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Cronaca

Catania, rapina all’Eurospin di via Castaldi, insorge la Uiltucs: “Violenza inaudita”

La Uiltucs Sicilia fa sapere di esigere una “revisione delle modalità di apertura dei punti vendita, il rafforzamento dei sistemi di sicurezza e sostegno psicologico per le vittime. In assenza di azioni concrete pronti a prendere tutte le iniziative sindacali necessarie”

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FOTO ANSA

Sgomento a Catania per l’episodio di violenza per una rapina perpetrata lunedì scorso al punto vendita Eurospin di via Castaldi. Una foto shock ritrae un dipendente del supermercato a terra con il volto girato verso il pavimento con mani e piedi legati da due fascette e con lo scaldacollo a coprirgli occhi e viso. A scattare la foto, probabilmente, uno dei corrieri arrivati nell’esercizio commerciale per consegnare la merce.

“ Due lavoratori, incaricati dell’apertura, sono stati sequestrati, legati mani e piedi e brutalmente maltrattati da quattro rapinatori armati di pistola che, non riuscendo ad aprire la cassaforte, hanno abbandonato le vittime in stato di shock. I dipendenti sono stati soccorsi e liberati grazie all’arrivo di un corriere, e sono stati trasportati al pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi con un trauma psicologico e 15 giorni di prognosi”.

Lo dicono le segretarie generali di UilTucs Sicilia e Uil Catania, rispettivamente Ida Saja ed Enza Meli che hanno espresso “solidarietà alle vittime di questo atto di violenza inaudita” e denunciano “l’’assenza di risposte da parte di Eurospin”.

“È un atto di violenza inaccettabile, che non può essere sottovalutato – dice Ida Saja, segretario regionale generale della Uiltucs Sicilia – L’assenza di risposte da parte di Eurospin è un pessimo segnale, un silenzio che suona come indifferenza verso la dignità e la sicurezza dei lavoratori. Chiediamo immediate misure di protezione e un confronto urgente con l’azienda”.

La Uiltucs Sicilia nella nota fa sapere di esigere “revisione delle modalità di apertura dei punti vendita, il rafforzamento dei sistemi di sicurezza e sostegno psicologico per le vittime. In assenza di azioni concrete – conclude Saja – non esiteremo a prendere tutte le iniziative sindacali necessarie. La sicurezza sul lavoro è un diritto, non è un’opzione”.

 

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