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Cronaca

Catania, movida sicura, controlli nel centro storico e nei pressi del lungomare

Complessivamente sono state identificate dalle pattuglie poste a disposizione della sala operativa della Questura 282 persone, di cui 55 con precedenti penali, e sono stati controllati 125 veicoli, tra auto e moto

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Come ogni fine settimana, anche questo ultimo weekend di luglio, è stato caratterizzato da un articolato servizio di controllo interforze, predisposto con ordinanza del Questore di Catania per garantire il sereno svolgimento della movida nel centro storico e, in particolare, nelle zone maggiormente frequentate da cittadini e turisti, nei pressi di locali ed attività di ritrovo.

Sono stati realizzati presidi e posti controllo non solo nel centro storico cittadino, con particolare attenzione a piazza Bellini, via Sangiuliano, via Coppola, via Teatro Massimo, via San Gaetano alla Grotta, via S. Filomena, via Gemmellaro, piazza Università, piazza Stesicoro, via Etnea, ma anche nella zona del lungomare, precisamente in piazza Europa, piazza Nettuno, via del Rotolo, Piazza Mancini Battaglia e via Acicastello, in considerazione del maggior afflusso di persone nella stagione estiva.

Complessivamente sono state identificate dalle pattuglie poste a disposizione della sala operativa della Questura 282 persone, di cui 55 con precedenti penali, e sono stati controllati 125 veicoli, tra auto e moto.

In merito ai controlli stradali sono state rilevate 11 infrazioni al Codice della Strada, specificamente 3 per assenza della copertura assicurativa, 6 per guida di ciclomotori senza il casco protettivo e 2 per assenza della revisione periodica. Di conseguenza, i relativi mezzi sono stati sottoposti alle sanzioni accessorie: 3 sono stati sottoposti a sequestro amministrativo, 6 a fermo amministrativo e 2 sono stati sospesi dalla circolazione. In totale sono state elevate sanzioni per un ammontare di circa 6.000 euro.

Le pattuglie della Polizia di Stato hanno effettuato diversi controlli di gruppetti di giovani anche con la finalità di prevenire e contrastare il fenomeno dell’uso di droghe e dell’abuso di sostanze alcoliche.

In particolare, sono stati segnalati in Prefettura come assuntori di sostanze stupefacenti due giovani catanesi. Uno di loro, 27enne, è stato fermato dalle volanti in via A. di Sangiuliano nel corso della notte e in considerazione del suo atteggiamento sospetto è stato perquisito e trovato in possesso di una dose di crack. L’altro, un 19enne, che circolava a bordo di un ciclomotore, è stato fermato durante un posto di controllo per degli accertamenti di routine e ha consegnato spontaneamente ai poliziotti un involucro contenente 5 grammi di marijuana; nei suoi confronti, oltre alla segnalazione in Prefettura, i poliziotti hanno proceduto ad elevare due verbali per violazioni al codice della strada, essendo stato sorpreso alla guida senza patente e senza assicurazione.

Inoltre fermati nella zona di via Dusmet, due catanesi di 32 e 37 anni che sono stati denunciati rispettivamente per l’inosservanza del Dacur, il cosiddetto Daspo urbano, e del divieto di ritorno nel comune di Catania, provvedimento emesso dal Questore tramite foglio di via obbligatorio, che gli impone di non fare ritorno, senza autorizzazione e per un tempo determinato, nel comune indicato.

Particolare attenzione è stata rivolta al fenomeno dei parcheggiatori abusivi non solo nella zona del centro storico, ma anche in quella del lungomare ove con l’inizio della stagione estiva si registra un maggiore afflusso di persone anche nelle ore serali. Nel corso della sera e della notte ne sono stati sanzionati tre, che si aggiungono a quelli già verbalizzati negli scorsi giorni; si tratta di un 21enne fermato in piazza Borsellino, nonché di un32enne e un 37enne entrambi fermati in via Dusmet. Inoltre, il 32enne è stato denunciato per violazione del Dacur, con il quale Questore di Catania gli ha fatto divieto di stazionare proprio in quella zona, e il 37enne, residente a Belpasso, per violazione del foglio di via obbligatorio, con il quale gli è stato vietato di tornare a Catania per 2 anni.

Analoghi controlli sono stati svolti dall’Arma dei Carabinieri, che ha impiegato equipaggi della Compagnia di Piazza Dante e del Nucleo Radiomobile di Catania. È stato messo in campo un dispositivo composto da pattuglie dinamiche, militari a piedi e Carabinieri con etilometro e drug-test, impegnati in posti di controllo lungo le vie a maggiore affluenza.

Tali controlli sono stati effettuati nella zona del centro storico e, in particolare, Piazza Federico di Svevia, Piazza Currò, Largo Rosolino Pilo e aree limitrofe, dove i militari dell’Arma sono stati impegnati in un’azione di prevenzione e contrasto ai fenomeni di criminalità diffusa, tra cui lo smercio e la diffusione di droga tra i giovani e i reati predatori, nonché alla guida in stato di alterazione e a quelle condotte irrispettose del decoro urbano, come la sosta selvaggia nei pressi dei siti storici o in quelli di maggiore aggregazione.

Complessivamente sono state identificate 89 persone e controllati 47 veicoli, di cui 9 sono stati sottoposti a sequestro/fermo amministrativo.

Sono state elevate 17 sanzioni per violazioni al Codice della Strada, per un importo complessivo di circa € 14.000,00 e la decurtazione di 56 punti patente. Tre giovani catanesi hanno subito il fermo amministrativo del proprio motociclo, poiché sorpresi a guidarli senza casco. Inoltre, 3 guidatori sono stati sanzionati per guida di veicoli senza la prevista copertura assicurativa; medesime conseguenze per un autista che ha superato un incrocio con semaforo rosso e due che conducevano i propri veicoli senza documenti.

A un altro catanese è stata, invece, sospesa la patente perché conduceva la propria autovettura mentre stava utilizzando il cellulare. A ciò si aggiungono 3 sanzioni per il mancato uso delle cinture di sicurezza ed altrettante per la mancata copertura assicurativa dei veicoli. Nel corso dei controlli è stato anche denunciato un 32enne catanese per guida senza patente poiché mai conseguita, con la recidiva nel biennio, al quale, inoltre, è stato sequestrato per la definitiva confisca il proprio scooter.

Riguardo ai servizi di prevenzione del fenomeno della guida sotto l’effetto di alcool e stupefacenti, è stata organizzata una serie di posti di controllo nel centro storico da parte di diverse pattuglie del Nucleo Radiomobile. Al termine delle verifiche con l’etilometro, che hanno interessato 29 conducenti, di cui 3 nella fascia d’età tra i 18 ed i 22 anni, 8 in quella tra i 23 e 27 anni, 10 in quella tra i 28 ed i 32 anni, ed 8 oltre i 32 anni. All’esito dei controlli, i tassi alcolemici rilevati sono risultati all’interno dei limiti stabiliti normativamente.

Nel corso del particolare servizio, inoltre, due automobilisti sono stati sottoposti al “drug-test”, che non hanno evidenziato condotte contrarie alla legge.

Sempre durante i controlli su strada, è stato deferito in stato di libertà un parcheggiatore abusivo, un 37enne della provincia catanese, sorpreso in Piazza San Placido, per la recidiva nell’attività non autorizzata di parcheggiatore. In merito all’attività antidroga, sono stati effettuati nelle aree adiacenti a Piazza Duomo controlli da parte delle pattuglie a piedi, finalizzati alla ricerca di sostanze stupefacenti, armi o oggetti atti ad offendere, nei confronti di alcuni ragazzi catanesi, non venendo rilevate violazioni.

 

Cronaca

Castiglione di Sicilia, due Carabinieri di Licodia e Biancavilla salvano donna in pericolo

I due uomini dell’arma hanno salvato più volte la donna dall’estremo gesto

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La sera del 22 luglio si è consumato un drammatico episodio che ha visto protagonisti i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Randazzo, impegnati in un delicato salvataggio presso un’abitazione di Castiglione di Sicilia. Una donna aveva richiesto l’intervento delle forze dell’ordine, denunciando presunti episodi di violenza domestica da parte del coniuge con cui conviveva.

Giunti sul posto, i Carabinieri Alberto Fichera di Santa Maria di Licodia e Rosario Crispi di Biancavilla, si sono trovati di fronte a una situazione di estrema gravità: la signora, visibilmente in preda al panico e alla disperazione, si è diretta verso il retro dell’abitazione e, superando la balaustra del terrazzo, ha minacciato di compiere un gesto estremo. La professionalità e l’umanità dimostrate dai militari sono state decisive per stabilire un contatto costruttivo con la donna, riuscendo attraverso una manovra coordinata e tempestiva a trarla in salvo.

Il momento di crisi, tuttavia, non si è concluso immediatamente: la donna, ancora in forte stato di agitazione psicologica, si è impossessata di un’arma bianca minacciando atti di autolesionismo. Anche in questa circostanza, la capacità di mediazione e il controllo emotivo dei Carabinieri hanno permesso di convincerla a desistere dai suoi propositi autodistruttivi.

Un terzo episodio critico si è verificato quando la signora ha tentato di raggiungere un pendio nelle vicinanze, rinnovando le minacce suicide. Per la terza volta, l’intervento paziente e determinato dei militari ha scongiurato il peggio, riuscendo a tranquillizzarla e a garantire la sua incolumità.

Le verifiche condotte durante l’operazione non hanno portato alla luce riscontri concreti riguardo agli episodi di maltrattamento inizialmente segnalati. I Carabinieri hanno comunque esortato la donna a riprendere un percorso terapeutico precedentemente abbandonato. Il Segretario Generale Provinciale del Sindacato Italiano Militari Carabinieri di Catania, Gianpiero Tosto, ha lodato l’operato degli uomini coinvolti nell’intervento: “Le metodologie adottate in questa complessa operazione dimostrano non solo il valore, la competenza e la dedizione che caratterizzano quotidianamente il servizio dei nostri militari, ma evidenziano anche l’eccezionale abilità nel fronteggiare situazioni critiche da parte di chi agisce con razionalità, compassione e risolutezza in ogni contesto operativo. Questo rappresenta la nostra identità: un presidio affidabile, sempre accanto ai cittadini che vivono momenti di difficoltà.”

Fonte: simcarabinieri.it

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Cronaca

Nicolosi, controlli in due ristoranti: trovate diverse criticità

La task-force ha accertata la presenza di 60 kg di alimenti non tracciati, di 4 lavoratori in nero e una serie di problematiche relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro. Elevate complessivamente sanzioni per circa 45 mila euro

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Sessanta chili di alimenti non tracciati, prodotti spacciati per IGP e DOP, quattro casi di lavoro nero e molteplici violazioni della normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, con sanzioni per oltre 44.800 euro.  È il bilancio di un controllo effettuato dalla task force coordinata dalla Polizia di Stato in due ristoranti di Nicolosi per verificare le condizioni di igiene, la regolarità delle posizioni lavorative dei dipendenti e per garantire la sicurezza alimentare, a tutela della salute dei consumatori.

Nel primo ristorante, il Corpo Forestale ha rinvenuto 30 chili di alimenti privi del necessario requisito della tracciabilità, indispensabile per determinare l’esatta provenienza dei prodotti. La merce è stata sequestrata e il titolare è stato sanzionato per 1.500 euro.

Gli operatori del Servizio prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro hanno rilevato alcune criticità che hanno comportato complessivamente sanzioni per 5.100 euro.

Invece, l’Ispettorato territoriale del lavoro non ha riscontrato irregolarità nelle posizioni lavorative dei singoli dipendenti.

Gli specialisti del servizio “Igiene Pubblica” dell’Asp hanno rilevato la scarsa fruibilità del servizio igienico annesso al laboratorio cucina e la mancanza di zanzariere alle finestre della cucina, comminando una sanzione di 2.000 euro e fornendo delle prescrizioni per la presenza di friggitrice e asciuga posate ubicate all’esterno del laboratorio.

Anche nel secondo ristorante controllato, il Corpo Forestale ha sequestrato 30 chili di alimenti non tracciati che, a seguito delle opportune verifiche del servizio “Sanità Pubblica Veterinaria” dell’Asp, sono stati ritenuti non idonei al consumo umano e, pertanto, sono stati distrutti. Oltre alla sanzione di 1.500 euro per la mancata tracciabilità dei prodotti, il titolare è stato sanzionato per 10.000 euro per l’assenza di indicazione degli allergeni nei menù.

“Durante gli accertamenti, è stato constatato come alcuni prodotti sono stati indicati, in modo del tutto arbitrario, come DOP e IGP nei menù esibiti ai clienti” si legge in una nota della Questura. Il  legale rappresentante è stato denunciato per frode in commercio.

Il personale dell’Ispettorato del Lavoro ha effettuato le verifiche sul personale presente al momento del controllo, rilevando su 14 dipendenti la presenza di  alcuni lavoratori non in regola. “Il tutto ha determinato una sanzione di 1.950 euro per ogni lavoratore in nero, per un totale di 7.800 euro- prosegue la nota della Questura-  Già in passato, il titolare era stato sanzionato per casi analoghi, per cui, come previsto dalla normativa vigente, è stata elevata un’ulteriore sanzione di 5.000 euro per recidiva con la contestuale sospensione dell’attività imprenditoriale fino alla regolarizzazione delle posizioni dei lavoratori”.

Il servizio “Igiene Pubblica” non ha riscontrato criticità, mentre lo Spresal ha verbalizzato molteplici carenze, elevando sanzioni per complessivi 11.900 euro.

Nello specifico, non è risultato agevole e sicuro il passaggio dei lavoratori per la disposizione di attrezzature e arredi, è stato trovato un estintore di non facile utilizzo per l’intralcio dei tavoli, diverse lampade di emergenza sono risultate non funzionanti, l’impianto elettrico presentava cavi danneggiati e un’impastatrice è risultata priva dei requisiti di sicurezza. L’azione di controllo è stata estesa anche tra le vie di Nicolosi per monitorare le condotte alla guida dei veicoli, riscontrando alcune violazioni al Codice della Strada.

Nei posti di controllo i poliziotti hanno identificato complessivamente 190 persone e hanno controllato 65 veicoli, sanzionando gli automobilisti indisciplinati soprattutto per il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, per l’assenza di revisione periodica del mezzo e per la mancata assicurazione per la responsabilità civile.

 

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