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Cronaca

Catania, lotta al narcotraffico, arrestate sei persone e sequestrati beni per 7,7 milioni di euro

“Smantellato gruppo criminale specializzato nell’esfiltrazione di sostanze stupefacenti dal porto” dicono dalla Procura etnea

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A Catania i finanzieri del comando provinciale hanno eseguito, nelle scorse ore, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Dora Catena nei confronti di sei persone accusate di avare gestito un’intensa attività di narcotraffico con importazioni dall’estero, con l’aggravante dell’ingente quantitativo.

Nel contempo è stata data esecuzione a un decreto d’urgenza emesso della Procura che ha disposto il sequestro di beni nella disponibilità di cinque degli indagati per circa 7,7 milioni di euro. Al centro delle indagini dell’operazione ‘Lost and found’, ingenti quantitativi di cocaina che sarebbero stati importati dal Sud America con dei container.

Durante l’operazione le Fiamme gialle hanno eseguito tre sequestri per oltre 215 chilogrammi di droga e acceso un faro su una partita da oltre 300 chilogrammi poi non finalizzata. Il primo è stato eseguito il 25 maggio del 2022 nel porto di Catania: la droga era nell’intercapedine del tetto di un container proveniente dal Sud America. Il secondo, di 60 kg, il 7 febbraio 2023, è stato eseguito dalla guardia di finanza di Salerno nel porto campano: la sostanza stupefacente era in un container contenente frutta esotica proveniente dal Sud America. Il terzo episodio riguarda il sequestro di 45 kg di cocaina, effettuato il 1 dicembre del 2023 dai finanzieri del nucleo Pef di Catania nella zona industriale del capoluogo etneo, dopo il trasferimento, nella sede operativa della società di gestione dei servizi portuali, del container contenente il carico di cocaina, giunto alcune ore prima in porto.

Le indagini svolte, da unità specializzate del nucleo Pef di Catania-Gruppo operativo antidroga del Gico, coordinate dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e dalla sostitute Tiziana Laudani e Michela Maresca, hanno preso spunto da dichiarazioni rese da due collaboratori di giustizia, ex esponenti di spicco uno del clan Strano di Monte Po e l’altro della cosca Cappello, che avevano indicato il porto etneo come il punto terminale di arrivo di ingenti quantitativi di cocaina, sfruttando le movimentazioni commerciali in ingresso in quell’area.

Secondo i due ‘pentiti’, in quell’area avrebbero operato affiliati al clan Pillera-Puntina che, a fronte di un compenso pari al 30-40% del quantitativo, avrebbero favorito l’ingresso e la successiva esfiltrazione di sostanza stupefacente giunta a bordo di navi cargo provenienti dal Sud-America.  I destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere nell’ambito dell’operazione ‘Lost and found’ sono: Giuseppe Curciarello, di 58 anni; Angelo Di Mauro, di 45; Salvatore Fichera, di 39; Angelo e Melino Sanfilippo, padre e figlio, rispettivamente di 59 e 35 anni; Antonino Vasta, di 41. Tutti, ad esclusione di Curciarello, sono destinatari del provvedimento di sequestro beni disposto dalla Procura di Catania.

 

Cronaca

Misterbianco, infanticidio di Maria Rosa, il fratello di 7 anni avrebbe provato a fermare la madre

Il bimbo avrebbe visto la mamma prendere la sorellina e avrebbe cercato di bloccarla: “mamma che stai facendo…”, le avrebbe anche detto.

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Proseguono le indagini dei carabinieri della Compagnia di Catania Fontanarossa e di quelli della Tenenza di Misterbianco sull’infanticidio di via Marchese, registratosi martedì intorno alle 14 in una casa del centro storico misterbianchese.

Ha tentato di fermare la madre che aveva in mano Maria Rosa, la sorellina di sette mesi e che l’ha lanciata in strada dal terrazzo di casa provocandole ferite mortali. Testimone diretto della tragedia è stato il primogenito della 40enne, accusato di omicidio volontario. Si tratta del bambino di sette anni che ha visto la mamma prendere la sorellina e prima che mettesse in atto il drammatico gesto ha cercato di bloccarla: “mamma che stai facendo…”, le avrebbe anche detto. Il gesto è ritenuto legato a problemi di fragilità psicologica della donna acuiti da una grave crisi post partum che l’aveva portata a “rifiutare la bambina”. In casa c’erano anche il padre dei bambini, la nonna e una zia paterna.

La 40enne avrebbe approfittato di un attimo di distrazione dei familiari, che non la lasciavano mai sola con la bambina, per compiere l’insano gesto. L’unico ad accorgersi di quello che stava accadendo sarebbe stato il bambino che ha tentato, inutilmente, di fermarla. E’ quanto emerge dall’inchiesta coordinata dall’aggiunto Sebastiano Ardita e dal sostituto Augusto Rio. La donna, durante l’interrogatorio di convalida tenutosi questa mattina dinanzi al GIP Simona Ragazzi, avrebbe risposto alle domande del Giudice per le indagini preliminari e “sarebbe apparsa molto rammarica per l’accaduto” ha detto  il legale della donna l’avvocato Alfio Grasso.

Quest’ultimo  ha, inoltre, specificato che la sua assistita “si sarebbe mostrata collaborativa”. Il Giudice per le udienze preliminari si è riservato la decisione.

A Misterbianco l’abitazione di via Marchese è diventata luogo di “pellegrinaggio”. Tanti i fiori bianchi e peluche lasciati dai cittadini  di una città sconvolta, all’esterno dell’edificio, mentre sono tanti coloro che, transitando in quella via, si fermano per una preghiera o semplicemente per farsi il segno della croce.

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Cronaca

Catania, incidente in via Umberto, auto sfonda vetrata negozio, quattro feriti

In corso la ricostruzione del sinistro. Il mezzo prima di schiantarsi contro il negozio ha travolto anche uno scooter con a bordo due giovani

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Incidente nel pomeriggio di oggi, intorno alle 16.30, a Catania in via Umberto dove un’autovettura, guidata da un 87enne, ha sfondato la vetrina di un negozio. L’uomo, per cause in corso di accertamento (probabilmente un malore), avrebbe perso il controllo del mezzo andandosi a schiantare contro la vetrata dell’esercizio commerciale. All’interno dell’auto si trovava anche la moglie dell’anziano.

L’auto, con alla guida l’87enne, prima di schiantarsi contro il negozio si sarebbe scontrata contro uno scooter  con a bordo due giovani e transitava proprio su via Umberto. Immediati sono scattati i soccorsi sul posto diverse ambulanze del 118 che hanno trasportato i quattro feriti dell’incidente negli ospedali della zona.  Non si conoscono al momento le loro condizioni.

Sul posto anche vigili del fuoco del comando provinciale che hanno messo in sicurezza  i  mezzi incidentati e aiutato le persone che erano all’interno dell’autovettura. Sul posto per i rilievi del caso agenti della polizia di stato e vigili urbani.

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