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Catania, Polizia: sotto controllo quartiere “Zia Lisa”

Ritrovato un mini arsenale

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Riflettori della Polizia di Stato puntati nel quartiere “Zia Lisa” a Catania. Un intenso servizio di controllo del territorio al fine di contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti che ha fruttato il sequestro di quattro armi da fuoco perfettamente funzionanti, 675 cartucce e una busta piena di cocaina.
Controllato dagli agenti uno stabile nei pressi di via Villaggio Zia Lisa. Grazie al fiuto dei cani poliziotto Maui e Aresa, nell’androne del palazzo, sono stati rinvenuti 25 grammi di polvere bianca celata dentro una busta nascosta sotto il vano scala.
Il controllo è stato esteso a tutte le aree comuni del palazzo e all’area perimetrale esterna. Alle spalle dello stabile è stata notata un’area caratterizzata da vegetazione incolta, piena di rifiuti di ogni genere; e proprio lì, nonostante la scarsa illuminazione, in un’intercapedine adibita a scolatoio, i poliziotti hanno trovato un mini arsenale nascosto all’interno di un borsone sportivo con al suo interno una pistola calibro 9 con due caricatori pieni del relativo munizionamento (arma risultata essere stata rubata nel 2022 a Reggio Calabria, come da denuncia sporta dal proprietario); un’altra pistola calibro 9×21 con matricola abrasa, un revolver 357 Magnum e un Kalashnikov munito di caricatore rifornito e 675 munizioni di vario calibro. Presenti nel borsone anche due radioline ricetrasmittenti.
Tutto il materiale rinvenuto è stato sequestrato e sarà analizzato dal personale competente per gli accertamenti balistici della Polizia Scientifica.

Eventi

Adrano, la Polizia presenta “Insieme, per la sicurezza”: un vademecum contro le truffe

L’iniziativa rientra in una campagna di sensibilizzazione avviata nei comuni della provincia etnea, con l’obiettivo di allertare in particolare gli anziani e le persone più vulnerabili

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Presentato a Palazzo Bianchi, ad Adrano, dalla Polizia di Stato, il vademecum Insieme, per la sicurezza, un prontuario di consigli pratici per proteggersi dalle più comuni truffe messe a punto da abili malviventi. L’iniziativa, rientra in una campagna di sensibilizzazione avviata nei comuni della provincia etnea, con l’obiettivo di allertare in particolare gli anziani e le persone più vulnerabili, spesso prese di mira da raggiri ben congegnati.

Durante l’incontro, il dirigente del Commissariato di Adrano e il suo staff hanno illustrato le tecniche di frode più diffuse, invitando i cittadini a porre la massima attenzione in situazioni sospette. Tra gli esempi più recenti figurano le richieste di denaro inviate tramite messaggi sul cellulare mediante i quali, i truffatori, sfruttano la buona fede delle vittime, facendo leva sull’emotività per simulare emergenze familiari.

Gli esperti raccomandano di non rispondere a tali richieste e di contattare immediatamente la Polizia di Stato, sottolineando anche l’importanza di chiamare il Numero Unico di Emergenza 112. Ricordata, inoltre, la possibilità di utilizzare l’applicazione YouPol, con cui segnalare, anche in forma anonima, reati di qualunque tipo, inclusi quelli legati a violenza domestica.

L’iniziativa, parte integrante delle attività di prossimità della Polizia di Stato, sta già registrando risultati concreti: emblematico il caso di un 92enne che, grazie alle informazioni apprese in un precedente incontro, è riuscito a sventare una truffa rivolgendosi prontamente alle forze dell’ordine.

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Cronaca

Randazzo, demoliti due manufatti abusivi in contrada Murazzorotto

“I fabbricati risultavano riconducibili ad un soggetto pregiudicato per reati di associazione mafiosa, in atto ristretto in custodia cautelare in carcere, e utilizzati, altresì, precedentemente, da un clan locale” dicono i componenti della Commissione straordinaria

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Demolite a Randazzo due strutture abusive in contrada Murazzotto.  A darne comunicazione stamani la Commissione Straordinaria attualmente alla guida della città. Una situazione, quella legata ad alcuni manufatti abusivi insistenti nella zona, che si protraeva da oltre 30 anni.

Alle operazioni di demolizione di oggi erano presenti tra gli altri esponenti della Prefettura, forze dell’ordine e il personale dell’ufficio tecnico comunale.

Lo smantellamento dei fabbricati, riconducibili ad un pregiudicato per reati di associazione mafiosa, e in passato covo di un clan locale, si è svolto regolarmente ed in una cornice di sicurezza grazie anche all’invio di rinforzi deciso in sede di Riunione Tecnica Interforze in Prefettura e di successivo Tavolo tecnico svoltosi ieri presso i locali della Questura.

“L’intervento odierno – si legge nella nota a firma dei commissari Caliò, Gambadauro e Giusto – rappresenta un segnale tangibile e di immediata percezione per la collettività rispetto all’attenzione che la Commissione straordinaria rivolge al ripristino della legalità in generale e, in particolare, alla tematica dell’abusivismo, oggetto di costante monitoraggio anche da parte del Comando Stazione dell’Arma dei Carabinieri”

 

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