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In Primo Piano

Catania, rimossi nell’azienda “Policlinico-San Marco” trombi al cuore con “AngioVac”

Si tratta di un nuovo sistema di drenaggio venoso meno invasivo impiegato per la prima volta dall’ equipe medica dell’Unità Operativa Complessiva di Cardiochirurgia dell’azienda

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foto "Ansa"

E’ stata l’azienda del Policlinico “Rodolico – San Marco” di Catania a impiegare per la prima un nuovo sistema di drenaggio venoso che è stato in grado di rimuovere una serie di trombi formati nell’atrio destro del cuore di una donna di 70 anni, dopo un’infezione di cavi legati al pacemaker per l’elettrostimolazione cardiaca installato durante un intervento di un ventennio fa.

In appena tre ore, è stato effettuato un intervento complesso che avrebbe comportato l’impiego di tecniche chirurgiche più articolate e maggiormente invasive per la paziente. Anzi, nel caso specifico, con ogni probabilità un simile intervento sarebbe stato fortemente sconsigliato, se non addirittura esclusivo per gli elevati rischi di vita ai quali la paziente sarebbe andata incontro per via della sua pregressa condizione e per la difficile operazione a cuore aperto.

Con la nuova metodologia, chiamata Angiovac, sono stati ridotti i rischi di eventi avversi con la riduzione dei tempi di ripresa della paziente, oltre ad essere mininvasiva dal momento che prevede una cannula di aspirazione, inserita da una vena giugulare dotata alla sua estremità di una struttura espandibile a forma di ventaglio in modo da poter catturare e aspirare agilmente la massa “fungina endocardiaca dalla valvola tricuspide”.

Come detto, ad attuarla con successo è stata l’equipe medica dell’Unità Operativa Complessiva di Cardiochirurgia del Policlinico “Rodolico – San Marco”, diretta da Salvatore Lentini. Dopo pochi giorni, la paziente ha potuto affrontare con esito positivo tutte le procedure necessarie per l’esportazione di altri cateteri del pacemaker sempre a cura dei cardiochirurghi del Policlinico catanese.

In Primo Piano

Tangenziale di Catania, aperto nuovo svincolo di Misterbianco- Lineri

“Giornata storica per la città e i nostri quartieri, ora massima spinta su secondo tronco Strada dell’Etna” ha detto il sindaco misterbianchese Marco Corsaro

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Ore 11. E’ l’orario che segna l’apertura di un nuovo svincolo sulla Tangenziale di Catania che mira ad essere strategico per il traffico veicolare e non solo.

Si tratta dello svincolo in entrata da Misterbianco-Lineri. Le prime auto si sono messe regolarmente sulla sede stradale, qualche istante dopo il taglio del nastro inaugurale avvenuto, questa mattina, alla presenza del sindaco di Misterbianco, Marco Corsaro, degli esponenti dell’Amministrazione comunale, dei tecnici dell’Anas e del delegato della Città Metropolitana di Catania, l’avvocato Ivan Albo.

In questo modo, è stato aperto ufficialmente il primo collegamento diretto tra i quartieri Lineri, Serra e zone limitrofe e la principale arteria viaria catanese, grazie ai finanziamenti ottenuti nell’ambito della “Strada dell’Etna”, l’opera strategica per la viabilità tra l’entroterra e il capoluogo etneo.

Il nuovo svincolo costituisce senz’altro un importante passo in avanti nei servizi di mobilità nel territorio e gli effetti si vedranno nel tempo.

Per il sindaco di Misterbianco si tratta di una “giornata storica” perché in questo modo sarà possibile immettersi più velocemente nei quartieri della città e, al contempo, sarà più veloce raggiungere Catania, l’aeroporto.

“Dopo un lungo cantiere e qualche inevitabile disagio – si legge in una nota del Comune di Misterbianco – arriva la giusta risposta a un’esigenza concreta, migliorando la qualità della vita e la connessione della nostra comunità. Ora continueremo a vigilare sull’opera anche interessando la Prefettura – sottolinea il sindaco Corsaro – perché c’è il secondo troncone da completare, da via Siracusa verso San Pietro Clarenza. Non possiamo fermarci a metà strada”.

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Cronaca

Belpasso, incendio di vaste proporzioni in contrada Valcorrente

Altro rogo, nella tarda serata di ieri,  lungo la strada provinciale 56/II, l’arteria viaria che congiunge Paternò con Belpasso

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Un incendio ha devastato una vasta zona di contrada Valcorrente in territorio di Belpasso nei terreni attigui alla Statale 121. L’allarme è scattato poco prima delle 13.30. Le fiamme hanno avvolto un’area incolta, ricca di vegetazione spontanea e sterpaglie, ma anche di rifiuti.

L’incendio ha minacciato capannoni artigianali e industriali che si trovano nei pressi di via Casalini. Minacciate anche alcuni  esercizi commerciali. Ad intervenire  i vigili del fuoco del distaccamento di “Catania Nord” e due autobotti provenienti dalla sede centrale del comando provinciale di via Cesare Beccaria.

Fiamme anche ai margini della statale 121. L’alta colonna di fumo era visibile da lontano, mentre il denso fumo nero ha reso l’aria irrespirabile. Ridotta la visibilità per gli automobilisti e camionisti in transito su entrambe le direzioni di marcia della statale, su cui si sono registrati di conseguenza dei rallentamenti con il transito veicolare che inevitabilmente ne ha parecchio risentito.

Altro incendio di una certa gravità, nella tarda serata di ieri,  lungo la strada provinciale 56/II, l’arteria viaria che congiunge Paternò con Belpasso, nei pressi dello svincolo per Belpasso posto sulla SS 284.  In fiamme un terreno incolto che si trova tra i due comuni. Il rogo ha divorato ulivi e minacciato un b&b. Sul posto pompieri di Adrano.

I vigili del fuoco hanno lavorato celermente per impedire che il fuoco si estendesse nelle zone limitrofe.  Il  tempestivo intervento dei pompieri ha impedito che le fiamme si avvicinassero minacciosamente alla struttura ricettiva. Le fiamme sarebbero partite dalla sterpaglia presente proprio tra la statale 284 e la provinciale 56/II

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