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Associazionismo

Catania, imprenditori a confronto

Networking degli associati alla Compagnia delle Opere a Villa Ardizzone. Si riparte dopo il periodo pandemico

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Fare rete per affrontare con nuove strategie e la spinta propulsiva che può arrivare da collaborazioni inesplorate, il periodo post pandemico che le imprese si trovano ad affrontare. Trovare nuove forme di networking, da qui la necessità di tornare ad incontrarsi con l’obiettivo di crescere, senza dimenticare uno degli scopi dell’associazione: la solidarietà.

Con questo spirito si è tenuta ieri, nella suggestiva cornice di Villa Ardizzone, a Catania, la reunion di Compagnia delle Opere Sicilia, la prima sotto la neo presidenza di Salvo Motta, imprenditore della grande distribuzione alimentare.

Ad accogliere gli ospiti Rosina e Lea Ardizzone.

«Per noi è una ripartenza – evidenzia Salvo Motta – presidente di Compagnia delle opere Sicilia -. Quest’appuntamento è l’occasione per riallacciare i contatti con tutti i soci, affinché si possa realizzare quella collaborazione necessaria che possa incidere positivamente sia sui soci oltre ad avere ricadute sul territorio. Fare rete è importantissimo. Tutti gli imprenditori hanno bisogno di unire le forze, scambiarsi informazioni, contro l’isolamento. Il confronto spesso diventa fondamentale per superare gli ostacoli.»

Circa un centinaio gli imprenditori, molti giovani che guardano al settore dell’innovazione digitale, presenti a Villa Ardizzone, struttura dichiarata nel 1981 di rilevante interesse storico-artistico, dalla Soprintendenza ai beni culturali e ambientali di Catania e che oggi si pone come location dei più importanti appuntamenti artistico-culturali e mondani del capoluogo etneo.

«Compagnia delle opere Sicilia è un networking operoso dedito a valorizzare la persona dal punto di vista imprenditoriale ed umano – evidenzia Claudia Fuccio, direttrice di Compagnia delle Opere Sicilia – . Ripartiamo con grande entusiasmo. Non a caso abbiamo scelto Villa Ardizzone, un luogo che racconta la grandezza che ha vissuto questa città dal punto di vista culturale. Oggi torniamo a mettere in connessione più di cento imprenditori e liberi professionisti di tutta Italia. La Compagnia delle opere è presente infatti in ogni regione. Anche la parte no profit della nostra associazione ha un grande valore. Non a caso Banco alimentare Sicilia fa parte della nostra rete.»

«Questa è una bella occasione per incontrarsi, scambiarsi delle idee, fare rete – evidenzia Rosina Ardizzone -. Villa Ardizzone vuole essere punto di riferimento per la promozione di iniziative culturali, artistiche, di crescita del territorio. L’imprenditoria serve anche a questo a mettere in campo energie, idee innovative e creatività.»

È ancora possibile, sempre a Villa Ardizzone, visitare la mostra del pittore palermitano Bruno Caruso che racconta con le sue opere le novelle di Giovanni Verga. Visto il successo ottenuto l’allestimento resterà visitabile ancora per le prossime settimane.

Associazionismo

Belpasso, presentato il PCTO “protezione civile e territorio”

Gli studenti durante tutto il percorso, hanno avuto modo di approfondire quali sono i rischi del territorio e quali sono le relative procedure da seguire in caso di emergenze.

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Presentato presso l’aula magna dell’IIS Francesco Redi di Belpasso il PCTO “Protezione Civile e Territorio”, nato dalla collaborazione tra l’Istituto Redi, il Comune di Belpasso, l’Ufficio di Protezione Civile e i volontari del gruppo comunale di Protezione Civile.

 

Gli studenti durante tutto il percorso, hanno avuto modo di approfondire quali sono i rischi del territorio e quali sono le relative procedure da seguire in caso di emergenze.

 

“Ho apprezzato particolarmente questo progetto, poiché offre un valore formativo importante che va oltre i normali programmi ministeriali. Un lavoro svolto a stretto contatto con i volontari, che in Italia sono circa 4,6 milioni, con oltre 1,3 milioni attivi nella sola Protezione Civile. Un grande esercito di uomini e donne che spesso colma le carenze di risorse. Un ringraziamento particolare va alla dirigente scolastica, Giuseppa Morsellino; alla tutor del PCTO, Laura Prastani (impegnata in prima persona come volontaria del Gruppo volontari di Protezione Civile); a Salvatore Scollo, responsabile regionale Protezione Civile della campagna “Io non rischio”; ad Alfio Platania, coordinatore del Gruppo volontari; ai volontari presenti, i quali hanno anche ricordato la nostra cara Josephine Leotta, e ai rappresentanti della polizia locale del comando di Belpasso. Spero questo percorso rappresenti una fonte di ispirazione per i nostri giovani, affinché possano diventare protagonisti del mondo del volontariato”, ha dichiarato il sindaco di Belpasso Carlo Caputo.

 

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Associazionismo

Paternò, Randagismo: Che fine ha fatto il finanziamento per il canile comunale? La denuncia dell’UPA

“Abbiamo portato avanti delle proposte nell’incontro con l’assessore tra cui, la disponibilità a gestire turni ma solo in eventuali strutture a norma, il proseguimento delle sterilizzazioni, ⁠un software per censire i cani e incentivarne l’adozione” ha detto il presidente UPA

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Randagismo, sprechi, criticità nella gestione del fenomeno al centro di una nota stampa che il presidente dell’associazione UPA (Uniti per gli Animali), Giuseppe Panassidi, ha inoltrato alla nostra redazione per ripercorrere le tappe di un lungo e tortuoso cammino percorso dai volontari, del dialogo interrotto con l’Amministrazione e di soluzioni e proposte mai ascoltate.

Panassidi parte dal 2020 quando l’allora assessore al ramo, Vito Rau, ha supportato l’associazione nel reperimento di fondi utili alla realizzazione di un canile a a norma, a costo zero per il Comune. L’Amministrazione allora preferì invece realizzare 10 box in lamiera, spendendo ben 24.000 euro di soldi pubblici, costruiti senza rispettare le normative vigenti ai quali se ne aggiunsero ulteriori.

“Il rifugio di via Verga- spiega Panassidi- non è mai stato a norma e lo ha evidenziato la stessa ASP veterinaria durante un sopralluogo il 15 aprile 2021. Nonostante ciò, il rifugio è stato, di fatto, affidato ad un’associazione, scelta dall’amministrazione, che lo ha gestito per quasi quattro anni. Oggi, il presidente della stessa associazione sostiene che, nello stesso luogo che gestisce da anni, gli animali non possono essere gestiti in modo decente. Perché ci si accorge solo adesso di queste criticità? Lo stesso presidente, inoltre, sostiene di non avere alcuna convenzione con il comune; con che diritto allora possiede le chiavi della struttura a cui ha avuto accesso fino ad oggi? In passato ci eravamo proposti per la costruzione, a nostre spese, di  6 box a norma ma siamo stati ignorati dal Comune il quale ci aveva fatto sapere di avere già in mano, grazie ad un finanziamento, i soldi per costruire, proprio all’autoparco, un canile comunale. Che fine ha fatto questo finanziamento? Sparito nel nulla?

Noi volontari dell’UPA siamo stati costretti ad adottare gli animali che seguivamo da anni, per evitare la loro probabile morte in canile.Tutto nel silenzio delle altre associazioni presenti sul territorio. Dal 2021 ad oggi, abbiamo speso oltre 30.000 euro in stalli. Da allora, da quando i nostri rapporti con il Comune si sono interrotti, il numero di cani nel canile convenzionato è passato da meno di 60 a oltre 120. Alcuni volontari delle associazioni che collaborano con il Comune lavorano nel canile convenzionato, altre associazioni hanno richiesto, per ogni adozione effettuata, un compenso in denaro. Questo è tutto fuorché volontariato.

Guarda caso, queste criticità emergono proprio ora che, finalmente, c’è un assessore che ha iniziato ad ascoltare tutte le associazioni del territorio. Non difendiamo questa amministrazione, anzi. La loro gestione del randagismo è stata disastrosa: hanno premiato gli “amici” e ignorato chi proponeva soluzioni concrete

Oggi, continua Panassidi, l’attuale assessore sembra finalmente voler seguire le regole, ecco perché, chiamati in causa, abbiamo portato avanti delle proposte, tutte gratuite, tra cui, la disponibilità a gestire turni ma solo in eventuali strutture a norma che il Comune potrà mettere a disposizione, il proseguimento delle sterilizzazioni, ⁠un software che ho personalmente realizzato per un’azienda del settore, offerto gratuitamente al Comune di Paternò per censire i cani e incentivarne l’adozione, portare avanti progetti di sensibilizzazione nelle scuole. Staremo a vedere come l’attuale assessore riuscirà a gestire il problema. La nostra risposta dipenderà da questo. Non possiamo accettare che si continui con le solite logiche di favoritismi e sprechi. L’obiettivo deve essere il benessere degli animali, non gli interessi di pochi.”

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