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Cronaca

Catania, nascondeva droga e munizioni nel borsone, arrestato 57enne

I carabinieri hanno trovato ben 1.800 grammi di marijuana, suddivisa in diverse buste di cellophane, pronte per la distribuzione agli acquirenti, nonché una confezione di 50 cartucce per pistola calibro 7.65

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A Catania i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti un 57enne,calabrese ma residente a nel capoluogo etneo già  da diversi anni. In particolare, nonostante l’uomo si trovasse ai domiciliari presso la propria abitazione nel quartiere Picanello per scontare una condanna, il 57enne avrebbe portato avanti “una redditizia attività di spaccio di stupefacenti”.

Da quanto accertato dalle forze dell’ordine l’abitazione dell’uomo sarebbe stata utilizzata come base logistica per lo stoccaggio della droga, in particolare marijuana, che successivamente sarebbe stata distribuita ai clienti. I militari dell’Arma, dopo un servizio fatto di appostamenti e osservando un insolito e sospetto viavai di persone dall’appartamento, sono entrati in azione. I carabinieri hanno suonato alla porta di casa del 57enne  con il pretesto di un controllo di routine.

L’uomo, ignaro della trappola, ha aperto la porta senza sospetti, permettendo ai militari di entrare. Una volta dentro è stata immediatamente avviata una approfondita perquisizione degli ambienti. Durante le operazioni, i carabinieri hanno ispezionato accuratamente ogni stanza dell’appartamento e, in camera da letto, hanno individuato un borsone nero appoggiato su un baule, al cui interno hanno trovato ben 1.800 grammi di marijuana, suddivisa in diverse buste di cellophane, pronte per la distribuzione agli acquirenti, nonché una confezione di 50 cartucce per pistola cal.7.65.

Proseguendo le ricerche, i militari hanno esaminato anche la cucina dove, all’interno del forno, hanno rinvenuto un foglio manoscritto sul quale sarebbero stati annotati nominativi e relativi importi, presumibilmente riconducibili all’attività di spaccio. L’uomo è stato  arrestato e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria, che ha convalidato il provvedimento e disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari, mentre la droga è stata sequestrata.

 

Cronaca

Catania, corse turistiche con taxi abusivi, sanzionati 4 finti tassisti

La Polstrada ha provveduto il ritiro della patente ai fini della sospensione per un periodo dai 4 ai 12 mesi e il sequestro dei mezzi ai fini della confisca

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Giro di vite della Polizia di Stato per contrastare il fenomeno dei tassisti abusivi che diventa sempre più frequente in concomitanza con la crescita dei flussi turistici in città.

Negli ultimi giorni, gli agenti del Compartimento Polizia Stradale di Catania hanno intensificato i servizi di controllo nei principali snodi turistici della città dove sono stati trovati autisti non autorizzati che, con le proprie autovetture private, hanno occupato le corsie riservate ai veri taxi per intercettare i viaggiatori, in gran parte stranieri, offrendo servizi di trasporto in modo del tutto abusivo e senza garanzie di sicurezza.

Il disorientamento iniziale dei turisti e i prezzi ritenuti più bassi costituiscono linfa vitale per coloro che svolgono la professione illegale di “finti tassisti” e cercano di accaparrarsi turisti fornendo corse fino alle strutture ricettive e giri turistici senza alcun riferimento alle tabelle tariffarie.  Per contrastare questa prassi la Polstrada ha rafforzato le attività di controllo nella zona della Stazione ferroviaria di Catania dove sono stati individuati diversi “falsi tassisti” che avrebbero tentato di convincere alcuni turisti a salire a bordo delle loro autovetture, assicurando prezzi appetibili.

I poliziotti hanno identificato 4 uomini sprovvisti di licenza, in violazione di tutte le prescrizioni previste dal Codice della Strada per la categoria professionale degli autisti.

In un caso, uno di loro aveva già convinto otto turisti lituani a compiere un percorso turistico verso l’Etna, mentre in un altro caso due stranieri avevano optato per la corsa abusiva rispetto a quella offerta legittimamente dagli autobus di linea.  Per i 4 autisti abusivi è scattata oltre una sanzione amministrativa pecuniaria, il ritiro della patente ai fini della sospensione per un periodo dai 4 ai 12 mesi e il sequestro dei mezzi ai fini della confisca.

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Cronaca

Ramacca, beccati due presunti ladri di “oro rosso”, denunciati

Durante la notte, i due uomini sarebbero riusciti a tranciare circa 400 metri di cavi in rame dalla tratta ferroviaria situata vicino alla SS 417

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Sono stati beccati dai carabinieri della compagnia di Palagonia, i due catanesi di 52 e 59 anni che sono stati denunciati perché ritenuti responsabili di furto aggravato e per possesso ingiustificato di chiavi alterato o grimaldelli. I

Il cosiddetto “oro rosso”, quotato a più di 10 euro al chilogrammo, fa gola ai malviventi che sono disposti a tutto per rubarlo e rivenderlo, anche a costo di pesanti ripercussioni su un’intera comunità. È quanto messo in atto dai due catanesi che, nei pressi di Ramacca, hanno organizzato un’azione per sottrarre cavi in rame dalla tratta ferroviaria situata vicino alla SS 417.

Durante la notte, i due sono riusciti a tranciare circa 400 metri di cavi, che hanno poi caricato nella parte posteriore del loro veicolo, completamente riempita dal pesante materiale, per dirigersi verso Catania.

Tuttavia, intorno alle quattro del mattino, durante il viaggio di ritorno, sono stati notati da una pattuglia del nucleo radiomobile. I militari che hanno effettuato un controllo trovando all’interno del veicolo una ingente quantità di cavi in rame, insieme a tutto l’occorrente per un furto: guanti, cesoie, lampade e vari utensili da scasso. Una volta identificati, i carabinieri hanno richiesto ulteriori verifiche alla centrale operativa di Caltagirone.

Dalla consultazione della banca dati è emerso che il conducente, un 59enne, era sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza e risultava privo di patente e, inoltre, il veicolo era sprovvisto di copertura assicurativa. I militari hanno denunciato i due uomini alla Procura della Repubblica di Caltagirone per il furto dei cavi in rame, procedendo anche al sequestro del mezzo e alla contestazione delle violazioni accertate del Codice della Strada.

 

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