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Cronaca

Catania, rapina in centro storico, bottino di circa 500 mila euro, due arresti

In manette due uomini rispettivamente di 33 e 52 anni, si cerca un terzo soggetto

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Arrestati dai carabinieri della compagnia di Catania Piazza Dante due uomini, rispettivamente di 33 e 52 anni, accusati di avere commesso una rapina aggravata in danno dei proprietari di una abitazione, dopo avere essere riusciti a farvi ingresso con un espediente.

Il provvedimento restrittivo costituisce l’epilogo di una articolata e complessa attività d’indagine sviluppata mediante l’impiego di intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche, accertamenti forensi, svolti dagli specialisti della Sezione Investigazioni Scientifiche (SIS) del Comando Provinciale Carabinieri di Catania, “con repertamento di impronte papillari ed analisi dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona prossima al luogo di consumazione del reato” .   I fatti di cui sono accusati i due uomini sono avvenuti lo scorso 13 maggio. Da quanto raccontato dalle vittime  ad agire sarebbero stati due uomini di cui uno con il volto travisato da una maschera in gomma, introdottisi  all’interno dell’abitazione ubicata in pieno centro cittadino, simulando la consegna di una cassetta di frutta; successivamente sono passati all’azione immobilizzando le vittime anche mediante del nastro adesivo per impedire loro di urlare  e in sequenza costrette ad aprire due casseforti, con il conseguente impossessamento di refurtiva per un valore di circa 500 mila euro. L’azione si concludeva con una rapida fuga a bordo di un veicolo guidato da un terzo complice ed in attesa ad uno degli ingressi dell’edificio teatro dell’azione criminosa.

Grazie anche al ritrovamento di un frammento di un guanto in lattice, strappato da una vittima con un morso ad uno dei due rapinatori e all’analisi dei sistemi di videosorveglianza gli investigatori sono riusciti ad individuare il veicolo utilizzato per la fuga, accertando che quest’ultimo, pur risultando formalmente intestato ad altro soggetto, fosse nella disponibilità materiale del 52enne e da ciò si avviava una attività di intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche grazie alle quali si è riuscito ad attribuire il coinvolgimento nei fatti anche del 33enne, riguardo al quale si aveva il riscontro della compatibilità biologica con i reperti acquisiti sul luogo della rapina.

Eseguita la misura entrambi sono stati tradotti presso la casa Circondariale di Piazza Lanza.

 

 

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