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Cronaca

Catania, passato a setaccio il quartiere San Cristoforo da parte della Polizia di stato

Controllate abitazioni abbandonate ma al loro interno trovato materiale per il confezionamento della droga e microcamere utilizzate per la sorveglianza della casa di spaccio, nonche chiuso per sette giorni esercizio commerciale frequentato da pregiudicati

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Due azioni di controllo integrato del territorio sono state eseguite negli ultimi giorni dagli agenti della Polizia di Stato nel quartiere San Cristoforo. L’attività delle forze dell’ordine si è svolta in giornate differenti ed in orari differenti proprio per rendere le verifiche più incisive ed imprevedibili. Servizi serali e mattutini, mirati al controllo di quelle vie e piazze del centro cittadino, dove maggiormente si registrano delle criticità.

Nel corso dei servizi, su disposizione del Questore, è stata sospesa temporaneamente l’attività di un esercizio pubblico in via della Concordia, con la contestuale chiusura del locale per 7 giorni, perché frequentato da numerosi pregiudicati.

In ausilio dei poliziotti sono intervenuti anche i vigili del fuoco al fine di smantellare strutture in ferro poste a protezione di alcune abitazioni ritenute luoghi di spaccio di sostanze stupefacenti: gli immobili hanno dato la sensazione di essere abbandonati, ma in realtà si tratta di piazze di spaccio indoor con porte di ferro che ne blindavano gli ingressi. Al loro interno materiale per il confezionamento della droga e microcamere utilizzate per la sorveglianza della casa di spaccio, cosi da prevenire anche l’arrivo delle forze di polizia.

Agenti della Squadra Mobile hanno effettuato diverse perquisizioni che hanno permesso di trovare 200 grammi di marijuana e 100 grammi di cocaina, quest’ultima già divisa in dosi pronte per lo spaccio. Le sostanze stupefacenti sono state trovate in uno scooter abbandonato e in ‘abitazioni fantasma, strutture fatiscenti i cui proprietari non sono identificabili e che sono utilizzate spesso come deposito temporaneo per la droga. Complessivamente sono state controllate oltre 200 persone, di cui con precedenti penali 48, come pure 102 veicoli, con la contestazione di numerose violazioni al Codice della Strada, soprattutto per la mancanza di copertura assicurativa e revisione periodica.

Un 47enne è stato denunciato per furto di energia elettrica con allaccio diretto alla rete pubblica. L’azione di controllo straordinario del territorio si è svolta attraverso un dispositivo che ha visto scendere in campo alcuni equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine, unità cinofile antidroga della Questura, il X Reparto Mobile, unitamente alla Polizia Locale e con il supporto dall’elicottero del V Reparto Volo della Polizia di Stato, di stanza a Reggio Calabria. Il velivolo ha consentito di sorvegliare dall’alto tutta la città e in particolare le zone delle operazioni, monitorando costantemente, a bassa quota e palmo a palmo, i luoghi in cui le pattuglie hanno predisposto numerosi posti di controllo e mirate attività di accertamento, anche di esercizi commerciali.

Cronaca

Maltempo, A18 allagata all’altezza svincolo Fiumefreddo in direzione Catania

Le abbondanti precipitazioni hanno di fatto reso impraticabile quel tratto di autostrada, sul posto la Polizia stradale

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foto Alessandro Cannavò da pagina Facebook "A18 e A20 le autostrade siciliane della Vergogna"

Il maltempo, come preannunciato dall’allerta arancione di ieri pomeriggio diramata dalla protezione civile regionale, imperversa sulla fascia ionica siciliana in particolare tra Messina e Catania. Le abbondanti precipitazioni hanno di fatto reso impraticabile la A18 in direzione di Catania tra lo svincolo di Fiumefreddo di Sicilia e quello di Acireale.

Strada allagata e molte auto sono rimaste impantanate; intervento dei vigili del fuoco per soccorrere gli automobilisti in difficoltà; sul posto la Polstrada.

Situazione critica nei comuni di Giarre, Riposto, Piedimonte Etneo, Sant’Alfio dove i sindaci hanno emesso le ordinanze di chiusura delle scuole. Strade trasformate in veri e propri fiumi in piena.

AGGIORNAMENTO ORE 14.30 

Dalla sala operativa dei vigili del fuoco di Catania si informa che sono in corso interventi da parte dei pompieri del comando provinciale per svuotare cantine e scantinati di edifici allagati cause le precipitazioni di oggi. Pompieri che stanno operando tra Giarre e Mascali.

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Cronaca

Aci Catena, arrestato 43enne per minacce, lesioni personali e maltrattamenti

Per l’uomo sono stati i domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico e non può più avvicinarsi alla moglie, una 30enne, vittima da tempo di vessazioni e violenze psicologiche.

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L’ha riempita di calci e pugni anche davanti alle figlie di 2 e 7 anni. Il   gip del tribunale di Catania ha convalidato il provvedimento d’allontanamento da casa e l’emissione degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico nei confronti di un 43enne di Aci Catena. L’uomo non può più avvicinarsi alla moglie, una 30enne, vittima da tempo di vessazioni, maltrattamenti e violenze psicologiche.

L’ultima violenza  nei confronti della moglie si è verificata lo scorso 30 settembre, quando morbosamente geloso l’energumeno avrebbe per l’ennesima volta picchiato pesantemente la donna con calci e pugni. La vittima dell’aggressione, approfittando di un momento di allontanamento del marito, ha prodotto un video sul suo profilo di un noto social network, così documentando le ferite riportate nell’aggressione.

Al ritorno a casa, il 43enne, dopo aver visto il video pubblicato dalla donna, ha ripreso a malmenarla con ancora più violenza ed irruenza davanti alle figlie.  La vittima è riuscita ad avvertire i carabinieri della Stazione di Aci Catena che, subito accorsi, hanno trovato il marito ancora in casa. Allertato il 118 i medici hanno prestato le prime cure del caso alla donna ed i militari hanno allontanato l’uomo dall’abitazione.

Una casa divenuta solo covo di sberle, calci, violenze e terrore non solo per la moglie ma anche per le due bambine costrette ad un clima invivibile da anni. A seguito delle dichiarazioni della donna è venuto fuori uno scenario aberrante: una gelosia malata. Un’ossessione che vedeva la donna vittima di suo marito che l’avrebbe privata di ogni iniziativa e libertà impedendole anche di vedere le proprie sorelle, di uscire da casa ed addirittura accompagnare le figlie a scuola, in particolare negli ultimi quattro anni. Quattro anni in cui quasi quotidianamente la donna sarebbe stata  vessata e picchiata.

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