Connect with us

Cronaca

Catania, lite tra stranieri nel quartiere San Berillo, arrestato 18enne di origine africana

La “vittima” un uomo di 33 anni. Il fermato è accusato di lesioni personali aggravate e porto abusivo di arma bianca.

Pubblicato

il

Lite in pieno giorno a Catania nel quartiere San Berillo. A “confrontarsi” due uomini originari dell’Africa. Per cause ancora in fase di accertamento, durante la colluttazione, il 18enne avrebbe estratto un coltello col quale avrebbe colpito al polso destro il 33enne, provocandogli una profonda ferita.

Provvidenziale si è rivelato l’intervento di un passante che, compresa la gravità di quanto stava accadendo, è riuscito a separare i due uomini e poi, richiamando l’attenzione degli altri passanti, ha sollecitato l’immediata chiamata al numero di emergenza 112 NUE. L’aggressore, intuito che di lì a breve sarebbero accorse le Forze dell’Ordine, si è dato alla fuga a piedi, tallonato, però, dallo stesso cittadino che aveva interrotto l’aggressione.

Sul posto militari della compagnia di Piazza Dante, che sono rapidamente intervenuti, riuscendo a intercettare e, quindi, bloccare il fuggitivo, che nel frattempo aveva cercato di nascondersi nelle viuzze del quartiere. Quando è stato fermato e messo in sicurezza, il 18ebnne si era già disfatto del coltello, ma i carabinieri sono riusciti a recuperarlo. Intanto il ferito è stato accompagnato dal 118 all’ospedale San Marco, dove gli è stata diagnosticata una prognosi di 30 giorni, ma le sue condizioni non sono state considerate gravi dai sanitari.

L’aggressore, invece, è stato portato in caserma dalla pattuglia mentre, nel contempo, gli investigatori dell’Arma hanno dato avvio, sul campo, ad un’intensa attività investigativa.

I militari della Sezione Operativa, infatti, hanno effettuato accurati rilievi tecnici sul luogo dell’evento, documentando con precisione ogni elemento utile alla ricostruzione dei fatti.

Hanno poi acquisito numerose testimonianze e analizzato anche le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza della zona, con lo scopo di trovare quanto di utile per ricostruire, in modo dettagliato, ogni fase dell’aggressione inclusi i momenti immediatamente precedenti e successivi. Il 18enne è stato arrestato con l’accusa di lesioni personali aggravate e porto abusivo di arma bianca. L’arresto è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria, che ha disposto la custodia cautelare in carcere.

Cronaca

Catania, arrestati due giovani per furto e lesioni personali aggravate

I due sarebbero gli autori di diversi scippi provocando in taluni casi delle lesioni per la caduta al suolo delle vittime

Pubblicato

il

Arrestati dalla Squadra Mobile di Catania due giovani rispettivamente di 20 e 24 anni. I due sarebbero gli autori di diversi episodi di furti con strappo aggravati nonché lesioni personali aggravate. Il provvedimento restrittivo è il risultato di una indagine che ha avuto spunto da una serie di “episodi delittuosi in cui gli indagati” ha scritto la Procura, agendo con analoghe modalità  ed utilizzando uno scooter , dopo avere individuato persone con borse o altri oggetti di valore in mano , non appena colto un momento di distrazione delle potenziali vittime, avrebbero strappato il “loro bene indossato, cagionando in taluni casi delle lesioni per la caduta al suolo delle vittime stesse,  per poi immediatamente darsi alla fuga”.

Le indagini coordinate dalla Procura etnea e svolte dalla Sezione Contrasto al Crimine Diffuso della Squadra Mobile, hanno permesso, tenendo conto della visione di immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza delle aree dove sono avvenuti i fatti, di “attribuire ai due odierni indagati la responsabilità in ordine alla commissione delle condotte delittuose accertate”.

Il Giudice per le indagini preliminari, su richiesta del Pubblico Ministero titolare del relativo fascicolo d’indagine, ha quindi disposto nei confronti del 24enne l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari con l’aggiunta del controllo mediante braccialetto elettronico e nei confronti del 20enne la misura in carcere.

.

 

Continua a leggere

Cronaca

Misterbianco, va in un centro ad “hoc” la donna che ha ucciso la figlia di 7 mesi

A darne comunicazione il legale l’avvocato Alfio Grasso. La 40enne è attualmente detenuta nel carcere Piazza Lanza. Il trasferimento dovrebbe avvenire prossima settimana

Pubblicato

il

Nei prossimi giorni la donna di Misterbianco di 40 anni che lo scorso 30 aprile ha gettato dal terzo piano della propria casa di via Marchese, nel centro misterbianchese, la figlia di sette mesi uccidendola, lascerà il carcere di Piazza Lanza a Catania dove è detenuta per essere trasferita a Barcellona Pozzo di Gotto, nel messinese, in una struttura adatta per accogliere soggetti con problematiche di natura “psichiatrica”.

A darne comunicazione il legale della donna l’avvocato Alfio Grasso. Il trasferimento dovrebbe avvenire prossima settimana.

La procura di Catania ha proceduto alla nomina di un perito per valutare se la donna al momento di commettere l’insano gesto fosse in grado di intendere e di volere. Si tratta del professore Eugenio Aguglia. Anche la difesa ha nominato un suo perito: si tratta del professore Antonino Petralia.

La donna, che è anche madre di un bimbo di sette anni, era seguita da un amministratore di sostegno nominato dal Tribunale poiché soffriva di una depressione post-partum.

 

Continua a leggere

Trending