La Chiesa etnea si prepara a vivere un momento di grande significato spirituale e culturale. Venerdì 19 settembre, alle ore 19.30, presso il santuario di Mompileri, l’arcivescovo di Catania Luigi Renna presenterà la sua nuova Lettera pastorale per l’anno 2025-2026, intitolata “Sui passi di sant’Agata per rendere ragione della nostra speranza”. Il documento, redatto in occasione del nono centenario della traslazione delle reliquie della patrona da Costantinopoli a Catania, si propone come guida per leggere il presente alla luce della fede e del coraggio della martire catanese.
Sant’Agata, maestra di fede nel tempo presente
Nella Lettera, monsignor Renna invita i fedeli a riscoprire in Agata una testimone di speranza e credibilità cristiana. “La scegliamo ancora come maestra di fede – scrive l’arcivescovo – perché possiamo reimparare dal suo sacrificio ad essere credenti credibili nel nostro tempo”.Il testo affronta non solo temi spirituali, ma anche questioni attuali: dal mondo ferito dalle guerre, al cammino della Chiesa dopo il pontificato di papa Francesco, fino alle difficoltà sociali e culturali che toccano da vicino la diocesi etnea.
Segni e simboli della festa: dal sacco alle candelore
Ampio spazio è dedicato alla pietà popolare agatina, con particolare attenzione ai suoi simboli. Il “sacco”, ad esempio, è richiamato come segno di umiltà e responsabilità: “Portarlo – sottolinea Renna – richiede coerenza di vita, perché sarebbe un sacrilegio indossarlo se si è coinvolti in comportamenti contrari al Vangelo, come lo spaccio di droga, l’uso di armi o l’affiliazione a famiglie mafiose”.Non mancano indicazioni anche per le “candelore”: l’arcivescovo auspica che vengano liberate da logiche di ostentazione personale.
L’emergenza educativa e la questione giovanile
Uno dei passaggi più forti della Lettera riguarda l’emergenza educativa. Monsignor Renna richiama la realtà delle baby gang, delle gravidanze precoci e dell’uso di stupefacenti tra adolescenti, fenomeni che interpellano con urgenza la comunità ecclesiale. La risposta, secondo l’arcivescovo, deve partire dalla cura delle famiglie, dalla corresponsabilità dei genitori nella formazione cristiana e da progetti di sostegno per i nuclei più fragili, anche sul piano scolastico.
Una città a misura d’uomo: fede e impegno civile
Accanto alla dimensione spirituale, la Lettera non trascura l’appello alla partecipazione civica. In quest’ottica, l’arcivescovo annuncia il rafforzamento dell’Istituto per la formazione socio-politica Sant’Agata per Catania, chiamato a sostenere laici impegnati nella costruzione di una politica buona e di una democrazia rinnovata, contro la corruzione e le infiltrazioni mafiose.
L’appuntamento di Mompileri
Tutti questi temi saranno al centro della Assemblea pastorale diocesana, in programma giovedì 18 e venerdì 19 settembre al santuario di Mompileri. La serata conclusiva vedrà la presentazione ufficiale della Lettera da parte dell’arcivescovo. Un invito, dunque, a seguire “i passi di sant’Agata” non solo nella devozione, ma nella vita concreta, tra fede, educazione e cittadinanza attiva