l’abuso di alcool e sostanze stupefacenti alla guida

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I carabinieri della compagnia di Randazzo hanno effettuato controlli nel territorio compreso tra Piedimonte Etneo e Bronte, in particolare nelle aree urbane che in quelle rurali, per contrastare l’abuso di alcool e sostanze stupefacenti alla guida.

A Bronte, una pattuglia ha sottoposto a controllo un’utilitaria che stava percorrendo a “zig zag” una via principale del paese, sottoponendo il conducente, un 58enne del posto, all’esame dell’etilometro. L’uomo aveva bevuto prima di mettersi alla guida, e aveva un tasso alcol emico superiore rispetto alla soglia consentita. E’ scattato nei suoi confronti l’immediato ritiro della patente e una sanzione di oltre 500 euro.

Un’latra “Gazzella” ha, invece, scorto una inversione di marcia repentina compiuta da un veicolo in transito, motivo per cui gli operatori hanno raggiunto la conducente,una 39enne di Maniace, intimandole l’alt.

Durante il controllo, la donna ha cercato di nascondere nel vano porta oggetti una dose di “marijuana”, subito recuperata dai militari. Inoltre, i carabinieri, dubitando che avesse già assunto droghe, l’hanno condotta presso il locale ospedale dove, effettuate le analisi del caso, i medici hanno confermato che si era messa alla guida sotto l’effetto di stupefacenti.

Anche il conducente di un veicolo coinvolto in un sinistro stradale autonomo,verificatosi nella zona di Bronte, è risultato positivo a quel tipo di accertamento, in quanto gli esami tossicologici eseguiti presso l’ospedale hanno confermato che aveva assunto “cannabinoidi”.

A Castiglione di Sicilia, invece, i carabinieri hanno fermato un 25enne di origini venezuelane che aveva cercato di nascondere, sotto il sedile passeggero, un barattolo in vetro contenente 9 grammi di“marijuana”, mentre a Randazzo, un uomo di origini albanesi alla guida di una moto, aveva in tasca quasi 6 grammi della stessa sostanza.

Infine a Maniace, a seguito di un sinistro stradale tra un ciclomotore e un’autovettura, i militari giunti sul posto hanno sottoposto ad accertamento del tasso alcolemico il conducente dell’utilitaria, accertando che aveva bevuto decisamente troppo per poter guidare e, pertanto, lo hanno denunciato a piede libero.

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Cronaca

Paternò, vìola le misure restrittive: arrestato 36enne

Individuato dai militari mentre passeggiava in città, ha cercato di fornire spiegazioni poco credibili

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Proseguono con intensità i controlli dei Carabinieri della Compagnia di Paternò, impegnati nel monitoraggio dei soggetti sottoposti a misure di prevenzione personale, imposte dall’Autorità Giudiziaria per tutelare la sicurezza pubblica.

Durante un’attività di pattugliamento mattutino, i militari della Sezione Radiomobile hanno arrestato un uomo di 36 anni, già noto alle forze dell’ordine e destinatario della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno e divieto di avvicinamento a una specifica persona. Il soggetto, infatti, è stato sorpreso fuori dalla propria abitazione, in palese violazione delle prescrizioni a cui era sottoposto.

Non trovandolo in casa durante un controllo, i Carabinieri si sono messi sulle sue tracce e lo hanno individuato poco dopo mentre passeggiava per le vie cittadine con apparente indifferenza.Fermato per un controllo, ha cercato di giustificarsi con motivazioni poco credibili e incoerenti.

Grazie alla prontezza dell’intervento, è stato possibile accertare la violazione e procedere all’arresto in flagranza di reato.

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