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Cronaca

Catania, picchiato un medico all’interno della Pediatria del Policlinico

Il medico è stato curato nel pronto soccorso dello stesso ospedale e i suoi colleghi lo hanno giudicato guaribile in 20 giorni

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Un increscioso episodio di violenza si è registrato nelle scorse ore al Policlinico di Catania. Un dirigente medico è stato aggredito, con un pugno al volto e poi colpito con calci quando è caduto a terra, nel reparto di Pediatria del Policlinico di via Santa Sofia. Picchiato anche un altro medico che era intervenuto in sua difesa.

La vicenda, ricostruisce il sito la siciliaweb.it citando fonti legali, sarebbe scaturita dal ricovero di un paziente nel reparto di Pediatria. Il bambino è stato accompagnato da un medico, risultato non iscritto all’ordine, per ottenere un accesso al reparto più celere.

Quando il dirigente medico si è accorto che il presunto “collega” aveva fornito false generalità si è rivolto a lui, al genitore del piccolo e a una terza persona per avere spiegazioni. E’ stato a quel punto che è stato aggredito da uno dei tre con un pugno che gli ha provocato la frattura del setto nasale e altre diverse ferite.

Gli aggressori sarebbero poi fuggiti a bordo di alcuni ciclomotori, guidati da cinque-sei persone che erano rimasti in attesa fuori dalla struttura. Il dirigente medico è stato curato nel pronto soccorso dello stesso ospedale e i suoi colleghi lo hanno giudicato guaribile in 20 giorni.

“La selvaggia aggressione a danno di due medici del Policlinico di Catania prova ancora una volta che il personale sanitario è il bersaglio troppo facile di un pericoloso clima di violenza” dicono Carmelo De Caudo e Concetta La Rosa, rispettivamente segretario generale della CGIL Catania e segretaria generale Fp CGIL Catania. “Esprimiamo grande e sincera solidarietà ai due professionisti del servizio nazionale, colpevoli solo di fare il proprio lavoro. In più occasioni, anche come sindacato di categoria dei medici e di tutti i lavoratori della sanità, abbiamo chiesto attenzione alle istituzioni, ottenendo anche l’attivazione di un apposito “Tavolo” in prefettura. Pensiamo che gli operatori devono trovarsi in condizione di essere maggiormente protetti, potendo magari usufruire di apparecchi elettronici per chiamate di aiuto”.

Preoccupati Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl di Catania, con Massimo De Natale e Danilo Sottile, segretari generali rispettivamente di Cisl Medici e Cisl Fp di Catania. “Il nuovo anno si apre con l’aggressione ai danni di due medici della Pediatria del Policlinico. Nel deprecare l’ennesimo vile atto di violenza contro gli operatori della sanità catanese e portare loro la solidarietà del sindacato, la Cisl, la Cisl Medici e la Cisl Funzione pubblica di Catania ritengono necessario che la Prefettura riconvochi il tavolo di confronto avviato lo scorso mese di ottobre, perché siano verificate quante e quali delle azioni promesse i direttori generali delle aziende ospedaliere catanesi hanno messo in atto. Auspichiamo che anche in quest’ultimo episodio, il direttore generale del Policlinico-San Marco si costituisca parte civile nei confronti di chi ha aggredito i due medici. Anche nel corso della campagna contro le aggressioni in sanità promossa da Cisl, Cisl Medici e Cisl Funzione pubblica di Catania nel 2024, “Prendiamoci cura di chi si prende cura della nostra salute” – aggiungono – abbiamo chiesto che per consentire al personale sanitario di lavorare in serenità bisogna andare oltre: c’è bisogno di maggior personale nelle strutture d’urgenza/emergenza; l’esigenza di poter avere una protezione, come avviene in tutti gli altri campi, con un ruolo diverso per le guardie giurate, un raccordo migliore con la Polizia di Stato e le forze dell’ordine”. 
   

Cronaca

Randazzo, concluse operazioni di brillamento ordigni 2° guerra mondiale

Sono state evacuate abitazioni, strutture ricettive e anche la caserma del Distaccamento della Polizia Stradale di Randazzo, ricadenti nella “zona rossa”. 

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Si sono concluse intorno alle 14 di oggi le operazioni di bonifica e brillamento di due ordigni bellici risalenti alla Seconda Guerra Mondiale rinvenuti a Randazzo nelle scorse settimane.

In considerazione della particolare tipologia e dell’ubicazione del primo ordigno, di fabbricazione americana, rinvenuto nei pressi della Basilica Minore di Santa Maria Assunta, come concordato nell’ambito delle riunioni di coordinamento svoltesi presso la Prefettura di Catania, è stato necessario istituire un’area di sicurezza con un raggio di evacuazione di oltre 300 metri, con l’evacuazione di un migliaio di residenti, assistiti dal comune di Randazzo, con il supporto di ASP, 118 e Croce Rossa.

I militari del 4° Reggimento Genio Guastatori di Palermo hanno predisposto una speciale camera di espansione nei pressi della Basilica per contenere eventuali effetti dell’esplosione controllata. Il secondo ordigno, una bomba inglese, è stato rinvenuto nel terreno di un vivaio cittadino. Due bombe entrambe del peso di 250 libbre (circa 113 kg), ciascuno contenente circa 57 kg di tritolo.

Entrambi gli ordigni sono stati prima resi inerti sul posto e successivamente trasportati in una cava appositamente attrezzata per la distruzione finale.  Per tutta la durata delle operazioni, che hanno preso il via intorno alle 7, sono state evacuate abitazioni, strutture ricettive e anche la caserma del Distaccamento della Polizia Stradale di Randazzo, ricadenti nella “zona rossa”.

Le operazioni, seguite costantemente dal CCS istituito e coordinato dalla Prefettura e dal COC attivato dal Comune di Randazzo, si sono concluse alle 13.50.  Il Prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi ha espresso grande soddisfazione per la perfetta riuscita delle operazioni, “ringraziando i militari del 4° Reggimento Genio Guastatori di Palermo per la professionalità e la competenza, nonché tutte le componenti del sistema di sicurezza e protezione civile che, nell’occasione, hanno operato in perfetta sinergia”.

Il Prefetto ha rivolto un “particolare ringraziamento alla Commissione Straordinaria che gestisce il Comune di Randazzo e alla popolazione interessata dallo sgombero delle proprie abitazioni e delle strutture ricettive, per l’ordine con cui si sono svolte le operazioni di evacuazione”

 

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Adrano, incidente mortale: Perde la vita il 19enne Stefano Neri, nel giorno del suo compleanno

L’ automobilista coinvolto nell’incidente si è presentato spontaneamente alle autorità durante la notte.

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Una vita spezzata nel giorno che avrebbe dovuto celebrare il futuro. Stefano Neri, appena diciannovenne, ieri, proprio nel giorno del suo compleanno,  ha trovato, invece, la morte in un tragico incidente stradale, ad Adrano intorno alle 21, in via San Leo, in pieno centro urbano. Il giovane si trovava in sella a uno scooter e stava andando a festeggiare il suo compleanno, quando,  assieme a un coetaneo  il mezzo su cui viaggiavano si è scontrato con un’automobile, una Fiat Punto grigia. L’impatto è stato violentissimo. Per Stefano non c’è stato nulla da fare, sarebbe deceduto al momento dell’impatto, i soccorsi del 118, intervenuti tempestivamente, hanno potuto solo constatare il decesso. L’altro ragazzo è stato trasportato d’urgenza prima all’ospedale di Biancavilla e successivamente al Cannizzaro di Catania.

Ancora da chiarire molti aspetti della vicenda: le forze dell’ordine, tra cui agenti della locale polizia municipale e agenti del commissariato di Adrano, stanno ricostruendo la dinamica dell’accaduto. Non è ancora noto chi fosse alla guida del mezzo a due ruote, né se entrambi i ragazzi indossassero il casco protettivo. Un ruolo chiave potrebbe giocarlo la visione dei filmati delle telecamere di sorveglianza installate nella zona.

Secondo le prime informazioni, l’automobilista coinvolto nell’incidente si sarebbe inizialmente fermato per poi fuggire, probabilmente in preda al panico. Si è presentato spontaneamente alle autorità durante la notte.

Intanto, la comunità di Adrano è piombata nel dolore. La notizia si è diffusa rapidamente e in molti si sono riversati in strada nel luogo dell’incidente, increduli e scossi. Le esequie di Stefano si terranno lunedì alle 15.30 nella chiesa di “Maria Santissima del Rosario”, dove è attesa una grande partecipazione.

Il sindaco Fabio Mancuso ha espresso il proprio cordoglio con parole cariche di commozione: «È un giorno di lutto profondo per tutta la città. Una giovane vita spezzata nel giorno del suo compleanno è qualcosa che lascia senza parole. Ci stringiamo alla famiglia con affetto e rispetto.»

Anche il presidente del Consiglio comunale, Carmelo Pellegriti, ha voluto manifestare la vicinanza dell’istituzione:
«Una tragedia che colpisce nel profondo l’intera comunità. Siamo accanto ai familiari nel loro immenso dolore, con il pensiero e con la preghiera.»

La città di Adrano, già provata da un recente incidente mortale in cui hanno perso la vita tre braccianti agricoli, si ritrova a fare i conti con un nuovo, pesantissimo, lutto.

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