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Cronaca

Catania, neonata morta dopo il parto, presentata denuncia indaga la Procura

Il padre della piccola, assistito dall’avvocato Stefania Amato, ha presentato un esposto-denuncia e la magistratura ha disposto il sequestro della salma e l’acquisizione della cartella clinica

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All’ospedale Garibaldi di Catania è morta nella giornata di ieri una neonata, deceduta subito dopo il parto.  A dare la notizia l’emittente Rei Tv. La piccola è deceduta nel reparto di Ostetricia e Ginecologia e la mamma è finita in terapia intensiva per complicazioni. Il marito, assistito dall’avvocato Stefania Amato, ha presentato un esposto-denuncia e la magistratura ha disposto il sequestro della salma e l’acquisizione della cartella clinica. La bimba al momento della nascita, avvenuta naturalmente e al completamento delle 40 settimane di gestazione, sarebbe apparsa ipotonica e asfittica e sarebbe stata subito trasferita nella culla termica, dove è morta.

Dalle visite ginecologiche e dai tracciati non sarebbe emersa alcuna anomalia sia nel feto che nelle condizioni fisiche della gestante. Nessun campanello d’allarme anche secondo la ginecologa di fiducia della donna.  “Siamo alla ricerca di una verità per un calvario che non ha spiegazione” ha detto il legale, che parla di “una famiglia distrutta senza un perché. Ventiquattro ore di travaglio con una triste conclusione: la nascita di una bambina che è stata presa e  messa in un altro reparto senza alcuna spiegazione ai familiari”.

L’avvocato Amato ha aggiunto che la gravidanza era andata “assolutamente bene, la piccola non era prematura e non capiamo perché il personale medico si sia accanito nell’attendere un parto naturale quando, considerato il passare del tempo, si doveva pensare ad una soluzione alternativa”.  Il padre 30enne della piccola, professionista nel campo sanitario così come la moglie, è ancora sotto shock, preferisce non commentare. A parlare è invece stato invece il fratello della mamma della piccola. “Chiedo che venga fatta giustizia per mia nipote – ha detto – sperando che cose del genere non accadano più”.

Cronaca

Maltempo, sopralluoghi nella zona ionica colpita dal nubifragio, danni ingenti

“Danni sono ingenti, ma non ci sono state vittime. Questo significa che il sistema di preavviso con le allerte meteo sta funzionando sempre di più”, a dirlo Salvo Cocina capo protezione civile regionale

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Con la riunione di debriefing tenutasi nella mattina odierna in collegamento remoto con la Sala situazioni del Dipartimento nazionale della Protezione civile, si sono concluse le attività del Centro coordinamento soccorsi, istituito dal Prefetto di Catania a partire dal pomeriggio dell’11 novembre, in considerazione dei violenti fenomeni meteorologici che hanno duramente colpito, in particolare, i territori di Acireale, Mascali, Giarre e Riposto.  Il CCS, in stretto raccordo con i COC costituiti dai Sindaci dei comuni interessati, ha costantemente seguito l’evoluzione della situazione, coordinando gli interventi di soccorso.

I Vigili del Fuoco, che si mantengono ancora operativi con un posto avanzato a Riposto, hanno espletato oltre 150 interventi, riguardanti attività di soccorso a persone, fra cui una famiglia di quattro persone di cui due in condizioni di disabilità, e prosciugamenti.  Nel complesso, il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco ha dispiegato un significativo dispositivo di soccorso urgente, impegnando tutti i distaccamenti e le squadre volontarie della provincia di Catania e inviando risorse umane e tecniche, fra cui i reparti specializzati dei sommozzatori e delle squadre fluviali, nonché un mezzo anfibio, provenienti dai Comandi provinciali di Palermo, Ragusa, Enna, Agrigento, Trapani e Reggio Calabria, con l’impiego complessivo di 150 uomini. La  Protezione civile regionale ha, invece, impiegato 19 squadre, per complessivi 65 uomini, e 19 idrovore.  Importante anche l’impegno delle Forze di polizia, dislocate nelle zone maggiormente colpite dai fenomeni meteo avversi, anche in funzione anti – sciacallaggio, con l’impiego di pattuglie della Polizia di Stato – fra cui anche quelle del Reparto Prevenzione Crimine – Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza. La Polizia Stradale ha costantemente presidiato l’autostrada A18, rimasta chiusa per diverse ore, fornendo supporto agli automobilisti con l’ausilio della Croce Rossa e del Consorzio Autostrade Siciliane.

Il Prefetto Maria Carmela Librizzi, ha rivolto un pensiero di ringraziamento a tutti gli uomini e le donne intervenuti, senza sosta, in soccorso della popolazione: “Desidero ringraziare i Sindaci, le Forze dell’ordine, i Vigili del Fuoco e tutte le componenti del sistema di protezione civile perché, solo grazie al loro tempestivo e qualificato impegno, i violenti fenomeni meteorologici abbattutisi sulla provincia di Catania non sono giunti a conseguenze più gravi”.

Intanto il dirigente generale della Protezione civile regionale Salvo Cocina ha effettuato, nelle scorse ore, un sopralluogo nei territori di Acireale, Riposto, Giarre e Mascali, quelli maggiormente colpiti dalla violenta ondata di maltempo : “Danni sono ingenti, ma non ci sono state vittime. Questo significa che il sistema di preavviso con le allerte meteo sta funzionando sempre di più. Grazie agli avvisi e alle comunicazioni diramati dal dipartimento regionale e diffusi dagli organi di stampa e da tutti gli enti di competenza, le persone che si espongono ai pericoli sono sempre meno, le scuole chiuse e la gente che durante le allerte resta in casa sono segnali tangibili di una presa di coscienza che fa salva la vita dei cittadini”.

Il sopralluogo effettuato da Cocina assieme ai tecnici del Dipartimento di protezione civile è servito a capire se ci sono elementi di pericolo persistenti, eliminare rischi residui ed attuare interventi immediati.  Una prima valutazione dei danni ha evidenziato la gravità della situazione: numerose frane hanno interessato il territorio, centinaia di abitazioni risultano allagate e prontamente drenate dai volontari e dai vigili del fuoco, un centinaio di autovetture sono state distrutte. Il dirigente regionale ha incontrato i sindaci dei Comuni colpiti e le forze impegnate nelle operazioni di soccorso e ripristino della viabilità, assicurando il massimo supporto da parte della Protezione civile.

“Al presidente della Regione Renato Schifani, con cui siamo in costante contatto – ha aggiunto Cocina –  faremo avere una relazione dettagliata con la ricognizione dei danni e la stima delle risorse necessarie sia per i primi interventi di ripristino, messa in sicurezza ed eliminazione dei pericoli, che elaboreremo nei prossimi giorni con il nostro staff tecnico. Si tratta del documento necessario affinché il governo regionale possa deliberare la richiesta dello stato di emergenza nazionale e quindi si possano attivare i meccanismi di Protezione civile che comprendono le somme da destinare agli interventi urgenti e i rimborsi per i danni subiti”.

 

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Cronaca

S.M.di Licodia, morto Carabiniere investito un anno fa in incidente su Ss121

Il Carabiniere era stato travolto nei pressi di Etnapolis insieme ad un collega nel mese di ottobre 2023

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Non ce l’ha fatta il Carabiniere in forza presso la Stazione di Santa Maria di Licodia che l’8 ottobre 2023 era stato travolto insieme ad un altro collega mentre stavano eseguendo i rilievi in un incidente stradale sulla Ss121 dove erano state coinvolte 7 auto. Il Carabiniere era stato ricoverato all’ospedale San Marco di Catania dove è rimasto  in terapia intensiva in gravissime condizioni fino alla giornata di ieri, quando è sopraggiunto il decesso. I due uomini dell’Arma erano stati travolti, mentre svolgevano il loro servizio, da un 80enne che probabilmente non si era accorto di quanto stesse accadendo sulla statale.

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