Connect with us

Cronaca

Catania, incidente lungo Viale Andrea Doria con feriti e traffico a rilento

Sul posto personale medico del 118 e agenti della polizia municipale

Pubblicato

il

Incidente stradale questa mattina a Catania lungo Viale Andrea Doria non distante da via Santa Sfida in direzione Misterbianco. Per cause in corso di accertamento poco dopo le 9 del mattino sono venute in contatto un mezzo a due ruote, una Vespa e una Opel Corsa.

A seguito del contatto ci sarebbero dei feriti. Sul posto scattati i soccorsi, personale medico del 118 che ha prestato le cure del caso al conducente del mezzo. Non si conoscono le loro condizioni.

Presenti sul luogo dell’incidente agenti della polizia municipale di Catania chiamati non solo ad effettuare i rilievi del caso, ma anche a regolare il traffico veicolare lungo la circonvallazione. Agenti della polizia che hanno verificato e controllato se la documentazione e le assicurazioni dei mezzi incidentati fossero in regola.

Cronaca

Catania, ex libraio vittima del racket si rifà una vita a Bologna, ma lo Stato gli revoca il beneficio

Il beneficio economico che gli era stato inizialmente concesso gli è stato revocato e ha ricevuto una cartella esattoriale che gli chiede la restituzione dell’intera cifra pari a circa 150 mila euro

Pubblicato

il

FOTO ANSA

“Lo Stato mi aveva riconosciuto vittima della mafia, ma mi vuole togliere tutto quello che mi aveva dato e non so come fare”. A parlare è Maurizio Di Stefano, ristoratore a Bologna. Quasi quindici anni fa era stato costretto a chiudere la libreria in centro a Catania dopo aver denunciato e sfidato la mafia, stremato dal racket: dopo le ennesime intimidazioni subite, maturò la convinzione che non c’erano più le condizioni per lavorare serenamente.

Andato via dalla Sicilia, è ripartito a Bologna, con un’avventura imprenditoriale completamente diversa, aprendo locali di cucina con specialità della sua terra di origine.  Ha potuto farlo grazie, anche, ai soldi ricevuti dal fondo per la solidarietà per le vittime delle richieste estorsive e usura.

Dopo una lunga istruttoria e dopo aver acquisito pareri favorevoli dalla Procura di Catania e da altre istituzioni, nel 2017 il commissario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura decretò un’elargizione di circa 150 mila euro, somma che Di Stefano ha investito nella nuova attività: ora gestisce il locale “Liccu” in via Ranzani.

Ma da qualche anno il ristoratore è alle prese con una nuova battaglia giudiziaria. Il beneficio economico che gli era stato inizialmente concesso, infatti, gli è stato revocato e ha ricevuto una cartella esattoriale, dall’Agenzia delle Entrate, che gli chiede la restituzione dell’intera cifra. I procedimenti penali aperti a Catania dalle sue denunce sono andati avanti, ma “solo” per il reato di usura aggravata, mentre le ipotesi di estorsione, inizialmente formulate dalla Procura, sono state archiviate.

Questo, secondo il tribunale civile di Catania che ha respinto un primo ricorso, fa venir meno i presupposti di legge per accedere al fondo antiracket. Di Stefano ha impugnato la cartella esattoriale e attende l’udienza nel 2026. “Ma al di là della mia vicenda personale, quello che è successo è un brutto segnale per tutti: chi è stato vittima di crimini di mafia dovrebbe avere il diritto di potersi affidare e fidare dello Stato”, dice.

 

Continua a leggere

Cronaca

Zafferana Etnea, in montagna per scaricare rifiuti, ma il camion si ribalta: denunciato 51enne

Nei paesi pedemontani, un fenomeno particolarmente insidioso è lo smaltimento illecito dei rifiuti, che danneggia l’ambiente e alimenta circuiti illegali, anche di natura organizzata. In questi luoghi poco trafficati vengono scaricati materiali di ogni genere

Pubblicato

il

I carabinieri del comando stazione di Zafferana Etnea sono stati impegnati in un’attività finalizzata a reprimere condotte che ledono il patrimonio ambientale, tutelando il territorio e la salute pubblica.

Nei paesi pedemontani, un fenomeno particolarmente insidioso è lo smaltimento illecito dei rifiuti, che danneggia l’ambiente e alimenta circuiti illegali, anche di natura organizzata. In questi luoghi poco trafficati, infatti, vengono scaricati materiali di ogni genere perché i malviventi credono di non essere visti.

“A tal proposito questo intento non è andato a buon fine per un 51enne residente a Santa Venerina – scrivono dal comando provinciale- peraltro titolare di una ditta di servizi ambientali con sede a Valverde. regolarmente iscritta per lo smaltimento di residui provenienti da lavori di giardinaggio”.

I carabinieri sono infatti intervenuti in via Monte Perillo, a seguito della segnalazione di un autocarro ribaltato sulla sede stradale, trovando un furgone adibito al trasporto di rifiuti di vario genere, che si era rovesciato durante la marcia, ostruendo completamente la carreggiata e riversando sulla strada un ingente quantitativo di scarti plastici, legname, residui di lavorazioni e altri materiali.  Dopo aver accertato che nel mezzo non vi era alcuna persona, i militari dell’Arma hanno avviato le indagini per ricostruire la vicenda e sono risaliti all’intestatario del furgone.

Sono poi stati ascoltati alcuni testimoni che avevano visto quel camion percorrere quella via stretta e ripida, con la parte posteriore piena di rifiuti di vario tipo, fino a perdere aderenza e, quindi, ribaltarsi, scaricando in strada tutto il materiale.  Immediate sono scattate le ricerche del conducente che, dopo il ribaltamento, era scappato nelle campagne circostanti, ma è stato trovato sempre in zona. Messo dinanzi all’evidenza dei fatti il 51enne ha ammesso che intendeva smaltire il carico “in una zona appartata di montagna confidando che non sarebbe stato notato” scrivono i carabinieri.

L’imprenditore è stato denunciato per gestione illecita di rifiuti, mentre l’autocarro è stato posto sotto sequestro e per la rimozione e lo smaltimento del materiale sparso sulla carreggiata è stata attivata una ditta specializzata.

 

Continua a leggere

Trending